Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] in grado di inglobare diversi tipi di interpretazione e di varianti. Nel campo della fisiologia, in cui le posizioni di Aristotele e di Galeno divergevano, i medici di solito sostenevano le dottrine di quest'ultimo, anche se le linee di demarcazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La questione del metodo è il luogo d’inizio della filosofia moderna. Bacone, Galileo, [...] cui da essa si risale ai principi generali del sapere. Un sensismo ingenuo come quello che Bacone imputa agli aristotelici è altrettanto pericoloso di un razionalismo aprioristico (e trovare una mediazione tra questi due estremi sarà il punto chiave ...
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PASINI, Pace
Quinto Marini
PASINI (Pasino, de Pasino, Pacino), Pace. – Nacque a Vicenza il 17 giugno 1583.
La famiglia, originaria della val Sabbia, si era trasferita, in un primo momento, a Schio; [...] lezioni di Cesare Cremonini, impegnato nel commento 'mortalista' della Fisica e del De coelo di Aristotele e seguace dell’aristotelismo critico e razionalistico di Pietro Pomponazzi, che metteva in discussione il principio dell'immortalità dell'anima ...
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Giovanni XXI Papa (Pietro Spano o Ispano)
Domenico Consoli
Pietro di Giuliano da Lisbona, uno degli spiriti sapienti nel cielo del Sole: Pietro Spano, / lo qual giù luce in dodici libelli (Pd XII 134).
Nato [...] Fu lui a ordinare a Stefano Tempier, vescovo di Parigi, l'indagine (18 gen. 1277) sulle nuove dottrine filosofiche (in particolare l'aristotelismo e l'averroismo) che culminò con la condanna del 7 marzo 1277. Morì a Viterbo il 20 maggio 1277.
Di lui ...
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Nome col quale è noto in Occidente il filosofo e medico musulmano Abū ῾Alī Ibn Sīnā (Afshana, presso Buchara, 980 - Hdmadhān 1037), di stirpe iranica, ma le cui opere sono per la massima parte composte [...] della poesia scettica e bacchica posteriore, culminata in ῾Omar Khayyām. La dottrina filosofica di A. è l'aristotelismo fortemente commisto di neoplatonismo, col tentativo di conciliarlo con la teologia musulmana ortodossa (ash᾿arita). Da al-Fārābī ...
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Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] del m. biblico di A. Loisy. Altre esigenze nel m. cattolico indicavano la volontà di superare gli schemi dell’aristotelismo scolastico, soprattutto in polemica contro il neotomismo: vanno in questo senso il richiamo all’esperienza religiosa come ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Medicina e farmacologia
Philippe Gignoux
Medicina e farmacologia
La medicina
È da lungo tempo riconosciuta la funzione di mediazione svolta dai Siri tra la scienza greca [...] le sole teorie dei quattro elementi e dei quattro umori. Di fatto il Libro è essenzialmente un'opera filosofica, ispirata largamente ad Aristotele, in cui l'autore si interroga di continuo sulla causa e sul fine di ogni cosa. In esso la medicina non ...
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Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] alcuni arcangeli, come s. Michele) crebbe nel Medioevo, soprattutto per opera di s. Bernardo. Poi l’accettazione dell’aristotelismo condusse i teologi a esaminare problemi di carattere metafisico e si venne così formando un’angelologia propriamente ...
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PASSIONE
Nicola TURCHI
Fernando LIUZZI
Termine filosofico, corrispondente a quello greco di πάϑος, che in generale designa lo stato di "sofferenza" o "passività" (è l'astratto del verbo πάσχειν "subire, [...] medietà tra le opposte tendenze estreme (la quale quindi non esclude il loro contenuto passionale, ma lo misura e regola) Aristotele definisce, nella sua più nota formulazione, la virtù etica.
Già nel pensiero classico si delinea così l'antitesi, che ...
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Figlio di Pietro, medico, nato a Moulins, nel Borbonese, il 15 agosto 1578 secondo alcuni documenti o intorno al 1590, se non anche uno o due anni più tardi, secondo altre più attendibili testimonianze. [...] pisano, dal quale, nel 1640, passò allo Studio di Padova, in cui tenne corsi sulla fisica e la psicologia aristoteliche fino alla morte. Acquistò fama per la sua opera Dubitationes in Dialogos Galilaei pro terrae immobilitate, pubblicata nel 1632 a ...
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aristotelismo
s. m. – L’insieme delle dottrine filosofiche di Aristotele, e l’influsso esercitato direttamente o indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero: l’opposizione dell’a. al platonismo; l’a. arabo, medievale, rinascimentale;...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...