Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] le altre erano contestate dal marchese di Toscana, dall’arcivescovodi Ravenna, dal Regno Italico, di Ladislao di Durazzo, che si fece dare il titolo di protettore di Roma, poi di signore, e occupò Roma effettivamente, muovendo di lì contro Firenze ...
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Antica famiglia fiorentina il cui capostipite è ritenuto un Averardo da Figline, che viveva nel 1178. Un suo discendente, Ristoro, fu notaio (1299); fu un altro ser Ristoro di Jacopo a fissare il nome [...] della famiglia raggiunsero alti gradi ecclesiastici: Bartolomeo fu arcivescovodi Trani (1551); Lorenzo e Lodovico successivamente vescovi di Bitetto (1528 e 1552). Nel sec. 18º Anton Maria di Averardo fu ministro di Pietro Leopoldo; nel sec. 19º si ...
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Cardinale e diplomatico francese (Firenze 1631 - Narbona 1703), benvoluto e stimato dal Mazzarino, ottenne nel 1660 il vescovato di Béziers. Ambasciatore francese a Venezia nel 1662, nel 1665 sostenne, [...] senza successo, la candidatura del principe di Condé al trono polacco. Ambasciatore quindi in Spagna, arcivescovodi Tolosa (1671), ebbe la porpora (1672), e l'arcivescovatodi Narbona (1674). ...
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Uomo politico (Firenze 1500 - Siena 1566), uno dei più autorevoli consiglieri di Cosimo I de' Medici, più volte ambasciatore presso Carlo V e Paolo III, e primo governatore di Siena (1555). Rimasto vedovo, [...] entrò nella carriera ecclesiastica e fu fatto arcivescovodi Pisa (1563) e cardinale (1564). ...
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VENCESLAO IV re di Boemia e di Germania
F. M. Bartos
Nacque nel 1361, primo figlio dal terzo matrimonio di Carlo IV. Il padre nel 1376 gli procurò l'incoronazione a re di Germania e nel 1378 gli lasciò [...] fu data dal conflitto del re con l'arcivescovodi Praga, Giovanni di Jenštein. Dopo molte schermaglie, nel 1393 il un'alleata potente nella signoria diFirenze irritata per il fatto che V. nel 1395 aveva venduto il titolo di duca a Gian Galeazzo ...
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VITELLI
Giustiniano -Degli Azzi Vitelleschi
. Famiglia di origine plebea e proveniente dal contado, che cominciò ad assurgere a grande importanza con Vitellozzo, ricco commerciante, già nel 1428 espulso [...] governatore di Todi (1446), podestà diFirenze (1450), di Siena (1452) e di Lucca (1461). Durante la sua dimora in Firenzedi Vincenzo d'Alessandro, nunzio pontificio a Venezia dal 1632 al '43, poi arcivescovo d'Urbino, raccolse un ricco museo di ...
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LERCARI
Vito Antonio Vitale
. Famiglia d'incerta origine (i genealogisti la vollero originaria dall'Armenia), ebbe notevole importanza nella vita politica ed economica di Genova fin dal sec. XII, nel [...] ammiraglio, più volte ambasciatore. Suo figlio Nicolò fu arcivescovodi Tiro dal 1250 al 1253 e rivestì molte cariche Bologna per l'incoronazione di Carlo V, dove diede luogo a litigi per questioni di precedenze, e poi a Firenze, in Francia e Spagna ...
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SERRISTORI
Roberto Palmarocchi
. Si ritiene capostipite di questa famiglia fiorentina un Averardo da Figline vivente nel 1178. Un suo discendente, ser Ristoro era notaro nel 1299. Un altro ser Ristoro [...] di Balia, gonfaloniere di giustizia. Quando Leone X si recò nel 1515 a Firenze, i S. lo ospitarono nella loro villa di Figline, e Francesco di : Bartolomeo fu arcivescovodi Trani nel 1551; Lorenzo e Lodovico successivamente vescovi di Bitetto (1528 ...
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VELLUTI, Donato
Roberto PALAMAROCCHI
Nato a Firenze, da una famiglia di ricchi mercanti d'Oltrarno il 6 luglio 1313. Andò a studiare diritto a Bologna nel 1329 e vi rimase fino al 1338. Priore nel 1341, [...] ambascerie. Nel 1348 fu dei XII Buoni Uomini. Nel 1350 fu di nuovo mandato ambasciatore a Bologna. Nel 1351 fu gonfaloniere di giustizia, e ambasciatore a Siena durante la guerra dell'arcivescovodi Milano. Ancora dei priori nel 1356; e dei XII nel ...
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Nobile pisano (m. 1289). Seguì dapprima la parte ghibellina; poi si accostò al partito guelfo dei Visconti, adoperandosi per il trattato che Pisa strinse nel 1272 con Carlo d'Angiò. Dopo un breve bando [...] ghibellina. Il Visconti fu cacciato, ma poco dopo l'arcivescovo, col concorso delle casate ghibelline, fece imprigionare il conte (1288), che, chiuso nella "muda" dei Gualandi, fu lasciato morire di fame insieme con i figli e nipoti. L'episodio ha ...
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gabinetto
gabinétto s. m. [dal fr. cabinet, dim. di cabine: v. cabina]. – 1. a. In generale, qualsiasi piccola stanza di uso riservato, quali erano negli antichi palazzi alcuni vani, talvolta riccamente decorati, destinati a studio, guardaroba,...
rainese
rainése s. m. [adattamento ital. del ted. rheinisch, agg. di Rhein, il fiume Reno]. – Nome dato in Italia al fiorino del Reno, emesso dagli arcivescovi elettori di Colonia, Magonza e Treviri e dall’elettore palatino, di bontà inferiore...