DE AMICIS (d'Amico, Amici), Ruggero
Joachim Göbbels
Era probabilmente di origine messinese, nonostante che i suoi feudi si trovassero tutti in Calabria.
Un Guglielmo, "comes de Amico" e signore di Ficarra, [...] appunto la proroga di questo accordo con il figlio e successore del sultano, al-Malik as-Sá'lib. Il rapporto del cronista arabo offre una viva descrizione della cordialità e della magnificenza con cui il D. e l'altro legato che lo accompagnava furono ...
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Ferruccio Pastore
Emergenza Lampedusa
Il domino delle rivolte nordafricane ha innescato reazioni a catena, imponenti e tuttora in pieno svolgimento, anche sul terreno migratorio.
A nord del Mediterraneo, [...] , che avevano solo l’apparenza dell’incrollabilità. La terza rivelazione che ci viene dalla tempesta che ha investito il mondo arabo riguarda la debolezza dei vincoli di fiducia su cui si fonda la costruzione europea. Tra i grandi progetti europei ...
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Bengala
Una delle più popolate regioni dell’Asia meridionale (la sua denominazione deriva da banga, nome di antiche popolazioni ariane); include le piane alluvionali e il delta dei fiumi Gange e Brahmaputra. [...] con grandi costruzioni. I sultani agirono come patroni nel promuovere una sintesi culturale tra gli elementi autoctoni e quelli arabo-persiani in un processo di adattamento dell’élite musulmana al contesto indù. Nel 1539 il regno cadde nelle mani ...
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FAKHR AL-DĪN IBN SHAYKH AL-SHUYŪKH
BBruna Soravia
Fakhr al-Dīn (Yūsuf) Ibn Shaykh al-Shuyūkh Mu-ḥammad nacque in Siria intorno al 580 A.H./1184 A.D., discendente dai Banū Hamawiya, famiglia di mistici [...] contro al-Manṣūra, dove l'esercito egiziano era acquartierato, l'8 febbraio 1250.
Fonti e Bibl.: M. Amari, Appendice, in Biblioteca arabo-sicula, Torino 1889, pp. 58 ss.; Cl. Cahen, Une source pour l'histoire des Croisades: les mémoires de Sa῾d al ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] anche per il seguito. Le incursioni barbariche e le fasi di predominanza politica dell’uno o dell’altro popolo (Goti, Longobardi, Arabi e così via), a partire dal 6° sec. d.C. incisero sull’assetto sociale e territoriale, ma non su quello demografico ...
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Stato dell’Asia, nella Penisola Arabica. Confina a N e NO con l’Iraq, a S con l’Arabia Saudita; a E si affaccia nella parte più interna del Golfo Persico.
Il territorio è pianeggiante, con lievi ondulazioni [...] validi gli accordi sui confini con il K. e rivendicava il territorio di quest’ultimo. Dopo un intervento della Lega araba, la crisi fu risolta dal rovesciamento di Qāsim (1963) e il nuovo governo iracheno riconobbe l’indipendenza del K. stabilendo ...
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Guerra
Virgilio Ilari
La g. viene generalmente definita come un 'conflitto armato tra Stati', contrapposto alla pace e caratterizzato dall'uso effettivo della forza militare. Tale definizione è però [...] dominio culturale, economico e missilistico in visibile e vulnerabile occupazione militare, al duplice scopo di mobilitare l'identità araba e di intrappolare l'avversario.
La 'guerra al terrore'
Gli Stati Uniti hanno sottovalutato le potenzialità di ...
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(XIV, p. 220; africa orientale italiana, App. I, p. 62; eritrea, App. II, I, p. 868; III, I, p. 567)
Regione dell'Africa orientale, già parte dell'Etiopia. Nel maggio 1991 il movimento indipendentista [...] riducendo praticamente a nulla le pubblicazioni in lingua tigrina, la lingua amarica fu di fatto sostituita al tigrino e all'arabo nell'uso ufficiale, il codice penale etiopico prese il posto delle leggi penali dell'Eritrea. L'ultimo atto formale di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Guglielmo Ferrero
Lorella Cedroni
Studioso di notorietà internazionale, Guglielmo Ferrero si impose dapprima come giornalista politico e successivamente come storico, dopo la pubblicazione di Grandezza [...] , S. Sighele, Il mondo criminale italiano, 2 voll., Milano 1893-1894.
La reazione e il fenomeno Crispi, Torino 1894.
Un sociologo arabo nel secolo XIV: Ibn Kaldoun, «La riforma sociale», 1896, 4, pp. 221-35.
L’Europa giovane: studi e viaggi nei Paesi ...
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Papato
Girolamo Arnaldi
Nella storia del papato, il sec. XIII, da Innocenzo III (1198-1216) a Bonifacio VIII (1294-1304), ha visto la nascita della particolarissima entità politico-ecclesiastica, che, [...] arricchito dal non trascurabile apporto del triplice substrato culturale e amministrativo greco-bizantino, longobardo e arabo-musulmano, variamente presente nelle province continentali e nell'isola.
Si comprende perciò che Federico Barbarossa ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.