CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] 744) e quella sulla colonna di destra attribuisce al maestro Orso e ai suoi scolari Giuventino e Giuviano (Zovatto, 1964).In areabizantina la più antica descrizione del c. d'altare, seppure non relativa a un esempio reale, si trova nella Storia dell ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] rappresentazione architettonica nel Museo di Hama, ivi, pp. 615-641; A. Guiglia Guidobaldi, L'opus sectile pavimentale in areabizantina, ivi, pp. 643-663; G. Trovabene, Per una lettura iconografica del pavimento musivo proveniente dalla chiesa di ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] Present and Future, a cura di M. Stevens, M.A. Stevens, München-New York 1996 (con bibl.).
Areabizantina
Nel mondo bizantino per designare il p. venivano impiegate, secondo la tradizione greca, due distinte parole: ghéphyra, per indicare ogni tipo ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] reliquie, mentre l'ornamentazione a incavi geometrizzanti si lega forse alla diffusione attardata della tecnica a intarsio in areabizantina.Se il passaggio tra sec. 10° e 11° è segnato dall'ornamentazione di sapore altomedievale di alcuni capitelli ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] . 375-377; P. Springer, s.v. Leuchter, in Lex. Mittelalt., V, 1991, coll. 1916-1917.E. Bassan
Areabizantina
Nelle fonti bizantine il termine che designa i c., distinguendoli dai più piccoli candelieri (kathístai kandélai), è manuália o keromanuália ...
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AQUILEIA
G. Lorenzoni
Città del Friuli-Venezia Giulia, in prov. di Udine, situata nella pianura a N della laguna di Grado, un tempo in comunicazione diretta con la laguna stessa tramite il Natisone, [...] A. (sec. 9°). Si hanno così, a partire dagli inizi del sec. 7°, due patriarchi: l'uno per l'areabizantina, con residenza a Grado, l'altro per l'area longobarda.Di fatto con la fuga del patriarca Paolino a Grado, A. rimase senza autorità costituita e ...
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Acquedotto
A. Berger
Il termine indica, in senso ampio, i sistemi di conduzione dell'acqua, istallati fin dall'Antichità per l'approvvigionamento idrico di città e altri complessi edilizi; essi raggiunsero [...] possibile individuare solo le fondamenta di due pilastri. Di struttura simile, ma considerevolmente più piccolo, è l'a. di Salerno.
Areabizantina. - L'ascesa di Bisanzio a capitale dell'Impero romano d'Oriente dopo il 330 avvenne in un'epoca in cui ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] , in EAM, IV, 1993, pp. 350-62; A. Iacobini, s.v. Città, areabizantina, ibid., V, 1994, pp. 33-48; E. Zanini, Introduzione all'archeologia bizantina, Roma 1994; P. Magdalino, Constantinople médiévale. Études sur l'évolution des structures urbaines ...
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CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] Lotario, di notevole statura politica e culturale e in grado di promuovere l''importazione' di sistemi artistici dell'areabizantina nelle terre lombarde e di impostare un raffinato programma iconografico (Bertelli, 1987, p. 27; 1988a, pp. 58-68 ...
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POZZO e CISTERNA
F. Cresti
Il p. e la cisterna rappresentano due delle componenti essenziali nei sistemi di raccolta delle acque potabili. Nel Medioevo occidentale si identificarono genericamente come [...] , Architetture per il lavoro. Dal caso cistercense a un caso cistercense: Chiaravalle di Fiastra, Roma 1993.M. David
Areabizantina
Il termine bizantino per indicare il p. è phréar (con la variante phréas) o pegádi(n), probabilmente da péghe 'fonte ...
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tiburio
tibùrio s. m. [dal lat. mediev. tiburium, forse alteraz. di ciborium «ciborio»]. – In architettura, particolare forma di copertura esterna di certe cupole, nelle quali la calotta interna è racchiusa entro una struttura muraria a forma...
sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...