Giordania
Stato dell’Asia sudoccidentale, nel Vicino Oriente; confina a N con la Siria, a N-E con l’Iraq, a S-E e a S con l’Arabia Saudita, a O con Israele. Fino al 1967 comprendeva la Transgiordania [...] palestinesi e il loro ampio sostegno all’OLP. Dopo il vertice di Algeri (1988), che ribadì l’appoggio della Lega araba alla nascita di uno Stato palestinese indipendente, la G. pose termine ai legami giuridici e amministrativi mantenuti dopo il 1967 ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] ibn ‛Abd al-Wahhāb, e un capo tribù, Muḥammad ibn Sa‛ūd, nacque infatti l’influenza politica della dinastia sull’Arabia che tuttora porta il suo nome. Il riformismo moralizzatore del movimento fu alimentato dal timore di al-Wahhāb di vedere le tribù ...
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Militare e uomo politico egiziano (Kafr El-Moseilho, el-Menufiyya, 1928 - Il Cairo 2020). Direttore generale dell'accademia aeronautica dal 1967, dal 1972 fu capo di stato maggiore dell'aeronautica e dopo [...] dal proprio ruolo di interlocutore privilegiato degli USA, nelle numerose crisi politiche e militari che hanno attraversato il mondo arabo negli anni Ottanta e Novanta. Rieletto presidente nel 1987, 1993, 1999, e 2005 , M. accentuò nel corso degli ...
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(catalano Palma o Ciutat de Mallorca, spagnolo Palma de Mallorca) Città dell’isola di Maiorca (409.661 ab. nel 2018), capoluogo della Comunità autonoma delle Baleari (Spagna). È posta nella baia omonima, [...] , vetrarie ecc.).
Sorta nel 123 a. C. come colonia dei Romani, P. passò in seguito ai Vandali, ai Bizantini e agli Arabi cui fu tolta nel 1114-15 dai Pisani; fu riconquistata definitivamente ai musulmani da Giacomo I di Catalogna-Aragona (1229). Fu ...
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Viaggiatore e uomo politico inglese (Londra 1879 - Parigi 1919). Viaggiò più volte in Siria e Mesopotamia. Deputato conservatore (1911), conoscitore dei problemi politici del Vicino Oriente, nel 1915 fu [...] a essere ascoltato dal Foreign Office come consigliere per la politica nel Vicino Oriente e particolarmente per i problemi connessi alla rivolta degli Arabi, presso i quali svolse alcune missioni. Dal 1917 s'interessò anche del movimento sionista. ...
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Guerra
Virgilio Ilari
La g. viene generalmente definita come un 'conflitto armato tra Stati', contrapposto alla pace e caratterizzato dall'uso effettivo della forza militare. Tale definizione è però [...] dominio culturale, economico e missilistico in visibile e vulnerabile occupazione militare, al duplice scopo di mobilitare l'identità araba e di intrappolare l'avversario.
La 'guerra al terrore'
Gli Stati Uniti hanno sottovalutato le potenzialità di ...
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Agricoltura
Jean-Marie Martin
L'età di Federico II non costituisce un momento specifico della storia dell'agricoltura nel Regno di Sicilia. Tuttavia, perché si possano delineare lo stato e le tendenze [...] Puglia calcarea. La vite cresceva ovunque. Inoltre i bizantini avevano introdotto in Calabria il gelso e il baco da seta, gli arabi avevano importato in Sicilia il cotone, la canna da zucchero, la palma da datteri e gli agrumi (che, in seguito, gli ...
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Portogallo, storia del
Francesco Tuccari
Un piccolo regno alla conquista del mondo
Il Portogallo conobbe un’epoca di grande potenza tra il Quattrocento e il Cinquecento, quando diede vita a un vasto [...] dai Romani nel 2° secolo a.C. Fu quindi occupato dai Visigoti dal 5° secolo d.C. e in ampia parte dagli Arabi al principio dell’8°. Divenne un regno indipendente nella prima metà del 12° secolo, consolidandosi nel secolo successivo con la progressiva ...
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Weizmann, Chaim
Scienziato e politico israeliano (Motal 1874-Rehovot 1952), primo presidente di Israele. Nato nella Russia zarista, nell’attuale Bielorussia, docente di chimica a Ginevra, nel 1910 divenne [...] (1917). Dopo aver ricercato un accordo con Faysal ibn Husain (➔ Faysal I) per la convivenza di arabi ed ebrei nel progettato regno arabo (1919), fu presidente dell’Organizzazione sionista quasi senza interruzione, dal 1921 al 1945. Artefice dell ...
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(sp. Principado de Asturias) Comunità autonoma della Spagna (10.604 km2, con 1.074.862 ab. nel 2007); capoluogo Oviedo. Occupa una sezione del versante settentrionale dei Monti Cantabrici e si affaccia [...] L’importanza della regione indusse Caracalla a costituirla in provincia autonoma. Ceduta da Onorio ai Visigoti, al momento dell’invasione araba del 711 fu il fulcro della resistenza cristiana e nel 718, secondo la tradizione, i nobili visigoti vi si ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...