Umanista (Creta 1396 - Roma 1486). Volle essere detto da Trebisonda, sebbene cretese. Venuto giovanissimo, forse fin dal 1412, in Italia, vi studiò con Guarino e con Vittorino da Feltre; insegnò poi a [...] unificazione delle due chiese; nel 1444 fu segretario apostolico e professore alla Sapienza. Tradusse allora da Aristotele, Platone, Tolomeo, Cirillo Alessandrino, ecc., ma spesso frettolosamente. Contro Platone e il platonismo scrisse una Comparatio ...
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Antichissimo legislatore greco, di Locri Epizefirî; secondo Eforo, autore della più antica legislazione scritta prodotta in ambiente greco. Eusebio ne data l'opera legislativa intorno al 663 a. C.; una [...] tradizione ricordata (ma al tempo stesso criticata) da Aristotele fa di Z. un discepolo di Taleta (cretese), e insieme un condiscepolo di Licurgo e maestro di Caronda. Ove si prescinda da una tradizione tarda riportata da Diodoro Siculo, che ...
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Umanista bizantino (Itaca 1280 circa - Salonicco 1330 circa), monaco nelle Meteore e al Monte Àthos. Compose un'enciclopedia (Λογικὴ παίδενοις), in cui cercò di riunire tutti i rami dell'insegnamento teoretico [...] (utilizzando a tal fine soprattutto gli scritti di Platone, Aristotele, Plotino e Proclo). ...
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Giudici ateniesi incaricati di giudicare in tre tribunali diversi le cause di omicidio. Incerta è l'etimologia del nome. Erano 51; ignoriamo in qual modo essi fossero scelti originariamente; all'epoca [...] di Aristotele erano estratti a sorte. Condizioni necessarie per essere nominati efeti erano: l'età superiore ai 50 anni, una vita incensurata, l'appartenenza alla classe degli eupatridi (questo requisito è affermato dal De Sanctis, negato dal Miller; ...
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vapore
Il termine indica l'insieme delle " evaporazioni " o " esalazioni " umide e fredde, di natura simile all'acqua, che fuoriescono dalla terra o esalano dalle acque.
In tale accezione specifica gli [...] . I 11, 374b 12 ss.).
Quanto all'origine delle fonti, in Quaestio 83 è ricordato, ut per Phylosophum patet in Metauris suis (cfr. Aristotele Meteor. I 9, 346b 23-31; 13, 349b 21-27; II 2, 354b 29-30) che lo sgorgare delle sorgenti sulla sommità dei ...
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Minio-Paluello, Lorenzo
Filologo italiano (Belluno 1907 - Oxford 1986). Fu reader di filosofia medievale all’univ. di Oxford (dal 1956) e direttore dell’Aristoteles latinus (dal 1959). Ha indagato soprattutto [...] , 1950) e per l’Aristoteles latinus (Categoriae, De interpretatione, Priora e Posteriora analytica, Topica, 1953-69; pseudo-aristotelico De mundo, 1965). Pregevole anche la sua edizione del testo greco delle Categoriae e del De interpretatione per i ...
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Farges, Albert
Filosofo francese neotomista (Beaulieu-sur-Dordogne, Corrèze, 1848 - ivi 1926). Direttore del seminario di Saint-Sulpice, dell’Istituto cattolico di Parigi e del seminario dell’Istituto [...] cattolico di Angers, contribuì notevolmente, con i suoi studi su Aristotele e Tommaso, alla diffusione del neotomismo. Fu studioso anche dei fenomeni mistici (Les phénomènes mystiques, 1921) e delle filosofie di Cartesio e Bergson. La sua opera più ...
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Umanista bizantino (Salonicco circa 1400 - S. Giovanni a Piro, Salerno, 1475). Stabilitosi in Italia, dimorò dal 1442 al 1446 a Mantova; insegnò greco a Ferrara; nel 1449 passò a Roma a insegnare filosofia [...] Roma, e ottenne da Pio II la commenda dell'abbazia di S. Giovanni a Piro. Famose le sue traduzioni latine (da Aristotele, Teofrasto, ecc.), più eleganti che fedeli; una sua grammatica greca, comprendente anche la sintassi, ebbe molta fortuna fino all ...
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Furono così chiamati, principalmente nei primi tempi del Rinascimento, i seguaci delle interpretazioni aristoteliche di Alessandro di Afrodisia, specialmente riguardo alla dottrina dell'unità e dell'immortalita [...] 'ultimo e negandola quindi all'anima singola. In quest'ultima negazione conveniva anche il maggiore interprete arabo di Aristotele, Averroè, che tuttavia cercava di tenere una via di mezzo fra l'estrema concezione di Alessandro e l'interpretazione ...
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Filosofo platonico eclettico, vissuto, sembra, nella seconda metà del sec. I a. C.
Oltre ad alcuni commentarî (tra cui specialmente ricordati sono quelli sul Timeo platonico e quello, assai polemico, sulle [...] teorico e dossografico. L'intonazione fondamentale del pensiero di E. era eclettica: platonico nella polemica contro l'aristotelismo, egli si accostava molto allo stoicismo nella dottrina e nella terminologia etica (come nell'adozione del concetto ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...