Lea Mattarella
El Anatsui
Il signore degli arazzi
Nato in Ghana da una famiglia di artigiani, realizza tessuti scintillanti con materiale di recupero.
La Biennale di Venezia gli ha dato il Leone d'oro.
Il [...] La corrispondenza tra le stoffe della sua terra e le opere di El Anatsui appare evidente per esempio di fronte a un grande arazzo come Strips of earth's skin, eseguito dall'artista nel 2008, dove i colori vivaci, l'intensità dei toni e l'idea stessa ...
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Pittore e incisore. Nacque a Parigi nel 1703, vi morì nel 1770. Fecondissimo di opere, ebbe grandissimo influsso sul gusto francese - ch'egli espresse altamente - nella seconda metà del regno di Luigi [...] Gobelins, tra cui la serie della Storia di Psiche, e quella degli Amori degli Dei sono le più importanti (vedi arazzo). Sono conservate ancora al loro luogo originario le sue grandi tele decorative del "Gabinetto delle medaglie" del palazzo Soubise a ...
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FRANCHETTI, Giorgio (Giorgio Gioacchino)
Adrianana Augusti
Nacque a Torino il 18 genn. 1865 dal barone Raimondo e da Luisa Sara Rothschild.
Il padre avrebbe voluto che il F., il minore dei suoi tre figli, [...] d'arte si manifestò proprio in quel periodo, quando fece acquisti di arredamento (alcuni tappeti turchi e un pregevole arazzo fiammingo del XVI secolo, tessuto su un cartone ancora tardogotico). Di pari passo progrediva il suo interesse per la ...
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Comune della Versilia (prov. di Lucca). Il centro capoluogo è posto nella valle del fiume omonimo ai piedi del monte Gabbari, sulla strada Lucca-Viareggio, a 8 km. dalla costa del Tirreno e 47 m. s. m. [...] una graziosa pila per l'acqua santa e affreschi del sec. XV. Nella vicina confraternita del SS. Sacramento è conservato un arazzo fiammingo del sec. XVI. Pure romanica la Badia, fondata dai benedettini (metà o fine sec. XII), con l'elegante interno a ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] spesso a malapena in un décor di giganteschi fiori dipinti, tutti sullo stesso piano, che creano un delizioso effetto di arazzo naïf. E sempre come è accaduto per la scenografia, una certa profondità prospettica comincia a instaurarsi solo con i ...
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BIGIOLI, Filippo
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Nacque a San Severino Marche, il 4 giugno 1798, da Venanzio, da cui apprese i primi elementi del disegno.
Venanzio, nato a Frontale (San Severino Marche) nel 1771, operò come scultore [...] , di Fabriano, editore in Roma, aveva affidato al B. il disegno di ventisette grandi tele (m 6 × 4) tipo arazzo (furono usati estratti vegetali per i colori) che dovevano rappresentare episodi salienti della Divina Commedia. Il B., con l'aiuto di ...
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Ornamento operato ad ago più generalmente sul tessuto, qualche volta sul cuoio, sulla paglia e simili, con filo di lana, di lino, di seta ecc.
Cenni storici
Dell’antichità del r. si hanno prove dai testi [...] rapporto (o riporto), consistente nel fissare, su un fondo di stoffa, ritagli di pezzetti di tessuto ottenendo un disegno; r. ad arazzo, comprende ogni tipo di r. a fili contati, in cui i punti ricoprono il tessuto su cui è eseguito.
Macchine per il ...
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Città della Francia, dipartimento di Calvados, capoluogo di circondario, situata sull'Aure, a 8 km. dal mare. È stazione della ferrovia Parigi-Cherbourg. Nel 1926 aveva 6489 abitanti.
Monumenti. - La cattedrale, [...] è, con quella di Coutances, la costruzione più eroica della scuola normanna. Nell'antico arcivescovado si trova il famoso arazzo della regina Matilde, ricamo in lana su tela (1077), presunta opera di artefici anglo-sassoni, che raffigura la conquista ...
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BONDOL, Jean de
A. Tomei
(o Jehan de Bandol o Jehan de Bruges o Hennequin de Bruges)
Pittore fiammingo attivo nella seconda metà del sec. 14° al servizio di Carlo V, re di Francia dal 1364 al 1380. [...] Parigi (BN, fr. 403; Giry, 1876), databile verso la metà del sec. 13° e miniato probabilmente in Inghilterra.Anche gli arazzi di Angers, come la miniatura della Bible historiale di Jean de Vaudetar, mostrano l'attenzione posta da B. all'inserimento ...
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Nome con cui è noto il pittore Pietro di Giovanni Buonaccorsi (Firenze 1501 - Roma 1547). Allievo di Raffaello nell'impresa delle Logge Vaticane, fu in seguito pittore di corte di A. Doria a Genova e di [...] ; i disegni a Berlino, Kunstbibliothek), il monocromo del basamento della stanza della Segnatura (1541), il disegno di un arazzo per la Cappella Sistina (un frammento del cartone alla galleria Spada), gli stucchi nella Sala Regia e la decorazione ...
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arazzo
s. m. [dal nome della città di Arras (nell’ital. ant. Arazzo), nella Francia settentr., che detenne il primato in quest’arte soprattutto nel sec. 15°]. – Opera decorativa destinata a essere appesa alle pareti di grandi sale, chiese...