Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] quando lo si sia ricevuto. La riflessione socratica e gli aspetti rilevati da Pitagora nella g. naturale sono svolti da Platone e Aristotele. Per Platone la g. è l’armonia sia tra le diverse facoltà dell’anima sia tra le diverse classi dei cittadini ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] ad un metodo di ricerca basato sulla paziente sperimentazione. A suo avviso, è l'esperimento secondo ragione che deve dire se Aristotele è nel vero o no. Partecipò effettivamente a molti esperimenti, come quelli sul raro e denso, sul caldo e freddo ...
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(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] : la concezione classica, già precedentemente trattata (X, p. 498), risalente alla cultura politica greco-romana, della quale Aristotele può essere considerato il massimo esponente, cui si sono richiamati autori come Marsilio da Padova e, in età ...
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Sussidiarieta
Angelo Rinella
di Angelo Rinella
Sussidiarietà
sommario: 1. Premessa. 2. Elementi per una definizione pre-giuridica del principio di sussidiarietà. 3. Il principio di sussidiarietà nell'ordinamento [...] di questi con il potere politico (Politica, I, 2, 1252 b). In seguito, Tommaso d'Aquino, muovendo dal pensiero di Aristotele, tentò di giungere a una sua più razionale sistematizzazione (De Regno, I, capp. XII-XIII; Summa Teologica, II, cap. II ...
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Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] l'origine dello Stato in un accordo volontario (il patto o contratto) stipulato dagli individui stessi. Mentre per Platone e Aristotele esisteva una gerarchia 'naturale' (fondata sull'intelligenza e sul sapere) tra chi è adatto al comando e chi è ...
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LIBERALI Le arti liberali che costituivano durante il Medioevo i due gradi dell'insegnamento, l'uno letterario, l'altro scientifico, comprendevano la grammatica, la retorica e la dialettica (il Trivio); [...] arti liberali alla scuola pitagorica, dove si studiava l'aritmetica, la geometria e l'astronomia; altri a Platone, Aristotele e Filone. Cassiodoro nel suo quadro sinottico delle divisioni della filosofia presenta l'aritmetica, la musica, la geometria ...
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scuola (scola)
Guido Favati
Charles T. Davis
La locuzione ‛ tenere s. ', iterata sinonimicamente con ‛ leggere ', cioè con " tenere lezioni " di livello universitario, appare quanto mai appropriata [...] nella conoscenza rivelata di Dio.
Uno dei prologhi di Remigio ai suoi corsi è costituito da una introduzione all'Etica di Aristotele; egli fece largo uso nei suoi scritti di citazioni dall'Etica e così pure dal commento di Tommaso d'Aquino. Anche ...
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Legalità, principio di
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Principio di legalità è un'espressione tecnica del linguaggio giuridico, in base alla quale si designa la subordinazione dei poteri pubblici [...] , 1354a-b). Dati questi limiti, il correttivo del principio di legalità diventa il principio di equità: l'equo è definito da Aristotele come "il giusto che va oltre la legge scritta" (ibid., 1374a).
Vi è una linea, sicuramente non retta e nondimeno ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] , caratteristica di molte dottrine giuridiche occidentali fino all’età moderna, tra d. naturale e d. positivo. Nel pensiero di Aristotele il d. divenne l’anello di congiunzione tra la morale e la politica: il fine ultimo dello Stato consiste nel ...
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PACE (Pacius), Gillio
Pietro Vaccari
Giureconsulto, filologo, filosofo, nato nel 1550 a Vicenza e morto a Valenza nel 1635. Scolaro a Padova di reputati maestri, tra i quali il Menochio e il Panciroli, [...] arte Lulliana, De iuris methodo libri duo), un'edizione del Corpus iuris civilis e edizioni di trattati di Aristotele. Merita infine di essere menzionato lo scritto de dominio maris Adriatici a favore della Repubblica veneta.
Bibl.: A. Franceschini ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...