Nobile fiorentino (Firenze 1503 - Padova 1562); avversario dei Medici, prese parte alla difesa di Firenze durante l'assedio del 1530. Esule volontario dopo l'uccisione del duca Alessandro, combatté contro [...] il successore Cosimo sotto le mura di Siena. Fu quindi a Ferrara al servizio di Ercole II (1537), a Roma al servizio di Paolo III (1548) e poi di Ottavio Farnese. È autore di una Retorica (1559), d'indirizzo aristotelico. ...
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Filosofo greco (2°-3° sec. d.C.). Rielaborò la dottrina aristotelica dell'intelletto, delineando l'esistenza di un intelletto "agente" da identificare con la causa prima, e quindi con la divinità.
Vita [...] , alla Meteorologia, al De sensu, ai libri I-V della Metafisica). Benché non si proponga altro compito che quello di chiarire Aristotele e di confermarne le dottrine di fronte alle altre scuole (in primo luogo la stoica), Alessandro ha, in più di un ...
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MANELFI, Giovanni
Saverio Franchi
Nacque a Monterotondo nel 1581 da un'agiata famiglia proveniente dal castello di Salisano in Sabina. Non è noto il nome del padre (forse Andrea, meno probabilmente [...] G. Della Casa all'Accademia degli Umoristi), il M. iniziò i suoi corsi il 5 nov. 1626 commentando il De meteoris di Aristotele. Tutta la sua attività nei nove anni in cui tenne la cattedra di filosofia fu rivolta ad argomenti scientifici: a Roma la ...
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Filosofo e scienziato musulmano (n. Baghdād - m. 870 circa), chiamato in Oriente "il filosofo degli Arabi" e noto in Occidente con il nome latinizzato Alchindus. Scrisse oltre 270 opuscoli (la maggior [...] e un trattato di ottica, De aspectibus, tradotto da Gherardo di Cremona nel sec. 12º. La parte del suo commentario aristotelico che ebbe maggiore risonanza nell'Occidente cristiano è quella riguardante la teoria dell'intelletto, in cui si riallaccia ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] ed ottenere per concorso il posto allora vacante di lettore ordinario di filosofia: onde lesse, "doi anni continui, il testo de Aristotele De anima ed altre lezioni de filosofia". Da accenni fatti più tardi dallo stesso B., è dato inferire che il suo ...
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COSSALI, Pietro
Ugo Baldini
Nacque a Verona il 29 giugno 1748 dal conte Benassù e dalla contessa Laura Malmignati. Mancano notizie di rilievo sui primi anni di vita; convittore nel locale collegio gesuitico, [...] e le discipline matematiche, pur nei limiti propri della didattica gesuitica, particolarmente dovuti al persistere dell'inquadramento metafisico aristotelico. La Compagnia di Gesù lo attrasse al punto che egli iniziò il noviziato, ma presto mutò idea ...
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Filosofo greco (380-300 a. C. circa), scolaro di Euclide di Megara o di scolari di lui, oltre che di Diogene il Cinico. Dopo Ichthyas fu capo della scuola megarica, dove ebbe come discepoli, tra gli altri, [...] , sono da attribuire a S. in particolare le negazioni megariche dell'esistenza di idee universali, nel senso platonico-aristotelico, e la tesi dell'impossibilità della predicazione salvo che nel caso del giudizio identico (quello cioè in cui il ...
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GLORIOSI (Glorioso), Giovanni Camillo
Ugo Baldini
Nacque nel 1572, forse a Gauro, allora territorio di Giffoni (e di Giffoni si disse il G.), oggi di Montecorvino Rovella, presso Salerno. I nomi dei [...] (Venezia 1622) di F. Liceti, lettore di filosofia a Padova ed ex collega, che spiegava i nuovi dati nel quadro aristotelico. Ne nacque una polemica che amici comuni non seppero sedare: nelle Controversiae de cometarum quiete, loco boreali sine occasu ...
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Letterato (Torino 1592 - ivi 1675). Entrato nel 1611 nella Compagnia di Gesù, fu insegnante di retorica e predicatore, quindi precettore e storico di corte dei Savoia; nel 1635 uscì dalla Compagnia, restando [...] di Torino, post., 1679), T. occupa un posto di primo piano nella cultura europea del suo tempo grazie al Cannocchiale aristotelico, o sia idea dell'arguta et ingeniosa elocutione che serve a tutta l'arte oratoria, lapidaria et simbolica esaminata co ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] 13, pp. 1013 e 1017). Quanto ad Averroè, egli viene citato esplicitamente una sola volta, a proposito del suo commento ad Aristotele, Metafisica II, 1, 993b 15, ove si sottolinea la necessità del reciproco aiuto per far progredire tutte le arti e le ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...