(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] al-Ḫāl, la rivista ha affrontato numerose problematiche, tra cui l’annosa questione della diglossia tra arabo classico e arabodialettale, privilegiando quest’ultimo rispetto alla lingua colta, in quanto il linguaggio poetico non costituisce un mezzo ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] : amore, panegirici, vino ecc. Ulteriore novità fu l’inserimento, al termine della muwashshaḥa, della khargia, versi composti in arabodialettale o in lingua romanza, con cui il poeta si congedava. In seguito, la muwashshaḥa si diffuse nel resto dei ...
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Vocabolo arabo corrispondente a «figlio, figlio di» di uso frequente nella formazione di nomi di persona. Personaggi di rilievo nella storia degli Arabi sono conosciuti sotto un appellativo costituito [...] da ibn seguito dal nome e dagli aggettivi del padre o di un avo celebre. Nell’arabodialettale della Spagna suonava aben, forma che ha originato i nomi Avempace, Averroè, Avicenna ecc. ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] lungo interrotte, a vantaggio di una maggiore conoscenza dei paesi arabi e indiani. In questo senso spiccò Venezia, a cui prima individua una variante letteraria standard su base dialettale pechinese, lingua ufficiale della Repubblica Popolare di Cina ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] dei Fatimidi. Fu quello il periodo di maggior splendore della S. araba; la caduta dei Kalbiti spezzò l’unità dell’isola, divisa poi di Federico II, e in siciliano esiste una ricca letteratura dialettale, in cui si distingue, per es., l’opera poetica ...
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Malta Stato insulare dell’Europa meridionale. Il suo territorio, un arcipelago esteso per circa 50 km da NO a SE e formato da due isole maggiori (Malta, 245,7 km2 e Gozo, 67,1 km2) e da altri tre isolotti [...] nell’uso e, insieme con l’inglese, lingua ufficiale (dal 1934, in sostituzione dell’italiano), appartiene al gruppo dialettalearabo-magrebino, da cui però si distacca per il lungo influsso esercitato dall’italiano. L’uso nella scrittura è recente ...
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Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla [...] della Persia medievale (a. pehlevico) fino all’introduzione dell’a. arabo. Con il tempo, negli a. semitici si cercò di indicare anche italiano; C. Merlo, 1924, per l’Italia dialettale), è tuttora prevalente nella dialettologia italiana ed europea; al ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] dichiarazione congiunta, un graduale avvicinamento alle posizioni filo-arabe.
Sul piano interno, un contrasto su scelte di , in altri quest'ultimo è tenacissimo, secondo l'uso dialettale, mentre larghissimo è l'uso delle reduplicazioni del tipo quando ...
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Pellegrini, Giovan Battista
Maurizio Trifone
Linguista, nato a Cencenighe (Belluno) il 23 febbraio 1921. Ha studiato all'università di Padova alla scuola di C. Tagliavini e poi all'università di Pisa, [...] modello di classificazione quadripartito (dialetto, koiné dialettale, italiano regionale e italiano standard), 1967); Saggi sul ladino dolomitico e sul friulano (1972); Gli arabismi nelle lingue neolatine con particolare riguardo all'Italia (2 voll., ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] : erano i vinti che assorbivano per proprio conto elementi arabi, a partire dall’alfabeto.
Anche se un simile meccanismo hanno alterato i caratteri originari, l’albanese presenta varietà dialettali distinte in ghego e tosco, usate rispettivamente a ...
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qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...
casba
(o kasba) s. f. [forma italianizz. dell’arabo qaṣba «fortezza», che è la pronuncia dialettale dell’arabo class. qaṣaba; sono adottate talvolta anche le grafie francesi qasbah e kasbah]. – In generale, la parte interna di una città, o...