Filosofo e letterato portoghese (Beja, Portogallo, 1505 - Torino 1566). Insegnò giurisprudenza a Tolosa e Avignone, e filosofia a Parigi. Difese la filosofia aristotelica nella Pro Aristotele responsio [...] adversus Petri Rami calumnias (1543), scrisse Epigrammatum libri duo (1539) e Epistolae quatuor (1540). Tradusse l'Isagoge di Porfirio e diede un'edizione di Virgilio e di Terenzio, Virgilius et Terentius ...
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PREDICATO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giacomo DEVOTO
. Col latino praedicatum Boezio tradusse il termine logico di καρτηγούμενον o di κατηγόρημα, messo in uso da Aristotele. Questo significava [...] ogni altra realtà senza che invece essi potessero esser soggetto di altro più vasto predicato. Di qui la dottrina aristotelica delle "categorie", (v. categoria) cioè dei "predicati" supremi del reale, e quella dei cinque praedicamenta (genere, specie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Tra etica ed estetica: la musica nel pensiero di Platone e Aristotele
Eleonora Rocconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le riflessioni [...] “muove” emotivamente e psicologicamente chi ne fruisce. Sulla base di questo presupposto va intesa anche la quarta funzione che Aristotele attribuisce alla musica, vale a dire la sua capacità di produrre quel tipo di purificazione che libera l’anima ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dal punto di vista dell’intera produzione intellettuale, e di quella filosofica e teologica [...] da Federico II, e può seguire un curriculum che prevede, accanto allo studio della logica, anche quello della filosofia naturale di Aristotele.
Mentre negli stessi anni a Parigi è in vigore un decreto che vieta di studiare la filosofia naturale e la ...
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academico
Giorgio Stabile
Aggettivo usato da D. nel senso tecnico di " proprio della filosofia accademica " (cfr. il latino academicus), in Cv IV VI 15, ove afferma che Aristotele e Senocrate questo [...] nell'Accademia e al suo incontro con quella filosofia morale, che D. stesso nel § 13 tratteggia con linguaggio marcatamente aristotelico. In II XIII 5 il termine è riferito a Dionisio Academico (v.) sulla scorta di una dossografia di Alberto Magno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] naschino et già mai, se noi con diritto occhio vogliamo mirare et quello che la natura tutto il giorno fa et quello che Aristotele ne ha scritto (Del flusso et reflusso del mare, et dell’inondatione del Nilo, 1577, p. 42).
E, ancora, a proposito dei ...
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In senso generale, errore o incertezza che risulta dall’uso di termini equivoci. In questa accezione il termine viene usato da Aristotele (Elenchi sofistici, cap. 4) per segnalare specificamente l’ambiguità [...] verbale che sta alla base di ogni argomentazione sofistica. Ancora in senso generale viene inteso da Sesto Empirico (Schizzi pirroniani, II 256) come parola che significa nello stesso tempo due o più cose. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia seicentesca rielabora in differenti modi la concezione della sostanza [...] cui essenza è l’attività; Locke infine fa della sostanza un’idea complessa che consiste in una collezione di qualità.
Aristotele: forma e sostrato
La filosofia seicentesca presa nel suo insieme non può essere compresa se non in relazione alla rottura ...
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contingente
Alfonso Maierù
Il latino (contingens), nella tradizione filosofica, rende i valori dei termini greci συμβαίνειν(" accadere ") in concorrenza con accidere, evenire, e l' ἐνδέχεσθαι (" accettare [...] modali, e come tale ricorre soprattutto in Interpr. 12-13 e in An. Pr. I 2, e 8-22. Secondo la tradizione aristotelica, è modale una proposizione quando soggetto di essa è una proposizione (il dictum degli scolastici), e predicato è uno dei termini ...
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Governo esercitato da una sola persona o da un ristretto gruppo di persone in modo assolutistico e arbitrario.
Il concetto di d., illustrato già da Aristotele nella Politica (il despota deve seminare discordia [...] fra i sudditi, impedire che qualcuno di essi acquisti autorità indipendente, conciliare in essi una disposizione servile), ha avuto rilievo anche in età moderna. L’analisi del despota come uomo «virtuoso» ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...