Nacque a Costantinopoli verso il 1410; morì a Roma tra il 1491 e il 1492, come hanno accertato lo Zippel e il Lambros. Nel 1439 fu in Italia per partecipare al concilio di Firenze e in quell'occasione [...] d'archéologie et d'histoire de l'École Française de Rome, XXXIX (1921), pp. 153-63; C. Frati, Le traduzioni aristoteliche di G. Argiropulo, in La Bibliofilia, XIX (1917); K. Müllner, Reden und Briefe italienischer Humanisten, Vienna 1899, pp. 3-56 ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] e "cose": fra verba e res (cf. anche Epistolae, s.d. VIII). Nega cioè che vi possano esser concetti buoni espressi male. "Aristotele e Platone, di cui seguiamo scuola e dottrine, furono grandi scrittori, tanto che non v'è una prosa più soave, più ...
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Kammerspielfilm
Giovanni Spagnoletti
Genere cinematografico di impianto psicologizzante, nato agli inizi degli anni Venti del Novecento in Germania sull'esempio del teatro intimista dei Kammerspiele, [...] , per dei soggetti rivolti al quotidiano e per l'utilizzazione (non sempre coerente, mai sistematica) delle tre unità aristoteliche di azione, spazio e tempo che il cinema per propria natura tende a eludere. Altre caratteristiche sostanziali sono la ...
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Gratarolo, Bongianni
Aldo Vallone
Letterato, nato a Salò, appartenente alla seconda metà del sec. XVI; nessun dato biografico sembra sicuro. Fu autore di tragedie d'ispirazione senechiana e di un'utile [...] del gruppo anti-Castravilla e per Iacopo Mazzoni che tutti li assorbe, vale anche se esaminata dinanzi al testo e all'autorità di Aristotele. Più in là si va quando il G. sostiene (ed è una delle prime voci, seppure vaga e sfocata) che è merito di ...
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PISANI, Ugolino
Remigio Sabbadini
Nacque a Parma al principio del sec. XV; morì appena quarantenne. Fu uno dei più bizzarri spiriti del suo tempo; viaggiatore, soldato, giurista, poeta, autore di commedie, [...] 1437 ne presentò un elegante esemplare a Leonello d'Este. Si hanno di lui, inoltre, due lettere e numerose postille autografe a un manoscritto ȧmbrosiano latino di opere aristoteliche.
Bibl.: R. Sabbadini, Saggi e testi uman., Roma 1933, pp. 113-19. ...
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Galilei
Galilei Galileo (Pisa 1564 - Arcetri, Firenze, 1642) fisico, matematico e astronomo italiano. Per la vastità di interessi e per l’influenza che sue teorie hanno avuto, è considerato uno dei più [...] Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, tolemaico e copernicano, in cui sono poste in discussione le dottrine aristoteliche (in particolare la divisione dell’universo in due sfere nettamente distinte, quella celeste e quella terrestre) e sono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] naschino et già mai, se noi con diritto occhio vogliamo mirare et quello che la natura tutto il giorno fa et quello che Aristotele ne ha scritto (Del flusso et reflusso del mare, et dell’inondatione del Nilo, 1577, p. 42).
E, ancora, a proposito dei ...
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Giovanni Italo (anche Longobardo)
Giovanni Italo
(anche Longobardo) Filosofo (n. verso il 1030, in Italia meridionale). Dalle fonti bizantine si ricava che, ancora bambino, seguì il padre in Sicilia [...] i rappresentanti del clero patriarcale di S. Sofia. Filosofo di scuola, raccoglitore di estratti, commentatore di Aristotele, Platone, Porfirio, Ammonio, Proclo e Giamblico, fu particolarmente attratto dai virtuosismi della dialettica e della logica ...
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PATIENS Con questo titolo datogli dal primo editore si designa un dramma sulla passione di Cristo conservato in numerosi codici, di cui nessuno anteriore al sec. XIII, sotto il nome di S. Gregorio Nazianzeno.
L'attribuzione [...] è sostenuta non da Cristo, ma dalla Madonna, che si effonde in lunghi lamenti. Non sono osservate le tre unità aristoteliche. In realtà si tratta di un componimento letterario a scopo di lettura edificante, il quale per il contenuto e più ancora ...
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Albizzi, Antonio degli
Marcello Aurigemma
Letterato (nato presso Firenze nel 1547 [non a Venezia, come si è a lungo creduto], morto a Kempten nel 1626), alunno di C. Sigonio a Venezia e a Padova, studioso [...] non poteva indursi a credere che " in ogni poema, et in ogni campo di ciascun poeta i precetti e le regole d'Aristotele siano osservati "; che la Commedia è vero poema perché, contro l'opinione del Castravilla, che negava fosse poema anche perché non ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...