BORGIA, Giovanni, duca di Gandía
Gaspare De Caro
Nacque nel 1476, presumibilmente a Roma, da Vannozza Catanei e dal cardinale Rodrigo Borgia, il futuro pontefice Alessandro VI, come testimoniano una [...] di Enrico, maggiordomo maggiore di Ferdinando il Cattolico e suo zio, esponente della più grande aristocrazia valenzana: questo matrimonio era infatti ritenuto indispensabile da Rodrigo Borgia, poiché sarebbe servito a stabilire definitivamente ...
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CIMINNA, Guglielmo Ventimiglia barone di
Pietro Burgarella
Nacque tra il 1484 e il 1490, probabilmente a Ciminna (Palermo) da Paolo, barone di quella terra, e da Giovannella Moncada. Cresciuto in ambiente [...] e da quelli che si nascondevano dietro di lui, ma è certo che. gli ispiratori erano elementi appartenenti all'aristocrazia i cui interessi erano stati colpiti dalla rigorosa politica del Moncada, che non aveva esitato a mettere sotto inchiesta i ...
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GRIMALDI, Onorato
Alice Raviola
Nacque intorno al 1520 in un luogo imprecisato, secondogenito di Renato e di Tomasina Lascaris di Briga, figlia di Pietro e di Bartolomea dei marchesi di Ceva. Il padre [...] il G. si proclamò suddito del solo duca di Savoia respingendo così le pretese del re di Francia sull'aristocrazia nizzarda.
Tra i compiti assegnati al nuovo governatore va probabilmente annoverato il controllo della diffusione del culto riformato, in ...
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DELLA GHERARDESCA, Gherardo
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Figlio del conte Guglielmo, apparteneva a quel ramo della famiglia dei conti Della Gherardesca che sin dal 1220 prese il titolo dal castello [...] metà del sec. XIII e che opposero, dapprima, la nascente organizzazione del "Popolo" capeggiata dai Visconti all'antica aristocrazia consolare guidata dai Della Gherardesca, e poi i conti Della Gherardesca ai Visconti, in connessione - sembra - con ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Antonio
Umberto Coldagelli
Nacque a Roma il 16 giugno 1735, figlio di Gaetano e di Laura Chigi. Il padre, principe di Piombino e duca di Sora, era uno dei più importanti baroni [...] . venne sempre più disinteressandosi dei suoi feudi e allontanandosi dalla corte napoletana, partecipando piuttosto alla vita della aristocrazia pontificia, nella quale poi la famiglia si inserì stabilmente. La decadenza della famiglia, d'altra parte ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] ma la terribile pestilenza del 1656, che dimezzò la popolazione, rinviò il problema. Accanto alla vecchia e nuova aristocrazia, veniva emergendo una nuova borghesia di mercanti, appaltatori, funzionari, legali.
Seguì nella seconda metà del 17° sec ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] sia dai Cartaginesi e il predominio che vi esercitò, nel 5°-3° sec., la città di Siracusa. I conflitti sociali tra aristocrazia fondiaria e ceti mercantili e artigiani diedero origine a tirannidi, come quelle di Panezio a Leontini e di Falaride ad ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] del Nord fin dal principio del secolo, ebbe un’accelerazione dalla guerra civile, che segnò il crollo dell’aristocrazia rurale del Sud e il dominio incontrastato del ceto mercantile settentrionale; l’industrializzazione prese nuovo slancio verso il ...
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Utrecht Città dei Paesi Bassi (299.891 ab. nel 2009), capoluogo della prov. omonima, parte della conurbazione denominata Randstad Holland (➔). Ha pianta assai irregolare: il vecchio centro ha strade pittoresche, [...] poste le fondamenta del futuro Stato federale delle Province Unite. Per molti anni continuarono le lotte interne tra l’aristocrazia e le gilde; solo nel 1618 Maurizio di Nassau vi stabilì l’ordine: delle antiche istituzioni democratiche non rimase ...
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Il governo esercitato da un principe; il territorio soggetto alla giurisdizione di un principe o di un sovrano assoluto.
Il p. dell’antica Roma
Con riferimento all’esperienza giuridico-politica di Roma [...] la propria autorità nei confronti dei loro vassalli e castellani, perdendo così parte dei diritti di banno a favore della minore aristocrazia dei castellani e dei milites. Grazie anche al Movimento della pace di Dio, si mise però in moto (10°-11° sec ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...