TIGNOSI, Niccolò (Niccolò da Foligno)
Carla Frova
– Nacque il 30 marzo 1402 a Foligno da una famiglia eminente: il padre Giacomo era dottore in legge ed ebbe incarichi politici in patria e altrove; l’identità [...] si sia addottorato in arti e che abbia avuto come maestro Ugo Benzi; da quanto dice egli stesso nei commenti ad Aristotele si deduce che a Perugia abbia frequentato le lezioni di Paolo Veneto e del medico Luca di Simone. Già negli anni accademici ...
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BIANCHI, Giacomo (Iacopus de Blanchis, de Albis, Blancus, Albus, più comunemente de Alexandria)
Graziella Federici Vescovini
Frate minore del convento d'Alba nella provincia d'Alessandria, si trova all'inizio [...] anche ci restano manoscritti.
Il B. morì dopo il 1343.
Fra le opere filosofiche del B. spicca una vasta compilazione da Aristotele, dedicata a Roberto d'Angiò, e ora conservata a Firenze, Bibl. Nazionale,Conv. Sopp., Santa Croce, A. VIII, 28, cart ...
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disonoranza (disnoranza)
Sebastiano Aglianò
Usato due volte nel Convivio, e sempre in connessione col concetto di " vergogna ", cioè tema di disnoranza (IV XIX 8); la verecondia, una delle passioni particolari [...] , è una paura di disonoranza per fallo commesso (XXV 10). La definizione che D. fa sua risale all'Etica di Aristotele (IV 15) e sembra comune alla cultura del tempo; la d. dantesca corrisponde a ingloriatio o vituperium o dehonoratio delle fonti ...
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Opera in cui sono raccolte e ordinate sistematicamente nozioni di tutte le discipline o di una sola di esse. La parola viene dal greco ἐγκύκλιος παιδεία, «istruzione circolare, insieme di dottrine che [...] di R. Maffei, in 38 libri (1506); più spesso si elaborarono traduzioni e adattamenti delle opere medievali. La crisi dell’aristotelismo e il progresso delle scienze sperimentali nel 17° sec. portarono a una riorganizzazione dello scibile e a un ...
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Giovanni Antonio Facchinetti (Bologna 1519 - Roma 1591), di famiglia veronese, vescovo di Nicastro (1560), partecipò al Concilio di Trento e fu poi nunzio a Venezia (1566); divenne cardinale nel 1583. [...] Successo a Gregorio XIV (1591), nonostante la salute malferma svolse una notevole attività, soprattutto a Roma, curandone l'edilizia e la sicurezza. Scrisse un commento alla Politica di Aristotele e un Antimachiavelli. ...
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Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo.
La filosofia greca
All’interno delle mitologie antichissime [...] schema cosmologico geostatico, al di là delle quali si trovava l’etere o quinta essenza.
La dottrina fisica di Aristotele, postulante il plenum e la divisibilità indefinita della materia, si fondava su una serrata critica dell’atomismo, formulato da ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] chiusura di cavità dentarie mediante fotopolimerizzazione di un oligomero ecc.
Filosofia
Il termine s. è usato da Aristotele per indicare quell’attività dell’intelletto che unisce pensieri nella proposizione, congiungendo un soggetto a un predicato ...
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Troviero normanno (prima metà sec. 13º). Compose i poemetti La bataille des sept arts, satira delle controversie scolastiche tra i varî indirizzi scientifici delle scuole di Parigi; La bataille des vins, [...] famosi; il Lai d'Aristote, cui soprattutto è legato il suo nome, garbato racconto di un'avventura amorosa attribuita ad Aristotele, che ha probabilmente come fonte immediata uno degli exempla riportati da Giacomo da Vitry nei suoi Sermones. Di dubbia ...
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Nella logica aristotelica, il processo di prova della validità di una proposizione mediante la sua deduzione da un’altra verità più generale. Tale deduzione è compiuta dal pensiero dianoetico e ha per [...] dell’a. non può essere fatto risalire all’infinito, nell’esigenza di provare le premesse di ogni singola deduzione: Aristotele pone quindi all’origine le premesse immediate, ‘principi’ dell’a., che debbono essere percepite senz’altro come vere dalla ...
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Umanista spagnolo (n. Madrid 1588 - m. 1654). Commentò con grande erudizione autori latini (Petronio, Pomponio Mela, Plinio il Vecchio) e le prime sei Musas del suo amico F. Quevedo. Una mentalità più [...] duttile e più moderna che in queste opere rivela nella Nueva idea de la tragedia antigua (1633) che è una libera interpretazione della poetica d'Aristotele, della quale nega il rigore precettistico e il valore di norma. ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...