È un ente autarchico territoriale costituito da una collettività di persone residenti o aventi certi interessi in una limitata parte del territorio statale. Di solito è sorto spontaneamente ed è sempre [...] masse che costituivano la base del regime, il governo, anche nel comune popolare, rimaneva nelle mani di un'aristocrazia o d'un ceto dirigente, composto soprattutto di grandi uomini d'affari.
Parallelamente alla generale decadenza del gran commercio ...
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BANDINI, Sallustio Antonio
Mario Mirri
Nacque a Siena il 19 apr. 1677, terzogenito di Patrizio e di Caterina Piccolomini.
I Bandini, in realtà, signori di Castiglioncello, originari di Massa Marittima, [...] una posizione di primo piano nel mondo ecclesiastico senese; membro di un'autorevole famiglia e imparentato con la migliore aristocrazia locale, non poteva non sentire i problemi generali del ceto dirigente senese, al quale, per un lato e per ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] , pp. 36 e 41.
155. Cf. Dépêches de Venise, pp. 1144-1145.
156. Cit. in Giovanni Tabacco, Andrea Tron e la crisi dell'aristocrazia senatoria a Venezia, Udine 19802, pp. 80, 84, 86, 88-89, 91, 201-203 e 207.
157. Cf. F. Venturi, Settecento riformatore ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] personale, ma poiché agli accordi del 1401 (un primo avvicinamento fra i cugini si ebbe nel 1392) presero parte anche l'aristocrazia polacca e i boiari lituani, essa conteneva di già in sé i germi di sviluppi futuri. Lo dimostrò poco dopo la lotta ...
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FOLLERIO (Falliero, Follero, Follien, Folliero), Pietro
Maria Teresa Napoli
Nacque nel feudo di Sanseverino, presso Salerno, intorno alla seconda decade del sec. XVI da Antonio, dottore in legge. Ebbe [...] , giudice della Vicaria e professore di diritto civile e canonico a Napoli, che lo introdusse negli ambienti dell'aristocrazia togata.
Dopo essersi addottorato in utroque iniziò, alla fine degli anni Quaranta, la carriera di funzionario del principe ...
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CALCAGNO (Calcagni, Calcaneus, de Calcaneis), Lorenzo
Angela Dillon Bussi
Nacque a Brescia con tutta probabilità tra il 1410 e il 1420 da Bartolomeo, originario di Iseo (Brescia). Dovette appartenere [...] invece è la nobiltà della sua stirpe, dal momento che tale cognome non figura mai nell'albo d'oro dell'aristocrazia bresciana. Né d'altra parte appaiono prove sufficienti le affermazioni assai generiche sul suo casato, ripetute dai suoi biografi. Il ...
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senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] formale, cessò di esistere a Roma, pur essendo ancora usata saltuariamente la parola s. per indicare l’insieme dell’aristocrazia o dei suoi capi, in occasione di riunioni o altri eventi della vita politica e sociale cittadina. Al contrario ...
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Insieme di legami personali e politici e poi sistema socioeconomico che caratterizzò l’Europa occidentale medievale. Le sue componenti fondamentali furono l’istituto del feudo e il vassallaggio (➔).
Le [...] capo valoroso e anziano, legandosi a lui con giuramento di fedeltà. Nella Gallia merovingia (7° sec.), quando l’aristocrazia si inserì sempre più nei conflitti che si aprivano a ogni successione, le clientele armate assunsero rilievo nella gerarchia ...
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BOSSI, Simone
Valerio Castronovo
Figlio di Fabrizio, se ne ignora la data di nascita. Fu avviato dal padre al normale corso degli studi giuridici e ammesso nel 1564 al collegio dei dottori di Milano. [...] del Magistrato delle rendite ordinarie e dello stesso Senato di Milano.
Tra i più rappresentativi "signori della legge" dell'aristocrazia locale, uomo rotto nel maneggio degli affari correnti, il B. portò nella sua attività amministrativa il segno di ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] c. nel suo luogo originario, per divenire in seguito il punto di partenza del nuovo sviluppo.Nonostante la disaffezione dell'aristocrazia terriera per la vita cittadina e il suo trasferimento per la maggior parte dell'anno nelle residenze di campagna ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...