Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] prevalentemente connesse alle prospettive patristiche senza formulazioni sistematiche, nella Scolastica, per l’influsso esercitato dall’aristotelismo, il problema della r. viene approfondito attraverso lo studio delle sue cause (finale: visione dell ...
Leggi Tutto
IBN ṬUFAIL, Abū Bakr Muḥammad ibn ‛abd al-Malik ibn Muḥammad
Carlo Alfonso Nallino
Medico e filosofo arabo musulmano di Spagna, nato a Guadix sul Guadalquivir verosimilmente nel primo decennio del sec. [...] conto dello spirito vitale che risiede nel cuore, ecc. Nel quarto settennio egli compie la conoscenza di quello che Aristotele chiama il mondo della generazione e della corruzione, ossia il mondo sublunare; si rende conto dell'unità dello spirito ...
Leggi Tutto
Umanesimo
Termine italiano forse ricalcato sul tedesco Humanismus, nell’accezione di privilegio riconosciuto agli studi classici (studia humanitatis) per l’educazione dell’uomo. In Germania la parola [...] , trova il suo coronamento proprio nel cristianesimo, pervade la patristica e trionfa nel 13° sec. con la ripresa di Aristotele e le nuove traduzioni dal greco. Perciò umanista sarebbe stato Tommaso d’Aquino (Jaeger, Humanism and theology, 1943 ...
Leggi Tutto
Convivio
Maria Simonelli
. Opera conclusiva di esperienze giovanili e fattivamente aperta a sviluppi ulteriori, fu concepita da D. durante i primi anni dell'esilio come un'unitaria summa di saggezza [...] , in cui viene parafrasato, riducendolo a una visio paradisi, il Salmo Eructavit.
Quello che rimane indubitabile è l'aristotelismo dantesco. Aristotele è il Filosofo, il maestro de l'umana ragione, l'autore per il quale la saggezza greco-romana si ...
Leggi Tutto
ragione
Marta Cristiani
Termine usato correntemente da D. con una serie di significati diversi, conformi ora al linguaggio comune, ora al linguaggio filosofico. Cfr. un'enumerazione dei significati [...] sé offenda / in tanto quanto assegna / che tempo a gentilezza si convegna; III V 7, ove le r. sono quelle fornite da Aristotele per sostenere la teoria dell'immobilità della terra. La r. avversaria è confutata in IV XIV 2 E in prima si ripruova ciò ...
Leggi Tutto
La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] , I, Torino 1974, pp. 90-92.
64. Ibid., pp. 58-116; Aldo Stella, Influssi dell'aristotelismo veneto nella genesi del socinianesimo, in Aristotelismo veneto e scienza moderna. Atti del 25° anno accademico del Centro per la storia della tradizione ...
Leggi Tutto
Edoardo Vesentini
Accademia
L'oculatissima lince
I Lincei ieri e oggi
di Edoardo Vesentini
8 maggio
A Roma, nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, si tiene un'adunanza pubblica delle Classi riunite [...] una visione magica della realtà estremamente complessa; non una radicale antitesi fra platonismo, o neoplatonismo, e aristotelismo, ma una sottile e scaltrita comparatio fra un platonismo trasfigurato e un neoaristotelismo rinnovato - una comparatio ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Federico Cesi
Saverio Ricci
La storiografia più recente ha restituito in Federico Cesi una delle figure più significative della cultura scientifica del primo Seicento, non riducibile al pur prezioso [...] lui manifestato circa le conseguenze per i Lincei della questione copernicana. Cesi non fu tuttavia ostile alla cooptazione di aristotelici, come quella del matematico Giuseppe Neri; ma certo lo fu nel caso della candidatura di Giulio Cesare Lagalla ...
Leggi Tutto
CLAVIGERO (Clavijero, Clavixero), Francesco Saverio
Charles E. Ronan
Nato a Vera Cruz, in Messico, il 9 settembre 1731 da Blas e María Isabel de Echegaray, trascorse i suoi primi anni nella Bassa Mixteca, [...] . Il principale oggetto della sua riforma fu la filosofia.
La riforma non consisteva in un rifiuto dell'aristotelismo, bensì in un aggiornamento di questa disciplina attraverso l'introduzione delle nuove scienze contemporanee in sostituzione delle ...
Leggi Tutto
Beroaldo, Filippo, il Vecchio
Loredana Chines
Nacque a Bologna nel 1453 e vi morì nel 1505. Non è difficile immaginare come a Firenze potesse essere nota a M., fin dalla adolescenza, la fama del celebre [...] pliniano – da coniugare con quello lucreziano – poteva rappresentare «una versione ‘elegante’ della scienza aristotelica, dunque una specie di aristotelismo ‘latino’, esatto e insieme eloquente» (Raimondi 1972, p. 65 nota 13).
Ma il lavoro ...
Leggi Tutto
aristotelismo
s. m. – L’insieme delle dottrine filosofiche di Aristotele, e l’influsso esercitato direttamente o indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero: l’opposizione dell’a. al platonismo; l’a. arabo, medievale, rinascimentale;...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...