Medico (n. Malines 1450 - m. 1525); studiò a Lovanio, fu medico nell'ospedale di Malines e (dal 1497) dell'arciduchessa Margherita d'Austria. Godette di grandissima fama e spesso fu chiamato in consulto [...] , forse 1486), in cui descrive 52 malattie infantili, dando di ciascuna la denominazione, le cause, i sintomi, la prognosi e la cura, attingendo ad autori greci, arabi (in particolare Avicenna) e latini, anche recenti (come Gentile da Foligno). ...
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Figlio (718-775) di Leone III Isaurico, fu dal padre associato al trono nel 720 e gli successe nel 741. Iconoclasta ancora più deciso del padre, dopo aver domato la rivolta degli iconoduli (742), nel 753 [...] iconoduli, dai quali ebbe i titoli più offensivi, come "staffiere" e "copronimo" (da κόπρος "sterco"). Combatté vittoriosamente gli Arabi e dal 755 al 775 condusse nove spedizioni contro i Bulgari, liberando la Tracia. Perdette però durante il suo ...
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Chirurgo (Saliceto, Piacenza, 1210 circa - Piacenza 1277 circa). Prof. a Bologna (1269), pubblico lettore di fisica e medicina a Verona (1275), poi a Pavia e forse a Piacenza, è autore di un'importante [...] tradotta dal latino in volgare e stampata più volte, a partire dal 1476). A lui e alla scuola bolognese va il merito di aver ripristinato l'uso del coltello in chirurgia, che era stato quasi abolito dagli Arabi che si limitavano all'uso del cauterio. ...
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- Fotogiornalista italiano (Erba, Como, 1944 - Merone, Como, 2010). Protagonista dell’informazione visiva, è stato impegnato nel sindacato di categoria. Ha iniziato l’attività giornalistica come redattore [...] Europeo, Bunte, Geo Saison, per le quali ha prodotto servizi sulla mafia, sull’apartheid in Sud Africa, sugli Emirati Arabi, sulla Finlandia, sulla società isolana ai tempi e nei luoghi del banditismo in Sardegna. Celebri i suoi reportages sui Tuareg ...
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Medico (Egina 7º sec. d. C.). Si formò alla scuola alessandrina ed è ricordato quale autore di un compendio in sette libri (᾿Επιτομῆς ἰατρικῆς βιβλία ἑπτά), ricco di notizie preziose e di osservazioni [...] inguinale, che fu considerata classica sino alla fine del sec. 17º. Questo compendio fu tenuto in gran conto dai medici arabi e dalle scuole mediche italiane del Rinascimento; ne fu pubblicata un'edizione latina a Parigi nel 1532, a Venezia nel 1553 ...
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Califfo arabo, fondatore della dinastia degli Omayyadi; regnò dal 661 al 680 d. C. Governatore della Siria (641), si ribellò al califfo ῾Alī per vendicare l'uccisione del predecessore di quest'ultimo, [...] , che resse poi incontrastato fino alla morte. Egli fu una delle più notevoli personalità della storia degli Arabi dell'Islam: attraverso un'intensa attività di organizzazione militare e amministrativa, gettò le basi dello stato omayyade e stabilì ...
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Poeta e scrittore libanese (Bsharrī, Libano, 1883 - New York 1931). Vissuto in Libano nei primi anni della sua vita, si trasferì poi con la famiglia negli USA; dal 1908 al 1911 studiò a Parigi. In campo [...] -americana, nata nei primi anni del Novecento a New York da arabi di Siria; intorno al 1920 fondò con altri suoi connazionali l in numerosi scritti, composti sia in inglese, sia in arabo, questi ultimi in uno stile non sempre irreprensibile, ma di ...
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ī Famiglia di Libanesi maroniti, che nei secc. 19º-20º ha dato varî dotti e letterati benemeriti della rinascenza culturale araba. Il membro principale di essa è Buṭrus al-Bustānī (1819-1883), autore di [...] (Muḥīṭ al-muḥīṭ) e di una enciclopedia araba, in collaborazione col figlio Salīm (m. 1884). L'opera fu condotta a termine, morti i due autori, dal loro parente Sulaimān al-Bustānī, cui si deve anche una traduzione in versi arabi dell'Iliade. ...
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Fonditore in bronzo (seconda metà del sec. 12º), autore dei battenti del portale maggiore del duomo di Trani (circa 1175, firmati), della porta del duomo di Ravello (1179, datati) e di una porta laterale [...] stessi stampi) invece che nelle più usuali tecniche dell'incisione e del niello, la critica ha messo in evidenza ora elementi bizantini e arabi, ora influssi classici (in partic. delle terrecotte apule) o romanici d'oltralpe o di miniature lombarde. ...
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Poeta mistico persiano (morto intorno al 1230). È autore di numerosi poemi mistici, parenetici, didattici, lirici: tra questi notevole il Manṭiq aṭ-ṭàir ("Il linguaggio degli uccelli") che sotto forma [...] a Dio attraverso le tappe della via mistica; e l'Ilāhī-nāmè ("Libro divino"), ricco di allegorie e meditazioni spirituali. In prosa: Tadhkirat alawliyā' ("Catalogo dei santi"), raccolta di biografie, sentenze e miracoli di mistici arabi e persiani. ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...