In matematica, in una sequenza di numeri (in particolare, nella sequenza formata dai coefficienti di un polinomio), circostanza che si presenta ogni volta che due numeri consecutivi sono concordi, cioè [...] hanno lo stesso segno (in contrapposizione, quindi, a variazione).
Principio di p. delle proprietà formali Principio costruttivo dell’aritmetica per il quale, ogni volta che si amplia un insieme numerico (quando si passa, per es., dai numeri interi ...
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NUMERAZIONE
Ettore BORTOLOTTI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
. Il concetto di numero, per sua natura primitivo e astratto, viene per uso costante estrinsecato in aggruppamenti di cose sensibili [...] o a conservare memoria di numeri calcolati, è assai antico e diffuso. A tale uso si debbono riferire gli strumenti di aritmetica palpabile tuttora usati da alcune popolazioni di razza slava, il pallottoliere, lo swan pan cinese, certe forme di abachi ...
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Eulero
Eulero nome italianizzato di Leonhard Euler (Basilea 1707 - San Pietroburgo 1783) matematico svizzero, tra i più versatili e creativi del xviii secolo. Fu artefice di numerose e fondamentali innovazioni, [...] sia concettuali sia simboliche, in diversi campi della matematica (geometria, calcolo differenziale e integrale, aritmetica, serie numeriche, equazioni algebriche), della fisica e dell’astronomia. È noto per la varietà di metodi nuovi da egli stesso ...
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media potenziata
media potenziata in statistica, formula che racchiude le diverse medie analitiche di una distribuzione di dati tutti positivi. La media potenziata di ordine r delle modalità x1 ≤ x2 [...] ≤ ... ≤ xn è
Per r = −1 si ha la → media armonica, per r = 1 si ha la → media aritmetica, per r = 2 si ha la → media quadratica. Si dimostra che sussiste la seguente relazione tra le medie potenziate e i valori minimo e massimo della successione ...
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. Dal latino calcúlus, che, come diminutivo di calx, vuol dire "sassolino" (significato che calcolo conserva in medicina: v. calcolosi). Poiché gli antichi si servivano talvolta di sassolini per effettuare [...] parola calcolo fu usata, fin da Cicerone e Livio, in senso figurato per indicare un qualsiasi insieme di operazioni aritmetiche. Più tardi la parola fu estesa al caso di operazioni matematiche di qualsiasi genere e, con un'estensione ancora maggiore ...
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astronomia
Ideale Capasso
Giorgio Tabarroni
Per i classici e i medievali questo termine, il cui sinonimo era ‛ astrologia ', ha avuto un significato così lato, da comprendere tutte le discipline che [...] celato tanto che rapparve da l'altra parte lucente de la luna, ch'era verso occidente.
La prospettiva e l'aritmetica sono qui viste come scienze ausiliarie dell'a. nell'indicare l'ordine dei cieli; ma altrettanto preziose risultano le indicazioni ...
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asintotico
asintòtico [agg. (pl.m. -ci) Der. di asintoto] [LSF] (a) Di ciò che tende ad avvicinarsi sempre più a qualche cosa, senza mai raggiungerla o coincidere con essa. (b) Con signif. affine, il [...] di una grandezza relativa a un dato fenomeno (per es., v. oltre: Velocità a.). ◆ [ANM] Aritmetica a.: parte dell'aritmetica che studia le proprietà delle funzioni aritmetiche a., cioè delle funzioni della variabile intera positiva n per le quali si ...
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ortosimmetrico
ortosimmètrico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di orto- e simmetrico] [ALG] Determinante o., o ricorrente: è del tipo a₀a₁a₂ an-1 a₁a₂a₃ an ✄ a₂a₃a₄ an+1 ✄ an-1 an an+1 a₂ ;esso è nullo [...] se gli elementi formano una progressione aritmetica di ordine minore di n-1 oppure una progressione geometrica. ...
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PRIMITIVO
. In varî rami delle matematiche questo vocabolo assume significati diversi, di cui qui si ricorderanno i principali.
Radici primitive di un numero primo. - Dato un numero primo p, si può in [...] radici nme primitive dell'unità è uguale al numero ϕ (n) degl'interi non superiori ad n e primi con esso (v. aritmetica: Aritmetica superiore, n. 4). Se ε è una radice nma primitiva dell'unità le sue successive potenze εo, ε, ε2, ..., εn-1 dànno ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. L'algebra e il suo ruolo unificante
Roshdi Rashed
L'algebra e il suo ruolo unificante
La seconda metà del VII sec. vede il costituirsi [...] somma dei lati dei quadrati e dei cubi e sulle loro differenze), egli dimostra la formula del binomio, spesso utilizzata nell'Aritmetica, per n=2 e n=3.
Comunque, questo progresso del calcolo algebrico, sia perché si estese ad altri campi sia per ...
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aritmetica
aritmètica (ant. arismètica e arismètrica) s. f. [dal lat. arithmetĭca (lat. mediev. arismet[r]ica), gr. ἀριϑμητική (τέχνη): v. aritmetico]. – 1. Parte della matematica concernente lo studio dei numeri, soprattutto dei numeri interi;...
aritmetico
aritmètico (ant. arismètico e arismètrico) agg. [dal lat. arithmetĭcus (lat. mediev. arismet[r]icus), gr. ἀριϑμητικός, der. di ἀριϑμός «numero» (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda l’aritmetica, o anche, che concerne i numeri interi;...