POLISSENO (Πολύξενος, Polixĕnus)
Guido Calogero
Sofista greco, contemporaneo di Platone, vissuto lungo tempo alla corte di Dionisio il Giovane a Siracusa.
È principalmente noto per l'accenno che a proposito [...] , la paternità del famoso argomento contro la dottrina delle idee detto del τρίτος ἄνϑρωπος, o del "terzo uomo", che anche Aristotele adopera nella sua critica del platonismo (cioè l'argomento secondo il quale, dato che la somiglianza delle cose è ...
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Gundisalvi, Domenico
Filosofo ed erudito (sec. 12°). Tradusse opere filosofiche arabe. Fu arcidiacono di Segovia, uno dei primi e più notevoli rappresentanti di quel mondo culturale spagnolo che costituì [...] l’influsso di molti autori arabi (specialmente al-Fārā ′ bī) oltre che latini, in cui pone alla base della sua concezione metodologico-didattica il sistema scientifico dell’aristotelismo, in luogo dello schema tradizionale del trivio e del quadrivio. ...
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QUIDDITÀ
Guido Calogero
. Termine filosofico corrispondente al latino quidditas, che la scolastica usò per designare il carattere essenziale, il quid, che faceva essere una cosa quella che era. La quidditas [...] corrispondeva con ciò, in primo luogo, all'aristotelico τί ἐστιν, o τί ἦν εἶναι, e cioè all'essenza universale informante, nell'individuo, la materia. Ma siccome la determinazione formale della materia appariva anche costituita di elementi molteplici ...
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GERARDO di Bologna
Guido Calogero
Frate carmelitano, nato verso il 1250, eletto nel 1297 generale dell'ordine, che governò fino alla morte, avvenuta il 17 aprile 1317 ad Avignone. È uno dei rappresentanti [...] più notevoli del movimento aristotelico-tomistico carmelitano.
La sua opera più notevole è la Summa Theologiae, rimasta incompiuta: da ricordare sono, inoltre, quattro Quolibeta. Non suo, ma dell'altro carmelitano Michele di Bologna è invece il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La trattatistica del Seicento è, in ogni campo, un mare infinito dai mille diversi colori: [...] Pallavicino si possono qui ricordare la natura e l’essenzadel bene, il valore autentico della gloria, il “classico” paragone fra Aristotele e Platone, l’impossibilità di distinguere i beni dai mali, l’utilità della filosofia e i rapporti fra poesia e ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] a cura di A. Bonomi, Milano, Bompiani, 1973, pp. 373-386).
Graffi, Giorgio (1986), Una nota sui concetti di ῥῆμα e λόγος in Aristotele, «Athenaeum» 74, 1-2, pp. 91-101.
Halliday, Michael A.K. (1967), Notes on transitivity and theme in English. Part 2 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È difficile individuare un’unica prospettiva teorica che si ponga come caratteristica [...] di fede, anche gli antiaristotelici sarebbero dei “teologi filosofanti”; avere a cuore l’agostinismo filosofico contro l’aristotelismo significherebbe comunque cadere nell’idolatria, quando invece la fede è indifferente a ogni forma di filosofia. La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il dibattito medievale sull’infinito fra XIII e XIV secolo si fonda sulla ricezione del [...] Medioevo, Torino, Loescher, 1981
Il dibattito medievale sul concetto di infinito affonda le sue radici nella ricezione critica della teoria aristotelica, presentata nei primi tre capitoli del I libro del De caelo e nel III e VI libro della Fisica. Se ...
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Pensatore e storico della filosofia, nato a Paderborn il 16 settembre 1853, morto a Monaco il 7 ottobre 1924. Dopo aver studiato nelle università di Monaco (in cui poi insegnò) e di Münster in Vestfalia, [...] . Nel campo teorico, il B. professò un "idealismo metafisico-etico", che mirava a rinnovare l'oggettivismo aristotelico-tomistico, concepito in senso ortodosso, tentando di accordarlo con le nuove esigenze gnoseologiche dell'idealismo.
Bibl.: V ...
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Padovani, Umberto Antonio
Filosofo italiano (Ancona 1894 - Gaggiano, Milano, 1968). Allievo di Martinetti, fu prof. universitario dal 1934 e insegnò (dal 1948) filosofia morale a Padova; si occupò in [...] partic. dei problemi religioso e morale, sulla base della metafisica aristotelico-tomista. Tra i suoi scritti, si ricordano Il fondamento e il contenuto della morale (1947); Il problema religioso nel pensiero occidentale (1951); Filosofia e teologia ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...