Architetto urbanista (Parigi 1909 - Rio de Janeiro 1964). Insieme a L. Costa ed O. Niemeyer fu uno dei protagonisti dell'architettura moderna in Brasile. Fin dal 1930 l'esperienza razionalista fu vissuta [...] , C. Leao e J. Moreira). Nelle opere successive è molto evidente il legame stabilito da R. con l'architettura di L. Costa; tuttavia libere appaiono molte soluzioni ambientali e proposte di tipologie residenziali collettive: quartiere Pedregulho (1947 ...
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Storico dell'architettura svizzero (Praga 1888 - Zurigo 1968). Dopo essersi laureato in ingegneria meccanica, si volse alla storia dell'arte studiando a Zurigo e a Monaco con H. Wölfflin: la sua tesi Spätbarocker [...] nel 1922. Si dedicò poi all'architettura moderna di cui fu vivace sostenitore; nel 1928 fu tra i fondatori e quindi segretario generale dei CIAM, che tra le due guerre propugnarono e diffusero il linguaggio razionalista. Dopo aver insegnato (dal 1938 ...
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Architetto norvegese (Kongsberg 1924 - Oslo 2009), dal 1975 al 1995 prof. alla Scuola di architettura di Oslo. Innestando sulla poetica razionalista la tradizione scandinava, con particolare attenzione [...] di Alvdal (1996); Centro Ivar Aasen a Ørsta (2000); Museo norvegese della fotografia a Horten (2001); Museo norvegese di architettura a Oslo (2007). Tra i premi conseguiti vi sono la Grande médaille d'or d'architecture (Parigi, 1993), la Heinrich ...
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Architetto e ingegnere italiano (Borgo Fornari, Ronco Scrivia, 1900 - Genova 1972). Aderì giovanissimo al movimento moderno, legandosi all'ambiente razionalista della rivista Casabella di G. Pagano. La [...] fedele, nel tentativo di conciliare i problemi dell'architettura con quelli della programmazione a scala urbana: case ). Nelle opere successive affina un linguaggio ancora saldamente razionalista, che trova nell'insediamento INA-Casa di Forte Quezzi ...
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Architetto e urbanista inglese (Wallasey, Cheshire, 1899 - Cotherstone, Durham, 1987). Formatosi alla scuola d'architettura di Liverpool, divenne un esponente del movimento architettonico moderno sin dalla [...] sua origine. Rigoroso razionalista, collaborò con Gropius (1934-36) e con Le Corbusier (1951-54). Opere: a Londra, casa in Old Church Street (1935, in collaborazione con Gropius); Hampstead Sun House (1935); Cambridgeshire, Impington Village College ...
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Architetto (Cernobbio 1903 - Milano 1986); fu uno dei fondatori del Gruppo Sette. Nel 1931, con S. Larco, abbandonò il gruppo e quegli orientamenti culturali, per aderire al RAMI (Raggruppamento architetti [...] decorative e industriali (Monza, 1927); le tipologie di "Casette in serie", presentate alla I Esposizione italiana di architetturarazionale (1928). Le opere posteriori al 1931 si caratterizzano per l'imitazione e il recupero di elementi tradizionali ...
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Grassi, Giorgio
Giovanni Jacometti
Architetto, nato a Milano il 27 ottobre 1935. Dal 1961 al 1964 ha fatto parte della redazione della rivista Casabella continuità; dal 1977 è professore ordinario di [...] alla creazione di una vera e propria scuola), G. si fa portavoce di un atteggiamento radicalmente razionalista nei confronti della storia dell'architettura e della tradizione viste come fondamento e come materiale precipuo del progetto, in linea con ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] massimo del Penco (v. oltre), che considera "razionalista" chiunque non accetti alla lettera i racconti miracolosi; larghezza e venustà di linee classicamente condotte in simmetrica architettura ad espressione di un sentimento che si eleva dalla ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] , alla quale erano spesso accostate l'architettura e le discipline matematiche applicate.
Il padre non poteva che avere due fondamenti, lógos e peĩra, cioè l'evidenza razionale da un lato, quella empirica dall'altro (noũs e aísthēsis) (De sectis ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] Traspare poi in reazione alla visione aristotelico-razionalista una cosmogonia animata dal soprannaturale, un l'arte e gli artisti: G. Nicodemi, L'accademia di pittura,scultura e architettura fondata dal card. F. B. all'Ambrosiana, in Studi in on. di ...
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razionalista
s. m. e f. e agg. [der. di razionale1] (pl. m. -i). – Chi segue il razionalismo: è un r.; non fare il r.; in partic., seguace, rappresentante del razionalismo, come indirizzo filosofico o artistico o culturale: Spinoza è un razionalista....
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...