LONGHI, Guglielmo
Guido Cariboni
Non ne conosciamo la data di nascita, probabilmente da collocare tra gli anni Quaranta e Cinquanta del XIII secolo. Una tarda tradizione ci tramanda il nome del padre, [...] di Gurk, in Carinzia (1299), di quello di Sisteron (1306) e dell'arcivescovodi Magonza (1306). Fu tra i cardinali sottoscrittori del trattato di .M. Romanini, L'architettura gotica in Lombardia, I, Milano 1964, pp. 256-261; G. Charvin, Statuts, ...
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LIANORI (de' Lianori, Leonori), Lianoro (Leonoro)
Franco Bacchelli
Nacque a Bologna verso il 1425 da Vitale - notaio, insignito nel 1422 anche della dignità cavalleresca, fratello di Pietro, notevole [...] in Spagna per comporre gravi discordie nate un po' ovunque nelle diocesi dei Regni di León e Castiglia e per trattare la scarcerazione di Alfonso de Fonseca, arcivescovodi San Giacomo di Compostella. Non si sa quanto il L. si trattenne in Spagna; è ...
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GRIFFINI, Michelangelo (al secolo Giacinto Gaetano)
Giuseppe Cagni
Nacque a San Colombano al Lambro il 4 maggio 1731, dal "dottor fisico" Giuseppe e da Armilla Pia Legnani. Dopo studi nel collegio S. [...] opera stampata, dedicata al card. Vincenzo Malvezzi arcivescovodi Bologna: la Diatriba adversus Io. Barbeyracium pro H. 429), 27 maggio 1752, 16 giugno 1753, 9 marzo 1754; Milano, Arch. di S. Alessandro in Zebedia, Acta Collegii, 20 maggio, 3 ag., 3 ...
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GIOVANNI FRANCESCO (Gianfrancesco, Francesco) da Potenza
Laura Ronchi De Michelis
Nacque probabilmente a Potenza in data ignota da collocarsi nell'ultimo quarto del XV secolo. Incerto è anche il cognome [...] più stretto collaboratore, l'arcivescovodi Lund, poi vescovo di Skara e di Uppsala, Didier Slaaghaek, , II, Paris 1896, pp. 291-315; F. Suriano, Il trattato di Terra Santa e dell'Oriente, Milano 1900, p. 71; J. Martin, Gustave Vasa et la reforme en ...
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FETTI (Felti), Mariano
Giovanna Romei
Nacque a Firenze nel 1460, come si deduce da una sua lettera a Lorenzo de' Medici (poi duca d'Urbino), nipote di papa Leone X, del 9 giugno 1515 in cui si dice [...] V. Grossino la informa che "Monsignor l'arcivescovodi Napoli dui di fa menò il signor Federico a una sua Cesareo, Pasquino e pasquinate nella Roma di Leone X, Roma 1938, passim; D. Gnoli, La Roma di Leone X, Milano,1938,pp. 217-65; M. Apollonio ...
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GRASSI, Giovanni Antonio
Giovanni Pizzorusso
Nacque a Schilpario, nel Bergamasco, allora in territorio veneziano, il 10 sett. 1775 da Florino e da Alma Matti. Avviato agli studi presso i somaschi di [...] del G. con l'episcopato americano, soprattutto con l'arcivescovodi Baltimora J. Carroll, pur se improntati a grande stima di Gesù sono state pubblicate a Roma nel 1818 e ristampate nel 1819 a Milano; una "terza edizione accresciuta di recenti ...
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FREZZI, Federico
Simona Foà
Figlio di Freccia, nacque a Foligno, intorno alla metà del XIV secolo, e a Foligno si formò negli anni in cui governavano Ugolino e Trincio Trinci.
Tra i biografi del F. [...] di Alessandro V, i frati predicatori del convento di Fiesole - tra i quali si trovava il futuro arcivescovodi Storia letteraria del Trecento, Milano-Napoli 1963, pp. 176 s.; G. Corbo, Osservazioni sul titolo originale del poema di F. F., in Rassegna ...
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DELLA NOCE, Angelo
Massimo Ceresa
Nacque nel 1604 (in una lettera ad E. Gattola del 22 luglio 1690 egli stesso afferma di avere 86 anni) probabilmente a Napoli, sebbene alcuni suoi biografi lo dicano [...] bibliotecario di Cosimo III duca di Toscana, scrisse di aver ricevuto le osservazioni dell'arcivescovodi G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, Milano 1833, pp. 426 s.; L. Tosti, Storia della badia di Montecassino, III,Napoli 1843, p. ...
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GAUDENZI, Paganino
Giampiero Brunelli
Nacque a Poschiavo, nei Grigioni, il 3 giugno 1595 da Tommaso, in una eminente famiglia di confessione riformata. Frequentò le Università di Basilea, Ratisbona [...] di "metter alcuno fiero pensiero in carta" confessato dal G. stesso (lettera ad A. Piccolomini, arcivescovodi 10001; F. Menghini, P. G. letterato grigionese del '600, Milano 1941; R. Pintard, Le libertinage érudit dans la première moitié du XVIIe ...
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ENRICO
Carluccio Frison
Fu l'ultimo dei tre arcivescovidi provenienza germanica (Widgero, Unfrido ed E. in ordine di successione), che ressero la sede arcivescovile di Ravenna dopo la morte di Gebeardo [...] pp. 137ss.; A. Vasina, Comuni e Signorie in Emilia e in Romagna. Dal secolo XI al secolo XV in Storia d'Italia (UTET), VII, 1, Torino 1986, pp. 14 s.; G. Pasquali, Arcivescovi ed imperatori, in Storia illustrata di Ravenna, I, Milano, 1989, pp. 28 s. ...
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attenzionato agg. (bur.) Che è sottoposto all’attenzione, al controllo di qualcuno, in particolar modo dell’autorità giudiziaria o delle forze dell’ordine | Per estensione, che è seguìto, tenuto d’occhio, preso in esame (detto di cose, oltre...
ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto rito a.): la basilica a.; inni a., quelli...