SCHINKEL, Karl Friedrich
Fritz Baumgart
Architetto, pittore e incisore, nato il 13 marzo 1781 a Neuruppin, morto il 9 ottobre 1841 a Berlino. Scolaro di F. Gilly e dell'Accademia d'architettura di Berlino, [...] ), la "Werdersche Kurhe" in laterizio di stile gotico (1825-28), l'Accademia di architettura (1832-35) in mattoni, che prelude nelle sue forme semplici all'architetturamoderna. Capolavori sono i progetti, non eseguiti, per il palazzo di Ottone di ...
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Nell'architettura tarda dell'Oriente islamico il chiosco è un padiglione destinato a luogo di riposo e di delizia, collocato generalmente in luoghi freschi e ameni, come giardini o terrazze. Per analogia [...] e senza altre esigenze costruttive, è quella di avere le pareti costituite da grandi vetrate, attraverso le quali sono visibili l'intero ambiente e il suo contenuto. In questo campo si sono avute interessanti manifestazioni di architetturamoderna. ...
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Architetto norvegese. Nato il 6 luglio 1882 in Halden, ha studiato nella Scuola reale d'arte e di mestieri in Oslo e nell'Accademia tecnica di Stoccolma. Nell'architetturamoderna norvegese egli è stato [...] il primo a rannodare il contatto con la tradizione classica indigena dei possenti edifizî paesani, specialmente di Gudbrandsdalen. Attento ai particolari decorativi, anche negl'interni dei suoi edifizî, ...
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Architetto italiano (Meda 1904 - Como 1943). Partecipe del Gruppo Sette, che dal 1926 svolse un ruolo preminente nella nascita e definizione del razionalismo italiano, è stato uno tra i più importanti [...] per generazioni di architetti. Il breve ma incisivo contributo di T. al razionalismo italiano e all'architetturamoderna in generale emerge anche dalla sua artistica capacità di controllare ed elaborare originalmente soluzioni avanzate da altri ...
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Scrittore e critico d'arte (Napoli 1900 - Milano 1936). Irrequieta figura di pensatore, P. svolse un ruolo di lucida guida intellettuale nella travagliata vicenda dell'architetturamoderna italiana. Ideologicamente [...] le opere, 1923-1935, a cura di G. Veronesi, 2 voll., 1964) furono temi ricorrenti i rapporti fra l'architettura italiana e i movimenti europei, i presupposti dell'architetturamoderna e le singole personalità predominanti nel panorama internazionale. ...
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Architetto e urbanista austriaco (Penzig, Vienna, 1841 - Vienna 1918). Tra i maggiori maestri dell'architetturamoderna, W. influì decisamente, come insegnante e teorico, sull'evoluzione architettonica [...] unserer Zeit) emerge la sua polemica verso i tradizionali indirizzi accademici a favore di un'architettura basata sui requisiti della vita moderna e, quindi, su una semplificata espressione compositiva, sottolineata da un analogo uso delle soluzioni ...
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Architetto statunitense (Cleveland, Ohio, 1906 - New Canaan, Connecticut, 2005). Allievo di L. Mies van der Rohe, si è progressivamente affrancato da quella sorta di ''limitazioni'' proprie delle teorie [...] decostruttivismo.
Vita e opere
Direttore del dipartimento di architettura del Museum of modern art di New York (dal 1930 al 1936 e dal 1946 al 1954), nel 1932 organizzò una mostra di architetturamoderna e pubblicò con H. Hitchcock un saggio sull ...
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terrazza agraria Ripiano orizzontale risultante dalla sistemazione artificiale (terrazzamento) di un terreno naturale con notevole pendio. Ogni t. è sostenuta da un muretto di altezza variabile intorno [...] hanno permesso la diffusione, anche nelle regioni più fredde e piovose, delle coperture a t., che l’architetturamoderna ha utilizzato per usi nuovi e diversi: t. panoramiche, caffè e ristoranti all’aperto, impianti elioterapici, giardini ...
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Storico dell'arte (Lipsia 1902 - Hampstead, Londra, 1983). Si è occupato soprattutto dell'arte barocca e dell'architetturamoderna, compiendo studî fondamentali su tali argomenti (Die italienische Malerei [...] vom Ende der Renaissance bis zum ausgehenden Rokoko, 1928-30; Pioneers of the modern movement from W. Morris to W. Gropius, 1936; An outline of European architecture, 1942, trad. it. 1959; High Victorian design, 1951; Sir Christopher Wren, 1958; A ...
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Critica e storica dell'architettura (Milano 1906 - ivi 1973). Fu allieva di R. Giolli (1889-1945), storico e critico d'arte d'impostazione crociana e tra i primi sostenitori dell'architetturamoderna in [...] le opere nel 1964) e a G. Pagano, collaborò a riviste di architettura e d'arte (Casabella, Emporium, ecc.), contribuendo alla conoscenza e divulgazione del Movimento moderno. Tra i suoi scritti: T. Garnier (1948); J. M. Olbrich (1948); Difficoltà ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...