Livio, Tito
Tommaso Gnoli
Lo storico che ha narrato la grandezza di Roma
Tito Livio fu uno dei più importanti storici latini e, assieme a Orazio e Virgilio, uno dei maggiori rappresentanti dell’età [...] Tito Livio
Livio aveva una forte personalità, che traspare dalla sua opera. Era un conservatore tradizionalista: per lui l’aristocrazia senatoria era sempre nel giusto e tutti i riformatori, anche se appartenenti a quello stesso ceto sociale, erano ...
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Cavour, Camillo Benso conte di. - Statista (Torino 1810 - ivi 1861). Ufficiale del genio (1827-31), fece il suo ingresso in politica nel 1847, fondando il giornale Il Risorgimento. Deputato (1848, 1849), [...] 'attività febbrile, attuando quasi del tutto, senza scosse brusche, il libero scambio. Caddero molti privilegi dell'aristocrazia; furono assunti i migliori degli esuli politici nell'amministrazione statale, vincendo le diffidenze dei subalpini; venne ...
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Stato dell’Africa orientale. È compreso fra il Ruanda (a N) la Tanzania (a E e a SE) e la Repubblica Democratica del Congo (a O), da cui lo separa il tratto della fossa tettonica centroafricana occupato [...] tenore di vita della popolazione.
Storia
L’antico regno di Urundi fu costituito a partire dal 16° sec. dall’aristocrazia Tutsi, di probabili origini etiopiche, che aveva stabilito il proprio dominio sulla popolazione locale, gli Hutu, di stirpe ...
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(X, p. 718)
La C. è uno stato che esisteva nell'epoca antica sul territorio dell'attuale Georgia occidentale (una delle repubbliche dell'Unione Sovietica). I Colchi per origine sono una tribù della Georgia [...] . I paesi furono divisi per regioni amministrative separate politicamente, chiamate scheptuchia (σϰηπτουχία), governate dall'aristocrazia proprietaria.
Gli scavi archeologici delle residenze della nobiltà, cioè dei centri amministrativi, rivelano una ...
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Richard Newbury
Gran Bretagna
Dieu et mon droit
Il leader del
nuovo Labour
di Richard Newbury
5 maggio
Nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni il Partito laburista, con il 35,9% dei voti, [...] l'arroccamento intorno al sistema politico nato con la rivoluzione del 1688 dal compromesso tra le due anime dell'aristocrazia britannica. La paura della rivoluzione e lo spettro del giacobinismo bloccarono a lungo ogni tentativo di riformare un ...
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L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] del 18° secolo la Francia è uno Stato malato. La situazione economica è pessima, la borghesia vuole avere più spazio, ma l'aristocrazia non è disposta a cedere nessun privilegio. Il re, Luigi XVI, è debole e isolato e non riesce a fare nulla. Per ...
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Costantino e i vescovi di Roma
Momenti di un problematico incontro
Vincenzo Aiello
Dopo la vittoria su Massenzio alle porte di Roma, il 28 ottobre del 312 – vittoria favorita, ritenne Costantino, dalla [...] di quanto la propaganda costantiniana cerchi di accreditare. Egli, infatti, aveva mantenuto inalterato il prestigio dell’aristocrazia senatoria, che aveva continuato a svolgere un ruolo significativo nell’apparato amministrativo statale e cittadino4 ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] il 1605 e il 1621 si profilò con evidenza un gruppo di persone appartenenti alla nobiltà cittadina come pure all'alta aristocrazia di Roma, le cui nomine possono essere ricondotte in misura considerevole alla parentela con i Borghese, come anche un ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] Stuarda (in quel momento prigioniera di Elisabetta I), che pensava di unire in matrimonio con un esponente dell'aristocrazia cattolica inglese, mentre il figlio di Maria, Giacomo, sarebbe stato inviato in Spagna, educato nel cattolicesimo e dato ...
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CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] l'evidente sforzo di fugare i vecchi sospetti degli amici e famigliari di Simmaco e Boezio e ricostituire l'unità dell'aristocrazia italica. D'altra parte Jordanes dichiara di essere stato persuaso da un amico a riassumere la storia gotica di C., e ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...