(arabo Makka) Città dell’Arabia Saudita (1.294.168 ab. nel 2004; 1.490.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo della provincia omonima. È la città santa dell’islam e luogo [...] e aride, al centro di una regione assai povera. Lo sviluppo della città, una delle più popolate dell’Arabia, è legato essenzialmente ai pellegrinaggi religiosi, che fanno affluire ogni anno milioni di fedeli, incrementando l’industria alberghiera ...
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Medina
Città dell’Arabia Saudita, nel Higiaz, capoluogo dell’omonima provincia. Nota dai tempi preislamici come Yathrib, assunse il nome di M. («la città del Profeta») nel 622. Durante la lotta di [...] impresa, detta anche «guerra della fossa», rimase tuttavia senza risultato. Il trionfo di Maometto e l’estendersi della sua influenza in Arabia fecero di M. la capitale di un nuovo Stato che, dopo la morte del profeta, assurse a vastissimo impero. Ma ...
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al-‛Uzzā Divinità femminile dell’Arabia pagana, letteralmente «l’eccelsa». Con al-Lāt e Manāt, formava una triade molto venerata, specie alla Mecca in epoca preislamica e presso al-Ḥīra dai Lakhmidi. ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] a qubba di Ismāīl a Bukhara (907 ca.) con decorazione di laterizi ed elementi in cotto scolpito, come il mausoleo di Arab Ata a Tim, area di Samarcanda, 978, il più antico edificio con raccordi ad alveoli, muqarnas. Abbondante la ceramica detta slip ...
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al-Lā´t Divinità femminile dell’Arabia preislamica insieme ad al-‘Uzzā e a Manāt. Il nome per alcuni è la forma femminile di Allāh o al-Ilāh «Dio». Tā’if, a S della Mecca, era uno dei suoi principali [...] in contrapposizione a quella nera della Mecca; in seguito le fu eretto un santuario. L’importanza della triade era molto radicata tra gli Arabi, al punto che Maometto inizialmente le conferì una certa dignità divina che però successivamente le negò. ...
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wahhabita Movimento rigorista musulmano sorto nel Neged (Arabia centrale) alla metà del 18° sec. e dal 1925 esteso anche al Hegiaz. Fondatore fu Muḥammad ibn ‛Abd al-Wahhāb (n. 1703 - m. 1792), le cui [...] ebbero l’appoggio dell’emiro Muḥammad ibn Sa‛ūd, fondatore della dinastia (Āl Sa‛ūd) tuttora regnante in Arabia Saudita. I w. ripudiano ogni credenza o usanza giudicata contrastante o introdotta posteriormente ai primi insegnamenti dell’islamismo ...
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(gr. Χαλδαῖοι)
Storia
Società aramaiche dell’Asia anteriore, forse originarie dell’Arabia orientale, che verso l’11° sec. a.C. entrarono da S nella Mesopotamia, stanziandosi tra la Babilonia e il Golfo [...] Persico. Negli scrittori classici e nella terminologia scientifica fino alla metà circa del 19° sec. il nome fu usato per indicare i Babilonesi in genere, così come Caldea fu usato come sinonimo di Babilonia.
In ...
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ISLAMISMO
Olivier Carré
(XIX, p. 603; App. I, p. 739; IV, II, p. 236)
A partire dagli anni Settanta il termine ''islamismo'', oltre al suo significato prettamente religioso, ha accentuato il suo valore [...] . Quest'ultimo ha visto le sue opere (scritte in urdu e in inglese) tradotte rapidamente e diffusamente dal 1950, in arabo, turco e francese (per l'Africa nera francofona). Le opere di Quṭb, in particolare l'imponente commento, politico e mistico ...
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Wadd Divinità araba preislamica facente parte del pantheon dei Minei, nota anche ai Beduini dell’Arabia centrale e settentrionale. È il dio dell’amore. ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...