Nobile macedone (n. 366 circa - m. 283 a. C. circa). Valoroso generale di Alessandro Magno, si distinse durante la campagna d'India e, alla morte del sovrano (323), ebbe l'Egitto. Assunto (305) il titolo [...] , diseredando il primogenito Tolomeo Cerauno, figlio di Euridice; morì non molto dopo. Scrisse anche una storia molto lodata dell'impresa di Alessandro che costituì, con l'opera di Aristobulo di Cassandria, la fonte principale dell'opera di Arriano. ...
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Generale e uomo politico romano (n. 106 - m. 48 a. C.). A 17 anni partecipò col padre, il console Gn. Pompeo Strabone, alla guerra sociale, dalla parte di Silla, contro Mario e Cinna. Nell'81 trionfò a [...] qualche maniera dipendevano dalla Siria: in Giudea, nominato etnarca Ircano II e fatto prigioniero il fratello di lui, Aristobulo, dovette combattere gli Ebrei in Gerusalemme, conquistando la città dopo tre mesi d'assedio. Uccisosi intanto Mitridate ...
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MANZINI, Luigi
Luigi Matt
Nacque a Bologna il 19 sett. 1604, da Geronimo e da Camilla Vitali.
La prima notizia certa sul M. riguarda il suo ingresso nell'Ordine dei benedettini: nel 1620 vestì l'abito [...] sembrano percorrere l'ortodossia, non sempre disciplinata e passiva" dei suoi romanzi.
Nel 1637 pubblicò a Roma la tragedia Aristobulo. L'opera mostra molti punti di contatto con la narrativa del M., a cominciare dalla fonte utilizzata, le Storie ...
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FALCONI, Armando
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 10 luglio 1871 dall'attore capocomico Pietro e dalla primattrice "madre nobile" Adelaide Negri. Dopo aver frequentato il collegio "Ungarelli" di Bologna, [...] a R. Ruggeri; ne La nascita di Salomè di J. Choux (1940), dalla commedia di C. Meano, fu un lodato Aristobulo; nel Don Pasquale di C. Mastrocinque (1940), ricavato con qualche variante dal libretto dell'opera donizettiana, il protagonista caro alle ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] Teodoro e Teotimo; Narsete, "comes", poi religioso, suo uomo di fiducia a Costantinopoli; i "patricii" Filippico e Prisco; Aristobulo, ex prefetto e buon traduttore; Andrea "vir illustris" che egli cercò di convincere a lasciare la corte e ritirarsi ...
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