Astrologo arabo musulmano, noto nella tradizione occid. col nome di Albohali (v.) o nella forma storpiata di Aghilhac, o, con traduzione esatta dal nome arabo, Sarcinator ("sarto"). ...
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Scrittore e poeta arabo cristiano di Siria (m. 1909), monaco melchita; contribuì con le sue opere a quella fioritura della letteratura arabo-cristiana che ebbe luogo in Siria nella seconda metà del sec. [...] 19º ...
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Scrittore arabo cristiano di Mesopotamia (943-1008), traduttore in arabo di scritti filosofici e medici siriaci, e tra l'altro, di un'apologia del cristianesimo, in risposta ad attacchi del musulmano al-Balknī. ...
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Scrittore arabo cristiano, di setta nestoriana (m. Baghdād 1043 d. C.), noto in Occidente con i nomi di Abbefagar, Albefagar, Abelfarag. Commentò in arabo scritti di Aristotele, Ippocrate e Galeno, e compose [...] il Fiqh an-Naṣrāniyya ("Il diritto della Cristianità"), in cui compendiò i canoni dei concilî riconosciuti dalla chiesa nestoriana ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] e cristiana), prevalente nella città vecchia (fig. 1). In base al piano di spartizione della Palestina fra uno Stato arabo e uno ebraico, approvato (1947) dall’Assemblea generale dell’ONU, la zona di G. (comprendente anche Betlemme) doveva costituire ...
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(ebr. Ḥebrōn; arabo al-Khalīl) Città della Cisgiordania (166.000 ab. nel 2006), posta sui Monti della Giudea, a 620 m s.l.m. e a 29 km da Gerusalemme, cui è congiunta da una strada. Mercato agricolo e [...] di Gerusalemme. Nel 1187 fu rioccupata dai musulmani, e seguì da allora le vicende della Palestina araba. Annessa dalla Giordania dopo la guerra arabo-israeliana del 1948-49, nel 1967 fu occupata dagli Israeliani. Nel 1997 la città è stata ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.