Veneto
Ettore Caccia
Non ragioni critiche intrinseche giustificano la presente voce, e neppure ragioni storiche, se il V. come regione non esisteva ai tempi di D., e se la Marca Trevigiana che ad esso [...] una sua rozza visione dell'oltretomba), la cultura cavalleresca calata nelle forme del franco-veneto, la cultura scientifica aristotelica, tenevano il campo con un polimorfismo assai ricco che non poteva non suscitare l'interesse di Dante. A ...
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La filosofia italiana e il concetto dell’uomo nel Rinascimento
Pasquale Terracciano
A partire dal 1902 Giovanni Gentile, su proposta della casa editrice Vallardi, iniziò a scrivere una storia della [...] si fa «indagatrice e giudicatrice» (pp. 354-55). L’Umanesimo radicale di Valla è iconoclasta verso l’aristotelismo, ribelle a tutto il sapere tradizionale, assertore della propria individualità come fondamento del pensiero, restauratore di un ...
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SCUOLA MEDICA SALERNITANA
EEdoardo D'Angelo
Gli studi scientifici sulla Scuola medica salernitana, che si possono far partire dalla Collectio Salernitana, curata da Salvatore De Renzi (metà del sec. [...] , e perciò assai internazionalizzati, nei contatti e nella cultura. Costoro introducono nei cardini stessi della disciplina medica Aristotele, estendendosi così oltre i soliti Galeno e Ippocrate. Nascono allora i commenti all'Articella di Musandino ...
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FRULOVISI, Tito Livio de'
Guido Arbizzoni
Nacque a Ferrara intorno al 1400, ma lasciò presto, con il padre Domenico, la città natale per trasferirsi a Venezia.
Il suo cognome è stato talora inteso come [...] una lettera Leonardo Bruni il 13 dic. 1437 per giustificare il ritardo dell'invio della traduzione della Politica di Aristotele commissionata dal duca. In ossequio al compito di gratificare i mecenati con scritti encomiastici il F. compose la Vita ...
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VALERIO (Valeri), Luca
Ugo Baldini
VALERIO (Valeri), Luca. – Nacque a Napoli in data ignota, tra la fine del 1552 e i primi mesi del 1553. Il padre Giovanni, di Ferrara, era probabilmente di stato sociale [...] collega, che ne accettò le analisi a livello descrittivo, pur dicendosi perplesso per la loro discordanza da certi assunti aristotelici. Alla fine del 1612, designato censore degli scritti da stampare sotto l’egida dei Lincei, Valerio esaminò la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tradizione scolastica prosegue durante tutto il Seicento. I luoghi in cui si sviluppa [...] le lingue antiche e in particolare il latino classico.
Va da sé che uno studente deve conoscere perfettamente le opere di Aristotele (in greco s’intende); infine, è ritenuta buona cosa anche conoscere l’opera di Tommaso d’Aquino e munirsi di buoni ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La tradizione enciclopedica e la descrizione del mondo...
Baudouin van den Abeele
La tradizione enciclopedica e la descrizione del mondo [...] , l'opera fu di pronta utilizzazione per i predicatori; essa conteneva inoltre alcuni dei primi prestiti dai Libri naturales di Aristotele, la cui riscoperta apriva nuove prospettive al mondo latino. L'epoca dei grandi classici del genere fu però il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine analogia indica in genere una relazione tra più cose, aventi in comune qualche [...] a proposito dei principi di potenza e atto.
L’analogia di proporzione e la tradizione medievale
Nel IV libro della Metafisica Aristotele afferma invece che l’essere si dice in molti sensi, ma tutti in riferimento a un unico principio: alcune cose ...
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SCANDELLA, Domenico detto Menocchio
Andrea Del Col
– Nacque a Montereale Valcellina, presso Pordenone, verso il 1532. Il padre si chiamava Giovanni e la madre Domenica.
Si sposò ed ebbe undici figli, [...] le cui dottrine erano insegnate nel Cinquecento nelle università, soprattutto a Padova, centro europeo dell’aristotelismo. Possibile quindi che Menocchio abbia sentito in qualche modo tale teoria e l’abbia fatta propria. Inoltre nella sua concezione ...
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CONTI (Comes, Maioragius), Antonio Maria (Marcus Antonius)
Roberto Ricciardi
Nacque a Mairago (prov. di Milano), il 26 ott. 1514 da Giuliano e Maddalena Conti.
Secondo la testimonianza del C., suo padre [...] et praefationes.
Nel primo si fa l'apologia della poesia e si respinge il bando platonico con argomenti di derivazione aristotelica (Poet., 1447, B1). La poesia deve avere una funzione educativa primaria, ripete tuttavia il C. con Platone: si possono ...
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aristotelismo
s. m. – L’insieme delle dottrine filosofiche di Aristotele, e l’influsso esercitato direttamente o indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero: l’opposizione dell’a. al platonismo; l’a. arabo, medievale, rinascimentale;...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...