Scultore (Firenze 1383 o 1386 - ivi 1466). Tra i protagonisti dell'umanesimo fiorentino, D. fu partecipe delle problematiche politiche e artistiche del suo tempo impegnandosi in continue sperimentazioni [...] è anche la tomba dell'arcivescovo Pecci (1426 circa). Con Michelozzo realizzò la tomba dell'antipapa Giovanni XXIII (1421-28, Firenze, Battistero), il monumento funebre del card. Brancacci in S. Angelo a Nilo di Napoli (lavorato a Pisa tra il 1426 e ...
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Della casa degli Hohenstaufen, figlio di Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, nacque a Iesi il 26 dicembre 1194. Quando il padre morì, F. non aveva che tre anni e il regno di Sicilia rimase dapprima affidato [...] la guida di Nicola arcivescovodi Taranto e del notaio Giovanni di Traietto, di quella cultura di Palermo. Questi mise in relazione l'imperatore col famoso matematico Leonardo diPisa, che gli dedicò poi il suo Liber quadratorum, con la soluzione di ...
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URBANO VIII papa
Rosario RUSSO
Quinto figlio di Antonio Barberini (v. barberini, Famiglia) e di Camilla Barbadori, Maffeo Barberini nacque in Firenze, dove fu battezzato, il 5 aprile 1568. Compiuti [...] , studiò diritto a Pisa. Tornato a Roma, ebbe alte cariche ecclesiastiche; nel 1604 ebbe la nunziatura di Parigi e nel 1606 e prelati eretici e filosofi (M. A. De Dominis, arcivescovodi Spalato, T. Campanella, C. Cremonini) non furono risparmiati. ...
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MANFREDI
Raffaello Morghen
. Figlio di Federico II di Svevia e di Bianca Lancia, che l'imperatore sposò poco prima che ella morisse, per legittimare il figlio avutone.
M. era nato nel 1232 ed era tra [...] di M. della quale si videro allora le debolissime basi. Pietro di Vico si sottomise all'Angioino; Guido Novello sconfitto si rifugiò a Prato; Pisa presso a Benevento" ma, fatto disseppellire dall'arcivescovodi Cosenza, fu gettato oltre i confini del ...
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Rolando Bandinelli, senese, teologo e canonista insigne, professò a Bologna; circa il 1150 fu eletto da Eugenio III cardinale diacono dei Ss. Cosma e Damiano, poi cardinale prete di San Marco, infine, [...] di Onorio IV (20 aprile 1164) e l'immediata elezione di Guido, vescovo di Crema, col nome di Pasquale III, che, voluta da Rinaldo di Dassel, arcivescovodi lombarda sotto la presidenza del pontefice; Pisa e Genova stesse si rivolgevano con simpatia ...
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GHERARDESCA, Ugolino della
Giovanni Battista Picotti
Conte di Donoratico, signore di un sesto del regno di Cagliari, potente cittadino diPisa, tenne prima politica ghibellina; combatté nel 1256 contro [...] arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini e con la nobiltà ghibellina e fece da loro cacciare Nino. Ma l'arcivescovo, dopo avere tentato di (1916-17). Cfr. anche F. Bonaini, Statuti inediti della città diPisa, I, Firenze 1854, pp. xx segg., 55 segg.; R. ...
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Città della Spagna, la più popolosa, attiva ed industriale, e il suo porto maggiore. L'origine del nome non è chiara, sebbene c'è chi lo attribuisca, senza fondamento, ai Barca. Fu chiamata Barcino nell'antichità, [...] e nel 589 e la qualifica che Quirico, arcivescovodi Toledo, le dava di città augusta ed eminente. La fortuna della attendeva un collegio speciale di mercanti. Commerciavano con Narbona, Montpellier, Marsiglia, con Genova, Pisa, Roma, Napoli, Venezia ...
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Città dell'Emilia, capoluogo di provincia; è d'incerta origine, e il suo nome non è stato identificato con sicurezza con alcuna città esistente al tempo di Roma.
Il nome Ferrara pare, fuor d'ogni dubbio, [...] poi Varano, Fioravanti-Boari, di Don Giulio d'Este, dei Turco ora Di Bagno, dei Mosti ora Pisa, la casa dei Guarini; alla caduta di Desiderio (774), il ducato passò ai pontefici, che vi esercitarono giurisdizione mediante l'arcivescovodi Ravenna. ...
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Benedetto Caetani discendeva per parte del padre Roffredo I da una delle più cospicue famiglie di Anagni, per parte della madre Emilia dalla nobile casa dei Patrasso di Alatri, imparentata con Alessandro [...] vantarvi diritti di sorta e per quanto la Sardegna fosse il campo aperto delle contese fra Genova e Pisa, della quale di Innocenzo III minaccia rovina d'ogni parte. Contro Erich VIII di Danimarca che aveva imprigionato Giovanni Grand, arcivescovodi ...
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Città dell'Umbria, costruita a 424 m. s. m. (chiesa di S. Francesco) su uno sprone del calcareo M. Subasio (1290 m.), da cui domina un vasto tratto della piana del Chiascio e del Topino. Ha pianta allungata, [...] con Cimabue e con il cosiddetto "maestro di S. Francesco", poi con Giotto e i suoi seguaci, da Pisa con Giunta, da Siena con i Lorenzetti 1054. Cristiano, arcivescovodi Magonza, la espugnò nel 1174, riconducendola sotto i duchi svevi di Spoleto, che ...
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