Asa
Re di Giuda (10°-9° sec. a.C.). Terzo successore di Salomone sul trono di Giuda, regnò all’incirca dal 910 all’870 a.C. introducendo riforme religiose e civili. Combatté l’idolatria per riportare [...] il popolo al culto di Jahvè. Riuscì a ottenere un’importante vittoria a Maresa contro l’esercito di un re proveniente dall’Egitto o dall’Arabia. ...
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SHEKĪB, Arslān
Ettore Rossi
Letterato e uomo politico arabo, nato il 25 dicembre 1869 nel Shūf (Libano), morto a Beirut il 9 dicembre 1946. Fu deputato al parlamento ottomano nel 1913, collaborò con [...] Guerra mondiale fece un viaggio a Berlino e poi si stabilì a Ginevra e svolse attività per la causa degli Arabi. Fece ritorno in patria nell'ottobre 1946.
Polemista vigoroso ed efficace, di larga cultura orientale ed anche occidentale, padrone di ...
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Archeologo, orientalista ed esploratore (Barton-on-Humber 1862 - Oxford 1927), compì esplorazioni a Cipro, in Egitto, a Creta e in Asia Minore (1887-1907); fu poi (1908) direttore dell'Ashmolean Museum [...] le questioni del Medio Oriente alla conferenza di Parigi (1919) e presidente della Royal geographical society. Le sue opere trattano di Cipro (1890), delle strade dell'Asia Minore (1892), dell'Arabia (1904), di Efeso (1909), della Ionia (1909), ecc. ...
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Uomo politico egiziano (Kavàlla, Macedonia, 1769 circa - Il Cairo 1849), fondatore dell'Egitto moderno e della dinastia che vi ha regnato fino al 1953. D'origine albanese, venne in Egitto nel 1799 come [...] dalla Porta governatore del paese. Nel 1811, sterminati i mamelucchi, iniziò una vittoriosa spedizione contro i Wahhabiti d'Arabia (1812-13), dopo la quale si dedicò all'opera di rinnovamento dell'Egitto, soprattutto nell'amministrazione dello stato ...
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Lamu
Città nel Kenya. Sita nell’omonimo piccolo arcipelago prospiciente la costa oceanica, L. nacque dall’interazione tra comunità di lingua bantu e gruppi mercantili di varie origini mediorientali [...] islamica, L. si sviluppò dal 13°-14° sec. come snodo commerciale negli scambi tra le coste del Mar Rosso, dell’Arabia, del Golfo Persico e quelle africane in competizione con gli altri centri dell’arcipelago (➔ Pate). Nel 1506 fu occupata dai ...
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Archeologo, viaggiatore, diplomatico (Parigi 1807 - Fontainebleau 1869), figlio di Alexandre-Louis-Joseph; fu più volte deputato e membro di missioni diplomatiche, conservatore delle antichità del Louvre [...] 57) e infine (1857) direttore generale degli archivi dell'Impero e senatore (1868). Alcune sue importanti opere (Voyage de l'Arabie Petrée, 1830-33; Voyage en Orient, 1837 segg.) segnano l'inizio di una conoscenza scientifica del Levante, specie dell ...
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Ammiraglio macedone (sec. 4º a. C.) nato a Creta; ufficiale di Alessandro Magno, da lui (334) ebbe la satrapia di Licia e di Panfilia e (326) il comando della flotta che discendeva il corso dell'Idaspe [...] -24), dimostrando in quel viaggio per mari ignoti eccezionali capacità. Onorato perciò e nominato navarco per la spedizione d'Arabia, alla morte di Alessandro si ritirò nella satrapia dove attese a redigere la narrazione del suo viaggio, di cui poi ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] libertà solo nell'ambito della nazione e non al di fuori di essa; 2) l'Egitto è parte integrante della più grande nazione araba; e 3) il panarabismo è compatibile con l'Islàm e non già opposto a esso. Mentre i politici militanti, incluso perfino Nūrī ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] regni di Giuda e d’Israele). Le popolazioni aramaiche, di origine seminomade, attestatesi lungo tutto l’arco superiore del deserto siro-arabo e in Mesopotamia, fondano verso l’inizio del 1° millennio a.C. vari Stati, la cui autonomia termina tra il 7 ...
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Nome (dall’arabo dialettale bedewīn «abitatori della steppa») con cui nel mondo arabo si designano i nomadi delle zone desertiche e semidesertiche, in contrapposizione ai sedentari delle aree coltivate [...] preislamica, i b. occupavano soprattutto l’altopiano centrale della penisola, e cioè il Neged, e il deserto di Siria. La diaspora araba, con l’islamismo, condusse a una fissazione sul terreno di molti gruppi b., e a una loro fusione con le sedentarie ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...