È l'insieme delle rivelazioni che Maometto affermò esser a lui discese da Dio nella lingua araba (per il modo della discesa, e per il giudizio sulla sincerità di Maometto, v. islamismo; maometto) per predicare [...] di un verbo arabo che vuol dire recitare ad alta voce, quindi leggere; ma è assai probabilmente ricalcata su di una parola aramaica qeryānā, già in uso nei centri giudaici e cristiani di Arabia, e che indica, nel linguaggio liturgico, la solenne ...
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GIACOBBE (ebraico Ya‛ăqobh; gr. 'Ιακώβ; Vulgata Jacob)
Giuseppe Ricciotti
È il figlio di Isacco (v.) e di Rebecca, chiamato successivamente anche Israele, ed eponimo per questo appellativo della nazione [...] nome, Israele, è messo in relazione con la lotta con Dio, che Giacobbe, di ritorno dal volontario esilio nell'aramaica Ḥarrān, sostenne nottetempo sulle rive del Yabboq, di là dal Giordano. Nell'enigmatica lotta la Bibbia presenta G. come vincitore ...
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Isola del Nilo di fronte ad Assuan (v.). Deve la sua fama al rinvenimento di un fondo di papiri aramaici, importantissimo per la storia e per la religione ebraica del V secolo.
I papiri aramaici di Elefantina. [...] come contemporaneamente si andava facendo anche nella composizione dei libri sacri (v. aramei, III, p. 952), con le parti aramaiche dei quali la lingua dei papiri ha perfetta affinità. A parte gli ostraca e i frammenti di minima estensione, i papiri ...
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Noia
Carlo Maggini
La noia è una condizione, transitoria o duratura, di insoddisfazione frustrante, di indifferenza inquieta e disaffezione dolorosa verso una realtà esperita come priva di significato. [...] lungo) rimanda al vissuto di un tempo dilatato, che scorre lentamente e che si desidera abbia fine; Leshaamem (dalla radice aramaica amum, "offuscare, oscurare") evoca l'immagine della notte, la primitiva paura del buio e il desiderio che la notte ...
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Elì
Angelo Penna
Vocabolo ebraico composto dal sostantivo El (v.) e dal suffisso i (aggettivo possessivo di prima persona). D. fa pronunziare tale parola da Forese Donati, il quale, per spiegare la [...] l'enumerazione ebraica 22): " Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? ". Tali parole, con un curioso miscuglio di ebraico e di aramaico, sono riportate da Matt. 27, 46 e da Marc. 15, 34. D. seguì il primo evangelista, il cui testo greco - e ...
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Membri della comunità cattolica del Libano che dipendono dal patriarcato di Antiochia. Traggono il nome dall’anacoreta Marone (m. inizi 5° sec.), sulla cui tomba ad Apamea, presso l’Oronte, sorse un monastero, [...] a Roma un collegio per i m., ancora esistente.
I m. parlano oggi l’arabo; la loro antica lingua siriaca (aramaica), rimasta nella liturgia, è pronunciata nella forma meno genuina, detta occidentale o maronita. Il rito maronita è quello di Antiochia ...
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Mardocheo
Gian Roberto Sarolli
Patrigno e zio di Ester, riuscì a salvare gli Ebrei dalla completa distruzione ordinata da Aman (v.), il potente ministro di Assuero, re di Persia. D. lo vede in sogno [...] il Silverstein (Il giusto Mardoceo, Purg. XVII 29, in " Modern Language Notes " LIII [1938] 188-190), apparirebbe nella tradizione aramaica e nella traduzione del Libro di Ester a opera di John Wycliffe (The Holy Bible, in the Earliest Versions made ...
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ELEFANTINA (egiziano Ibw, «il paese degli elefanti», greco Έλεφαντίνη; ν. anche vol. I, p. 746, s.v. Assuan)
E. Bresciani
La più grande isola del Nilo, di fronte ad Assuan (v.) da cui dista soltanto [...] ) e dei cercatori di antichità; delle abitazioni della colonia giudaica, che hanno restituito tanta documentazione papiracea aramaica (altri militari semitici in epoca persiana risiedevano ad Assuan), solo pochi muri sono stati identificati.
Dei ...
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SARDI (Σάρδεις, Σάρδις; Sardes)
Arnaldo Momigliano
Città antica dell'Asia Minore, già capitale del regno di Lidia, posta vicino alla confluenza dell'Ermo e del Pattolo, anzi attraversata dal Pattolo. [...] possedute (nonché molta fine gioielleria) derivano dalle necropoli di Sardi; tra le iscrizioni ve n'è una bilingue lidio-aramaica. La storia di Sardi fu appunto parte così integrante della storia generale della civiltà in Asia Minore, che non è ...
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MATTEO, santo
Leone Tondelli
, Fu uno dei dodici apostoli (v.) di Gesù, di cui secondo la tradizione ecclesiastica scrisse per primo la vita e raccolse gl'insegnamenti. Il Vangelo "secondo Matteo" è [...] alle scuole rabbiniche, la nuova "via cristiana".
Luogo e data d'origine. - Le più antiche testimonianze affermano che l'opera aramaica di M. diretta a Ebrei vide la luce in terra palestinese. Il contenuto lo prova. Nessun'altro Vangelo ha conservato ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...