Vivo e scambievole affetto fra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima. Nella filosofia greca il termine a. (ϕιλία) si incontra dapprima come concetto fisico [...] distinta dal concetto dell’ἔρως, cioè dell’amore, della tendenza affettiva in genere. Una prima delimitazione del concetto fu data da Aristotele, che definì l’a. come amore di benevolenza (per cui l’amante vuole, non il bene proprio, come nell’amore ...
Leggi Tutto
Teologo domenicano (n. Aquara - m. Napoli 1591). Fu lettore di metafisica allo Studio di Napoli (1571-1574 e dal 1587) e maestro di teologia alla Sapienza di Roma (1582-87). Nelle sue opere, tra le quali [...] le Additiones alle Quaestiones di Francesco Silvestri alla Fisica e al De anima di Aristotele (1576), si rivela fedele seguace di s. Tommaso, ma anche bene informato sulle discussioni cui i problemi più scottanti avevano via via dato luogo. ...
Leggi Tutto
Sofista del sec. V a. C., che insieme col fratello Dionisodoro compare nell'Eutidemo platonico come campione dell'estrema eristica. La storicità della sua figura, della quale si è dubitato (per es. da [...] K. Joël) è attestata con sufficiente sicurezza dalle citazioni di Aristotele, che ricorda alcune sue argomentazioni capziose (v. dionisodoro).
Bibl.: Welcker, in Rhein. Mus., I (1833), p. 54; K. Joël, Der echte u. d. xenoph. Sokrates, I, Berlino 1893 ...
Leggi Tutto
Filologo tedesco, nato nel 1814 a Langensalza, morto a Berlino nel 1888. Prese parte a quel fiorire di studî arístotelici che seguì all'edizione del Bekker. Tra le sue opere ricordiamo: Platonische Studien [...] (Vienna 1858-60); Observationes criticae in Aristotelis Libros metaphysicos (Berlino 1842); l'edizione di Aristotele (Bonn 1848-49), quella del commentario di Alessandro di Afrodisia (Berlino 1847) e l'Index Aristotelicus (Berlino 1870) che ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. L'ottica
A. Mark Smith
Graziella Federici Vescovini
Eyal Meiron
L'ottica
L'eredità dell'ottica araba nel mondo [...] si tratti, e nemmeno se sia un frammento di un altro trattato. Pelacani ne parla nel suo commento manoscritto al De anima di Aristotele (Libro II, quaest. 18), in cui paragona la propagazione del suono a quella del colore e il rapporto tra la qualità ...
Leggi Tutto
Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che [...] rifiuta di assimilarlo al tursio di Plinio (Naturalis historia, IX, 9), il quale non può essere altro che la phocena di Aristotele (vale a dire il marsovino); ecco un caso di quasi omonimia che non deve ingannare. Lo si vede, filologia e osservazione ...
Leggi Tutto
moderatrice
Domenico Consoli
Sempre in posizione predicativa e con valore strettamente filosofico, esprime in sede pratica il concetto della μεσότης aristotelica, costitutivo della virtù, ma spostandolo [...] di " freno ": quindi " che disciplina ", " che regola ", in modo da tener lontano gli eccessi.
Così la liberalità, per Aristotele " circa dationem autem pecuniarum et circa acceptionem medietas " (Eth. Nic. II 7, 1107b 8-9), è detta moderatrice del ...
Leggi Tutto
In linea di massima, per diritto costituzionale si intende lo studio giuridico della costituzione, al di là di qualunque significato si intenda attribuire a tale termine. In un’accezione ampia, il diritto [...] costituzionale può infatti farsi risalire all’antica Grecia, nel momento in cui alcuni pensatori, come Aristotele, hanno cominciato a riflettere sull’idea di costituzione, appunto, e sull’assetto giuridico della consociazione politica. In una ...
Leggi Tutto
Significa spiegazione d'un concetto (termine o parola con cui si designa) per mezzo di altri concetti (termini o parole) che si presumono noti. La definizione perfetta deve ridurre il definito ai termini [...] soltanto dagli scolastici, con Occam. Nei filosofi greci della scuola socratica si considera sempre la definizione di cose, e Aristotele accenna alle definizioni di nome come a convenzioni affatto irrilevanti, per cui si dà a tale o talaltra cosa o ...
Leggi Tutto
ORTODOSSIA
. La parola greca ὀρϑοδοξία (da ὀρϑός "retto" e δόξα "opinione") deve la sua diffusione soprattutto a scrittori cristiani, a partire dal sec. IV: anche se termini analoghi si ritrovino presso [...] cristiani più antichi (ὀρϑοδοξαστής: Clemente Alessandrino), e presso filosofi pagani della grecità sia classica (ὀρϑοδοξέω: Aristotele) sia tardiva (ὀρϑοδοξαστικός, e l'avverbio corrispondente: Proclo e Simplicio). Che il concetto del "pensare ...
Leggi Tutto
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...