FERLONI, Pietro
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Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo arazziere attivo a Roma dal 1717, quando fu nominato direttore della fabbrica pontifidi S. Michele fondata nel 1710 per volere di [...] palazzo apostolico (Ibid., p. 63, n. 34). A partire dal 1741, e sino al 1746, il F. e bottega eseguirono i tre arazzi offerti da papa Benedetto XIV alla chiesa di S. Petronio a Bologna, dove si conservano, raffiguranti Cristo affida a s. Pietro la ...
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Agnes
P. F. Pistilli
Figlia del margravio Arnoldo di Meissen, fu badessa del monastero delle canonichesse di Quedlinburg (Bassa Sassonia, oggi distr. di Halle) dal 1184 (1186 secondo Lipinsky, 1963) [...] dans l'art du Moyen Age français (Studies of the Warburg Institute, 7), London 1939, p. 220.
M. Viale Ferrero, s.v. Arazzo, in EUA, I, 1958, coll. 523-554: 525.
A. Lipinsky, s.v. Oreficeria (Ottoniano, romanico e gotico), ivi, X, 1963, coll. 148 ...
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LURÅAT, Jean
Pittore francese nato il 1° luglio 1892 a Bruyères (Vosgi). Dopo aver studiato per breve tempo medicina e filosofia a Nancy, si dedicò completamente alla pittura, alla scuola di Victor Prouvet, [...] colorista, ed è stato il colore, in quanto elemento di linguaggio per lui fondamentale, a rivelargli le possibilità espressive dell'arazzo. In questa arte, cui si è dedicato soprattutto dal 1939, L. ha dato i suoi contributi più validi, adottando pur ...
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Scultore francese (Banyuls-sur-Mer 1861 - ivi 1944). Esordì come pittore, allievo di A. Cabanel; si accostò poi a M. Denis e al gruppo dei Nabis, e subì qualche influsso di P. Gauguin, pur rimanendo fedele [...] al classicismo di Puvis de Chavannes. Deluso per lo scarso successo, si dedicò all'arazzo, organizzando a Banyuls-sur-Mer (Pirenei Orientali) una piccola manifattura. Verso il 1900 una malattia agli occhi lo spinse a sperimentare le sue prime opere ...
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Ciascuno degli elementi piani che in una struttura a carattere superficiale è delimitato da riquadri, cornici ecc., con funzione costruttiva, protettiva, isolante ecc., oppure prevalentemente decorativa. [...] usati per rivestimento di pareti, anche gli scomparti (p. decorativi) di una decorazione parietale pittorica, plastica, ad arazzo ecc., delimitati da incorniciature architettoniche, i riquadri di un mobile o dell’anta di una porta, costituiti da una ...
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DEMIGNOT
Vittorio Natale
Famiglia di arazzieri di origine francese operosi a Torino, oltre che a Roma e Firenze; il capostipite Charles, nato a Montgeroult presso Pontoise, presso Parigi, è documentato [...] , Una reggia stor. Il palazzo reale di Torino, Torino 1904, p. 26; P. Gentili, Cenni stor. sulle origini e vicende dell'arte degli arazzi in Roma, Roma 1915, p. 28;M. Zucchi, Della vita e delle opere di C. Beaumont, Torino 1921, pp. 34s.; J. H. Hyde ...
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EROLI, Erulo
Teresa Zambrotta
Nacque a Roma il 31 ag. 1854 da Pio e dalla marchesa Beatrice Orlandi.
Il padre Pio, figlio di Giovanni Battista e di Maria Anna Penna, nato a Roma il 27 febbr. 1914 e [...] ., E. E. pittore, in L'Urbe, n. s., LI (1988), 314, pp. 61-66; T. Zambrotta, L'arredo della piazza del Campidoglio: Gli arazzi di E. E., in La capitale a Roma 1870-1945 (catal.), Roma 1991, pp. 140 s.; V. Spreti, Enc. storico-nobiliare ital., III, p ...
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RUDNAY Gyula
György Gombosi
Pittore, nato a Pelsöc (Ungheria) il 9 gennaio 1878. Studiò all'estero, poi a Nagybánya, presso quella importante scuola dei pittori ungheresi di paesaggio. Ma le sue opere [...] , e riprendono contatto con Rembrandt, e un poco con le astrazioni di Goya. Dipinse per il Parlamento di Budapest (arazzo) e per l'università di Debrecen (affreschi). È professore all'accademia di Budapest; ebbe molte esposizioni e molti premî ...
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Pittore francese (Bruyères, Vosgi, 1892 - Saint-Paul-de Vence 1966). Fratello di André, abbandonati gli studî di medicina frequentò la scuola d'arte di Nancy e, dal 1912, fu a Parigi dove, tra il 1919 [...] motivi di impronta surrealista. Dedicatosi poi quasi esclusivamente all'arazzo, mezzo espressivo che fin da giovane lo aveva riorganizzazione delle arazzerie di Aubusson. Tra i suoi più celebri arazzi, oltre a quelli per la chiesa di Assy, per il ...
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DURANTI, Pietro
Chiara Garzya Romano
Le prime notizie su quest'arazziere romano, attivo nel sec. XVIII, rimontano al 1743, quando risulta direttore, in Roma, di una manifattura di arazzi fiorente con [...] ., a cura di R. Mormone, in R. Pane, F. Fuga, Napoli 1956, pp. 200, 211 s.; F. De Filippis, I modelli pittorici degli arazzi per la reggia di Caserta, in Commentari, XVIII (1967), pp. 68 s.; N. Spinosa, L'arazzeria napol., Napoli 1971, pp. 41-67, 69 ...
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arazzo
s. m. [dal nome della città di Arras (nell’ital. ant. Arazzo), nella Francia settentr., che detenne il primato in quest’arte soprattutto nel sec. 15°]. – Opera decorativa destinata a essere appesa alle pareti di grandi sale, chiese...