Poeta tedesco (Ansbach, Franconia, 1796 - Siracusa 1835). Riaffermando l'autonomia del fenomeno artistico, considera l'arte la più alta espressione dell'attività creativa dell'uomo, e la vita un godimento [...] Ottenuto poi un lungo permesso, soggiornò in Svizzera e nelle Alpi bavaresi, iniziando contemporaneamente lo studio dello spagnolo, dell'arabo e del persiano; frequentò per un anno, nel 1818, l'università di Würzburg e, negli anni successivi, quella ...
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LUCCHESINI, Cesare
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 2 luglio 1756, ultimo dei tre figli del marchese Francesco e di Maria Caterina Montecatini. Nel 1764, con i fratelli Girolamo e Giacomo (1753-1820), [...] l'esegesi biblica studiando (in gran parte da autodidatta) il copto, il siriaco, l'ebraico e l'arabo, che considerava strumenti indispensabili per intendere correttamente il testo sacro, liberandolo dai fraintendimenti di chi lo piegava a ...
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COSTANTINO Siculo
Rosario Anastasi
Nacque in Sicilia, forse verso la metà del sec. IX.
Unica fonte di informazione circa l'esistenza di questo personaggio sono le inscriptiones, riportate dai manoscritti [...] del secolo IX, quando, cioè, l'invasione dell'isola da parte araba era cominciata, ma non ancora portata a termine. E non è in concomitanza con l'esodo dall'isola, provocato dal pericolo arabo sempre più incalzante.
Oltre all'ode per la morte dei ...
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Poeta spagnolo (Moguer, Huelva, 1881 - San Juan, Puerto Rico, 1958). Autore dalla limpida semplicità espressiva vicina al simbolismo, nelle sue poesie associa a una raffinata ricerca lessicale una crescente [...] cui è vivo il ricordo dei simbolisti che egli vedeva collegati idealmente ai mistici spagnoli e alla poesia arabo-andalusa. Si generano anche immagini che in moduli quasi impressionistici rendono le sensazioni suscitate nel poeta dalla contemplazione ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] e 13° sec. che promuove la vita ascetica, i digiuni, le penitenze. Nel Medioevo, sotto l’influsso del pensiero greco e arabo, si sviluppa un’attività di ricerca e di sistemazione dottrinale, il cui massimo esponente è Maimonide (1135-1204), a cui si ...
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Pseudonimo di Fatima Zohra Imalayen, scrittrice algerina di lingua francese, nata a Cherchell (cittadina a ovest di Algeri) il 4 agosto 1936. Dopo essersi diplomata al liceo di Blida, ha continuato gli [...] de Medina (1991; trad. it. 1993), dove D. ricerca le fonti del femminismo algerino nelle opere della tradizione arabo-musulmana.
La conquista delle libertà umane unitamente a una ridefinizione dell'identità personale, temi dell'intera opera della ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] la Divina Comedia, Madrid 1919, 2 ediz., ibid. 1943; E. Cerulli, Il Libro della Scala e la questione delle fonti arabo-spagnole della Divina Commedia, Città del Vaticano 1949; G. Levi Della Vida, Nuova luce sulle fonti islamiche della Divina Commedia ...
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FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] vita in Oriente, facendo parte della "masnada" degli Ibelin, conti del Regno di Gerusalemme e signori dell'omonimo castello (in arabo, Yibne), fondato a metà del secolo XII tra Giaffa ed Ascalona. Fu infatti al servizio prima di Giovanni (I), detto ...
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proverbio
Domenico Russo
La saggezza popolare
Frase concisa e incisiva, molto nota e di antica tradizione popolare, il proverbio esprime un concetto o più spesso una regola di comportamento considerati [...] ,
Si vinci, resta cu a sula cammisa.
Molto belli sono anche i proverbi-racconti, spesso dialogati, come questo proverbio arabo in cui uno struzzo fannullone, chiamato uccello cammello, trova mille scuse per non lavorare: Dissero all’uccello cammello ...
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PIZZI, Italo
Carmela Mastrangelo
PIZZI, Italo. – Secondogenito di numerosa famiglia di nobiltà decaduta, nacque a Parma il 30 novembre 1849 da Agostino, disegnatore per opere d’architettura, e Maria [...] (composta tra il 1916 e il 1918); fra le traduzioni sono ancora da segnalare un’antologia di brani da sanscrito, persiano, arabo e siriaco (Fiori d’Oriente, Milano 1906), una selezione di passi dall’Avesta (Milano 1916) e la versione del Golestān del ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.