MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] Boezio che aveva concepito, tra l'altro, il piano grandioso di tradurre in latino, con appropriati commenti, tutte le opere di Aristotele e di Platone; ma il suo tragico destino non gli permise di attuare che una piccola parte di quel programma. Ma a ...
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Vita. - Nacque a Londra il 22 gennaio 1561 (1560 vecchio stile). Suo padre, sir Nicola, era lord guardasigilli; sua madre, Anna Cooke (figlia di Antonio, precettore di Edoardo VI) possedeva una cultura [...] ), iscrivendosi nel Trinity College; alla fine del 1575 la lasciava senza aver preso alcun titolo, malcontento della filosofia aristotelico-scolastica che vi s'insegnava. Iniziò un viaggio sul continente, recandosi in Francia (1576); ma per la morte ...
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La democrazia in Grecia. - La democrazia è la sovranità concessa a tutti coloro che fanno parte del δῆμος. La sovranità dello stato spettava alla totalità dei cittadini in quanto nati o regolarmente divenuti [...] uno stato misto.
Un ideale, questo dello stato misto, che doveva poi, come si è detto, sopravvivere nella scuola aristotelica (come per es., in Dicearco), influire sullo stesso stoicismo, ed essere infine ripreso da Polibio, in quel ripensamento del ...
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SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] del neoplatonismo italiano (religione intesa come conoscenza della divinità e della volontà divina), come pure dell'aristotelismo patavino (razionalismo), per arrivare, attraverso le dottrine zuingliane, e alla ripresa, tanto attraverso Erasmo quanto ...
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Nacque in Alcalá de Henares da Rodrigo Cervantes e da Leonor de Cortinas nel 1547, forse nel giorno dedicato al santo del suo nome (29 settembre), e vi fu battezzato, il 9 ottobre seguente, nella chiesa [...] a quella vita che non ha più il colore del suo tempo, perché non conosce confini.
Il C. conobbe le regole aristoteliche e visse le inquietudini critiche del suo tempo, ma senza trasporto di passione filosofica: da letterato, per un intimo bisogno di ...
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PETRARCA, Francesco
Francisco Rico
Luca Marcozzi
PETRARCA, Francesco. – Di nessun altro uomo vissuto nella sua epoca o nelle precedenti abbiamo simile mole di notizie, e per lo più da sue testimonianze, [...] sulle scienze naturali contro la letteratura e la filosofia morale, Petrarca rimproverò la cieca sottomissione all’autorità di Aristotele e l’orientamento culturale ispirato a un vano tecnicismo privo di contenuti umani. In una prosa vigorosa ed ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] amore. Ma la sua vocazione non era né filosofica né religiosa. Alle dottrine che gli venivano offerte dall'aristotelismo padovano e dal neoplatonismo fiorentino egli chiedeva una giustificazione intellettuale e morale del suo ozio letterario, ozio di ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Ingegneria e macchine
Marcus Popplow
Jürgen Renn
Ingegneria e macchine
Questo capitolo è dedicato allo studio di progetti ingegneristici [...] antica, trasmessa da numerosi trattati composti nell'antica Grecia o in epoca ellenistica, come le Quaestiones mechanicae attribuite ad Aristotele e gli scritti di Archimede, Erone di Alessandria (I sec. d.C.) e Pappo di Alessandria (fine III sec ...
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Il corpo e il mercato
Gilbert Hottois
(Université Libre de Bruxelles - CRIB Bruxelles, Belgio)
La bioetica oppone il rispetto della dignità del corpo umano alle tendenze che lo considerano un bene commerciabile. [...] la mediazione di diverse tradizioni e argomentazioni filosofico-religiose (il cattolicesimo e il dogma dell'incarnazione, l'aristotelismo e il concetto di sostanza, la fenomenologia del corpo), il suo modello sottolinea l'inseparabilità della persona ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] filosofo ebreo del Medioevo, la cui influenza si estese anche all'età moderna. Egli introdusse nella filosofia ebraica l'aristotelismo - affermatosi nella cultura araba già dal X secolo - in un intenso e fecondo confronto con la tradizione biblico ...
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aristotelismo
s. m. – L’insieme delle dottrine filosofiche di Aristotele, e l’influsso esercitato direttamente o indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero: l’opposizione dell’a. al platonismo; l’a. arabo, medievale, rinascimentale;...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...