CARLO MARTELLO d'Angiò, re d'Ungheria
Ingeborg Walter
Primogenito del futuro re di Sicilia Carlo II d'Angiò e di Maria d'Ungheria, nacque con tutta probabilità a Napoli nella primavera del 1271, dato [...] più tardi, il 12 settembre, Carlo II, che era in procinto di recarsi in Francia per continuarvi le trattative con gli Aragonesi, lo nominò vicario generale del Regno con al fianco Roberto di Artois come capitano generale.
I quattro anni del primo ...
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DELLO MONACO (Lo Monaco, Monaco, Monacus), Guglielmo (Guglielmo Monaco)
Felicita De Negri
Nacque a Parigi da Gualtiero nella prima metà del sec. XV; di lui non abbiamo notizie fino al 1443, anno in [...] castello di Pavia, ma non sembra che il D. fosse più uscito dal Regno, dove godeva della stima incondizionata dei sovrani aragonesi. Alfonso gli permise di aggiungere le armi d'Aragona alle sue (grifo rampante d'oro in campo azzurro) onde marcare il ...
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ANGIÒ, Raimondo Berengario d'
Giuseppe Coniglio
Figlio di Carlo II e di Maria d'Ungheria, nacque trail 1279 ed il 1282 in Provenza, dove il padre si era recato al comando d'una flotta.
La nascita di [...] fratelli Roberto e Giovanni.
Non aveva mancato intanto di prendere parte agli affari dello stato, combattendo nel 1301 contro gli Aragonesi in Sicilia e recandosi, nel luglio 1304, a Roma, ad attendere l'arrivo della nuova sposa di Roberto, Sancia di ...
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ATTENDOLO, Giovanni (Giovanni Sforza degli Attendoli, Giovanni Sforza)
Riccardo Capasso
Figlio di Muzio e di Lucia di Torsciano, nacque a Pisa nel 1407e ricevette il nome di Giovanni per ricordo dell'avo [...] ad Ortona. A detta del Benadduci (p. 205) Francesco avrebbe ordinato all'A. di ritirarsi nella Marca, senza affrontare gli Aragonesi in campo aperto, ma l'ordine sarebbe giunto troppo tardi. L'anno appresso, nell'agosto, all'A. fu affidata di nuovo ...
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CARLO II d'Angiò, re di Sicilia
August Nitschke
Nacque nel 1254 da Carlo I d'Angiò e da Beatrice contessa di Provenza. Nel 1248 era morto, subito dopo la nascita, il primogenito di nome Ludovico, di [...] pensiero, di non essere in grado di indurre Carlo di Valois alla rinuncia all'Aragona e il papa a perdonare gli Aragonesi, visto che Niccolò IV faceva predicare nuovamente la crociata contro l'Aragona e più tardi anche contro la Sicilia.
Gli accordi ...
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DEL BALZO, Raimondo
Jean-François Guiraud
Secondo conte di Avellino, nacque nel 1264 da Bertrando - consigliere e familiare del re di Sicilia Carlo I d'Angiò, primo conte di Avellino, giustiziere degli [...] ; egli stesso fu fatto prigioniero e inviato a Messina. Venne quindi trasferito nell'isola di Ischia, quando questa fu ceduta agli Aragonesi in pegno di una tregua di due anni dal legato pontificio Gerardo da Parma e da Roberto d'Artois, reggenti del ...
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FERRILLO, Mazzeo
Filomena Patroni Griffi
Appartenente a una famiglia patrizia napoletana ascritta al "sedile" di Porto, che aveva fondato la chiesa di S. Maria delle Anime, nacque nella prima metà del [...] delle provincie merid. d'Italia, III, Napoli 1876, p. 58; E. Percopo, Nuovi documenti su gli scrittori e gli artisti dei tempi aragonesi, in Arch. stor. per le prov. napol., XVIII (1893), pp. 806-812; G. Rocco, Guida sacra della chiesa di S. Maria la ...
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Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] aprì con l’investitura dell’isola data da Bonifacio VIII, e poi da Clemente V, a Giacomo II d’Aragona. Gli Aragonesi, insediatisi in S. dal 1326, privarono le città della loro autonomia e iniziarono una politica di infeudamento di elementi catalani e ...
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Comune della Campania (130,84 km2 con 58.338 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città a 135 m s.l.m. sul colle della Guardia, alla confluenza del Sabato nel Calore, sorge nel cuore della regione [...] su Napoli: fu occupata da Federico II (1241-50), Manfredi (1258-66), Ladislao di Durazzo (1408), Giovanna II (1414-18); gli Aragonesi la tennero come vicari della Chiesa (1443-59), l’imperatore Carlo V la occupò nel 1528 e i Borbone dal 1768 al 1774 ...
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mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] trasposizione in mattoni delle forme del gotico levantino e catalano, con un vasto apparato decorativo. Le torri m. aragonesi superano le castigliane e le andaluse in monumentalità, ricchezza della decorazione, che a volte ricopre le mura insieme ...
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aragonese
aragonése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Aragona, regione storica della Spagna nordorient.; del regno d’Aragona, di un sovrano di Aragona: la dominazione a. a Napoli; Biblioteca a., celebre biblioteca, costituita a Napoli con una...
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...