Cardinale (m. 1083 o 1085) del titolo di S. Marco e arcivescovodiMilano, eletto dai fautori della riforma della Chiesa (Pataria) e approvato da Alessandro II. Fu costretto a lasciare la sede per l'opposizione [...] di Enrico IV e del partito imperiale, e a rifugiarsi a Roma, dove partecipò al sinodo del 1081. Curò, a Roma, la compilazione di una raccolta in circa 500 capitoli (Defloratio canonum) sui diritti e doveri ecclesiastici. ...
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Ambrogio Damiano Achille Ratti (Desio 1857 - Città del Vaticano 1939). Dopo aver studiato a Desio, quindi nei seminari diocesani diMilano e nel Seminario lombardo di Roma, dove fu ordinato prete il 20 [...] pontificio in occasione dei plebisciti dell'Alta Slesia e della Prussia orientale, si attirò critiche e risentimenti. Nominato arcivescovodiMilano, prima ancora di raggiungere la sede fu creato cardinale (13 giugno 1921). L'omelia d'ingresso a ...
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Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a [...] Esztergom e primate d'Ungheria, nel 1493 cardinale e tre anni dopo arcivescovodiMilano, e vescovo di altre diocesi, tra cui Ferrara. Nel 1497, essendo morto Mattia Corvino e non volendo risiedere in Ungheria, Ippolito rinunciò alla sede primaziale ...
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Cardinale (Ferrara 1509 - Roma 1572). Figlio di Alfonso I, duca di Ferrara, e di Lucrezia Borgia, ebbe parte importante nei rapporti tra il Papato e la Francia come rappresentante del partito francese [...] . Uomo coltissimo, fu generoso mecenate di poeti e di artisti.
Vita e attività
ArcivescovodiMilano a dieci anni, in seguito alla rinuncia di suo zio, il cardinale Ippolito I, dovette a Francesco I re di Francia la sua nomina cardinalizia, avvenuta ...
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Pietro Filargo o Filargis (Kare, Creta, 1340 circa - Bologna 1410), francescano, professore presso l'università di Parigi, poi di Pavia, consigliere di Gian Galeazzo Visconti, per il quale ottenne dall'imperatore [...] Venceslao il titolo di duca (1395), fu arcivescovodiMilano dal 1402, cardinale dal 1405. Fu uno dei protagonisti del concilio di Pisa, che per mettere fine allo scisma d'Occidente depose i due pontefici, romano e avignonese, e lo elesse (26 giugno ...
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Famiglia milanese le cui origini storiche si possono forse far risalire alla fine del sec. 10º, al momento del costituirsi in Milano del gruppo dei valvassori maggiori o "capitanei". Da una sentenza del [...] famiglia entrava nella "militia sancti Ambrosii", ossia fra i feudatarî dell'arcivescovodiMilano. Poco dopo, ma in epoca imprecisata, la famiglia dovette ottenere l'ufficio di visconte e renderlo ereditario; a questo erano connessi il beneficio dei ...
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Iniziatore della dinastia di Franconia (n. 990 circa - m. Utrecht 1039). Energico e ambizioso, riuscì (1024) a ottenere la corona di Germania, e acquistò alla propria casa la Baviera, la Svevia e la Carinzia. [...] in Italia, era stato incoronato re d'Italia a Milano (1026) e imperatore a Roma (26 marzo 1027); sorta una contesa tra Ariberto, arcivescovodiMilano, fino allora suo fedele sostenitore, e i vassalli di questo, C. scese ancora in Italia (1036) e ...
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Ecclesiastico (n. forse Milano 1035 circa - m. Mantova 1086), nipote di Anselmo da Baggio (papa Alessandro II). Eletto dallo zio vescovo di Lucca nel 1073, partecipò al concilio lateranense del febbraio [...] 1079 che scomunicò l'arcivescovodiMilano Tedaldo, e al sinodo del 1080 che portò alla rottura definitiva tra Enrico IV e Gregorio e all'antipapa Clemente III, si rifugiò presso Matilde di Canossa. Vicario apostolico in Lombardia, svolse, con la ...
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Ecclesiastico italiano (Lalatta, Palanzano, 1850 - Milano 1921), sacerdote (1873), rettore del seminario di Parma (1876), vescovo di Guastalla (1890) e quindi di Como (1891), poi cardinale e arcivescovo [...] diMilano (1894); resse questa diocesi per oltre un quarto di secolo, riorganizzando il clero, i seminarî e la stampa cattolica, appoggiando la pastorale del mondo del lavoro e l'impegno politico dei cattolici, non insensibile al problema didi ...
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Lamberto Scannabecchi (n. Fagnano, Imola - m. 1130), entrato nella vita ecclesiastica ben presto divenne cardinale vescovo di Ostia, grazie alla benevolenza di Pasquale II; partecipò poi ai negoziati per [...] col papato piegando la resistenza dell'altro candidato, Corrado di Svevia, e dell'alto clero milanese favorevole allo Hohenstaufen: nel 1128 l'antipapa Burdino e l'arcivescovodiMilano furono deposti. Difficili furono le relazioni con i Normanni ...
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attenzionato agg. (bur.) Che è sottoposto all’attenzione, al controllo di qualcuno, in particolar modo dell’autorità giudiziaria o delle forze dell’ordine | Per estensione, che è seguìto, tenuto d’occhio, preso in esame (detto di cose, oltre...
ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto rito a.): la basilica a.; inni a., quelli...