MANCINI, Carlo
Federico Trastulli
Figlio di Lorenzo e della contessa Lucrezia Barbiano di Belgioioso, nacque a Milano il 28 febbr. 1829.
L'ambiente domestico fu determinante nella formazione del suo [...] , p. 55).
Restaurata di recente, la tela si distingue per il predominare dei toni caldi del bruno e dell'arancio, che caratterizzano l'infuocato tramonto tardoromantico di questo plein air. Vi si ritrova l'atmosfera silente, e forse troppo statica ...
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MACCHIATI, Serafino
Federico Trastulli
Nacque a Camerino il 17 genn. 1861 da Primo, insegnante, e da Venanzia Bartoloni. Costretto sin da bambino a seguire gli spostamenti della famiglia, visse in Emilia, [...] si osserva nel Paesaggio del 1903 (Bologna, Galleria d'arte Bottegantica), giocato sui toni del rosso, del viola e dell'arancio; mentre in La charrue abandonnée (1903: Voghera, collezione Bellini) in qualche modo fa suoi lo stile e la poetica di ...
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CLAUSETTI
Michelangelo Pascale
Famiglia di compositori, organizzatori, registi, critici ed editori musicali.
Carlo nacque a Varallo Sesia (Vercelli) il 16 ag. 1762 da Giovan Battista e Maria Capra. [...] canzoni pubblicate da Ricordi: Africanella (1894, testo di R. Bracco); Schiattusella e Faccella tonna (1895, testo proprio); Ilfior d'arancio (1895, testo di M. Giobbe); 'O plico (1895, testo di anonimo); Quanno passa 'o riggimento (1895, testo di F ...
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ZAMBALDI, Silvio
Roberto Cuppone
– Nacque a Palazzolo sull’Oglio (Brescia), il 17 settembre 1870, figlio di Emilio, avvocato, e di Lucia Cicogna.
Di nobile origine veneta – il nonno Carlo fu presidente [...] attori, come Virgilio Talli (Il nostro amore, 1908), Flavio Andò e Antonio Gandusio (Il matrimonio di Rirì, 1909; Fiori d’arancio, 1911; Tardi al treno, 1918: il treno dovrebbe portare Ernesto e Annetta in viaggio di nozze; la sua perdita procura ...
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VINER, Giuseppe
Chiara Ulivi
– Nacque a Seravezza (Lucca) il 18 aprile 1875 da genitori fiorentini. Il padre Carlo era commerciante di marmi, mentre della madre non si conosce il nome.
Frequentò il [...] è occupato dalla parete di una cava restituita in variazioni cromatiche che vanno da un bianco violaceo ai toni arancio, con una pennellata generosa e mimetica nei confronti dei volumi delle rocce, prospettiva e spazialità sono quasi negate dal ...
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NEGRI, Francesco
Enrico Alleva
– Nacque a Tromello in Lomellina, in provincia di Pavia, il 18 dicembre 1841, da Angelo Maria e da Maria Magnaghi, figlio unico di un’agiata famiglia.
Frequentò il liceo [...] soggetto statico realizzava tre negativi di selezione – utilizzando ogni volta un filtro colorato (blu-violetto, verde, rosso-arancio) – che venivano successivamente stampati a contatto su gelatine, di produzione Agfa, colorate nei tre colori primari ...
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TARCHIANI, Filippo. – Figlio di Jacopo, giardiniere nelle ville granducali di Castello e della Petraia, nacque il 2 marzo 1576 nella fattoria di Castello presso Firenze (Firenze, Archivio arcivescovile, [...] nella chiesa di S. Donato a Livizzano, nitida nel disegno ed elegante negli accostamenti cromatici di rosa, azzurri, arancio e nei bianchi splendenti, colori ‘neocinquecenteschi’ che si ritrovano anche in tele di carattere più intimo, vicine alla ...
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BINI (Bino), Giovanni Francesco
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze nel penultimo decennio del sec. XV. Poco sappiamo di quella parte della vita che va dalla nascita al 1524: in una lettera a G. B. [...] il B. immagina che il suo giardino chieda all'amico di convincere la Gonzaga a donargli una ventina di alberi di arancio. Il lavoretto, nei suoi limiti di divertimento intellettuale, è assai ben riuscito; ma gli è senza dubbio superiore il Capitolo ...
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MONTAGNANA, Domenico
Renato Meucci
MONTAGNANA, Domenico. – Nacque a Lendinara il 24 giugno 1686, da Paolo, artigiano, e Andriana Spinelli.
Secondo una tradizione costantemente riportata nella bibliografia [...] usava abete con venatura fine al centro e sempre più ampia man mano che ci si avvicina ai bordi. Le vernici vanno dall’arancio-rosso fino al marrone scuro, e confermano, con la loro qualità, la posizione del M. tra i più grandi artefici della sua ...
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MAFFIOLO da Cremona, detto della Rama
Stefano Arieti
Nacque probabilmente nel terzo quarto del XIV secolo e fu originario di Cremona. Non si hanno tracce della famiglia nelle cronache della città.
La [...] propria della statuaria campionese, mentre Michelino predilige una grisaille dai toni soffusi e morbidi, che accorda con sfondi arancio e viola, confermandosi "più pittore da tavola che vetraio" (Pirina, p. 109).
L'ultima opera documentata di M ...
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arancio1
aràncio1 agg. e s. m. [der. di arancia], invar. – Del colore dell’arancia matura: lana arancio (più com. arancione). Come s. m., il colore stesso: un abito a. chiaro; tende di un a. carico; in chimica, denominazione generica di sostanze...
arancio2
aràncio2 s. m. [dal pers. nāranǵ, che è prob. dal sanscr. nāgaranja «gusto degli elefanti»]. – 1. Albero della famiglia rutacee (Citrus aurantium), alto fino a 12 m, con foglie ovate, fiori bianchi, frutto globoso del tipo bacca (propriam....