Antifonte
Antonio Martina
. Poeta tragico greco, fiorito alla corte di Dionisio il vecchio, tiranno di Siracusa, dal quale, caduto in disgrazia, fu fatto uccidere. D. lo conosceva attraverso Aristotele [...] titoli e i frammenti di tre tragedie (cfr. Nauck, FTG2 p. 792 ss.), di cui Andromaca e Meleagro ricordate occasionalmente dallo stesso Aristotele (rispettivamente in Eth. Eudem. VII 4, 1239 a 37 e Rhet. II 2, 1379 b 15). Plutarco, che lo ricorda tra ...
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moderare
Domenico Consoli
Il verbo è usato quattro volte nel Convivio, in una precisa accezione filosofica.
Con l'Etica Nicomachea di Aristotele era penetrata nella cultura occidentale la definizione [...] Nic. II 7, 1107a 33-34, 1108a 4-9, 1108a 19-23, 1108a 23-26.
Nel far suo il catalogo delle virtù aristoteliche, D. traduce il concetto della medietas in quello della moderatio, espresso appunto dal verbo m. che vale " imporre un freno " agli appetiti ...
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Teologo (m. 1249), dal 1228 vescovo di Parigi. È uno dei primi maestri di Parigi a utilizzare ampiamente le nuove traduzioni delle opere di Aristotele, insieme però a quelle delle opere di Avicenna, sì [...] le dottrine peripatetiche con quelle agostiniane, facilitato in ciò dai commentarî di Avicenna che interpretavano Aristotele in chiave neoplatonica. Difensore degli ordini mendicanti, combatté il cumulo dei benefici ecclesiastici. Opera principale ...
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Grammatico greco, bibliotecario di Alessandria dal 146 a. C. Fu scolaro di Aristarco, maestro di Dionisio Trace e autore di un commento ad Aristotele. ...
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Amativa d'onore
Giorgio Stabile
. È la sesta delle undici virtù elencate da D. nel catalogo redatto in Cv IV XVII 4-6, sulla scorta di Aristotele: La sesta si è Amativa d'onore, la quale è moderatrice [...] "). La forma amativa è analoga alla forma amativus che traduceva φιλητικός. In realtà A. d'o. non era una virtù per Aristotele, bensì uno dei due estremi e precisamente l'eccesso (il difetto era la ἀφιλοτιμία, il non amor honoris), di una virtù che ...
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realta, postulato di
realtà, postulato di in logica, proprietà di ogni enunciato di un sistema ipotetico deduttivo S (così come definito da Aristotele) consistente nel fatto che ogni enunciato di questo [...] tipo deve riferirsi a uno specifico insieme di enti reali ...
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tirannia
Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide. Il problema della t. appare già ampiamente sviluppato nel pensiero politico greco, e riceve da Aristotele una formulazione di importanza [...] solo, poi si allargò a significare ogni governo arbitrario (anche di una parte del popolo, o addirittura della maggioranza). Aristotele definì la t. come degenerazione della monarchia, che ha luogo quando chi governa mira all’utile proprio invece che ...
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Scienza greco-romana. La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] I, 721 b - 722 a; IV, 763 b - 766 a), che tratta di una serie di concezioni i cui autori, nel testo aristotelico, rimangono per lo più anonimi.
C'è stata molta discussione tra gli studiosi sulla natura e sullo scopo di questi passi dossografici nelle ...
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Filologo bizantino (sec. 13º-14º); cartofilace di Ochrida, autore di scolî allo Scudo di Eracle e ai due primi libri degli Analitici di Aristotele, di una esegesi della Siringa di Teocrito, e di altri [...] opuscoli ...
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Dal lat. accidens usato dagli scolastici nello stesso senso del greco συμβεβηκός (Aristotele, Porfirio). Ciò che è in una cosa, ma che può mancare o esser diverso, senza che l'idea della cosa scompaia [...] l'uomo non è concepibile; invece è per l'uomo accidentale l'essere italiano o francese, bruno o biondo, ecc. Cfr. Aristotele, Met. V, 30, 1025 a 14 segg.; Porfirio, Isagoge, 4 a 25 segg.
Musica (fr. altération; sp. alteraci6n; ted. Versetzungszeichen ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...