La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; [...] incontrano anche in ➔ Leon Battista Alberti, nell’Arcadia di Iacopo Sannazaro, negli Asolani di ➔ Pietro Baldelli, Ignazio (1976), Sestina, sestina doppia, in Enciclopedia dantesca, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1970-1978, 6 voll., vol. ...
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CARBONI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Bonnanaro (Sassari) il 12 marzo 1746 da Lorenzo e da Maria Marongio, che provvidero con sufficienti mezzi alla sua educazione. Presso il collegio gesuitico [...] . Sembra che negli ultimi anni abbia rifiutato l'invito di recarsi a Roma come segretario dei brevi di papa Pio VII. Morì a Bessude il non trascurabile ai nuovi contenuti cui la maniera arcadica fu sollecitata nella seconda metà del Settecento.
Il ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] quattro-cinquecentesca, e in particolare nell’Arcadia di Iacopo Sannazaro, sono adottati capitoli Paolo Pasolini.
Baldelli, Ignazio (1976), Terzina, in Enciclopedia dantesca, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1970-1978, 6 voll., vol. ...
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ALFIERI, Pietro
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Musicologo e compositore, nato a Roma il 29 giugno 1801 da Alessandro e Geltrude Geminiani. Nel 1813 entrò nel Seminario romano, e studiò, oltre le comuni discipline, canto fermo [...] cui fu guardiano reggente, dei Virtuosi al Pantheon, dell'Arcadia), di Firenze e di Napoli. Fu collaboratore della Gazzetta Reverendissimo Monsignor D. P. A.,s.l.d. [ma stampato a Roma nel 1846 o 1847]; F. Fabi-Montani, Monsignor P.A., maestro ...
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TEODORO II
Vito Loré
Nato a Roma, figlio di Fozio e fratello del vescovo Teodosio, fu ordinato sacerdote da Stefano V. Venne eletto papa all'inizio di dicembre dell'897, molto probabilmente con l'appoggio [...] im Mittelalter, III, 2, Gotha 1911, pp. 125-26; G. Bossi, Alberico I duca di Spoleto. Contributo alla storia di Roma dall'888 al 932, "L'Arcadia", 2, 1918, p. 9; G. Domenici, Il papa Formoso (891-896), "La Civiltà Cattolica", 75, 1924, pp. 44-5; J ...
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Pinelli, Bartolomeo
Fortunato Bellonzi
Incisore (Roma 1781-ivi 1835), noto soprattutto come illustratore dei costumi del popolo romano, ereditò in parte il gusto preromantico e l'enfasi di F. Giani, [...] di umori, non svincolata dalle memorie dell'Arcadia settecentesca, si coglie invece nelle terrecotte con ; Mostra delle opere di B.P., catalogo a c. di A. Muñoz, Roma 1935; E. Lavagnino, L'Arte moderna dai neoclassici ai contemporanei, I, Torino ...
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Conti, Antonio
Domenico Consoli
, Filosofo e letterato padovano (1677-1749), di formazione assai complessa, a mezza strada tra l'Arcadia e gli sviluppi neoclassicistici e sensistici del secolo XVIII, [...] la superstizione e l'interesse ".
Notevoli imitazioni dantesche sono ravvisabili nel poemetto filosofico del C., Il Globo di Venere.
Bibl. - A.C., Prose e poesie, Venezia 1756, tomo II; A. Bobbio, Il pensiero estetico di A. Conti, Roma 1941, 50-51. ...
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Giureconsulto e letterato (Roggiano, Cosenza, 1664 - Roma 1718). Convinto assertore dei principi del cartesianesimo, nella sua opera è attestato quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza che caratterizza [...] 1713) sono ritenute un modello di storiografia e bibliografia giuridica.
Vita
A Roma (dal 1689) quale agente del card. Francesco Pignatelli, fu (1690) uno dei fondatori dell'Arcadia, di cui scrisse le leggi in latino, sul modello delle XII tavole ...
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Musicista (Palermo 1660 - Napoli 1725). Compì gli studî musicali a Roma, forse con B. Pasquini. Nel 1685 passò a Napoli, maestro del teatro di Palazzo Reale e, nel 1689, ma solo per pochi mesi, al conservatorio [...] per il teatro di quella corte. Alla fine del 1702 tornò a Roma, dove sembra essere stato nominato maestro di cappella a S. Maria Maggiore nel 1703-04. Nel 1706 era ricevuto in Arcadia insieme con B. Pasquini e A. Corelli. Nel 1707 fu promosso primo ...
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Genere di poesia caratterizzata da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre.
Quali che siano le origini della poesia p. (con termine greco bucolica), folcloristiche o connesse [...] di Longo sofista. Virgilio la trasportò a Roma esprimendovi naturalmente la propria sensibilità e immettendovi fanno propria anche questa forma; e il secondo dà, nella sua Arcadia, il capolavoro del genere, che è anche alle origini del romanzo ...
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arcadia
arcàdia s. f. – Propr., nome di una regione dell’antica Grecia, nel Peloponneso, considerata, nella trasfigurazione letteraria, come luogo di una serena vita pastorale, dedita ai piaceri della natura e del canto; tale nome fu attribuito...
parrasio
parràṡio agg. [dal lat. Parrhasius, gr. Παρράσιος]. – Della Parrasia (gr. Παρρασία), regione della Grecia antica nella parte merid. dell’Arcadia; per estens., poet., dell’Arcadia, anche come luogo idealizzato di vita pastorale e di...