NIZZOLI, Marcello
Fabio Mangone
– Nacque a San Rocco, frazione di Boretto (Reggio Emilia), il 2 gennaio 1887, primogenito di Massimino, pittore di paesaggi, e di Rosa Malvina Savi.
Dopo aver trascorso [...] anche l’apparecchio distributore di benzina del 1958.
Dai primi anni Sessanta, mentre non mancavano riconoscimenti e premi (tra cui l’Arlecchino d’oro per il manifesto per l’Ente del turismo di Milano), Nizzoli ormai anziano e ammalato ridusse la sua ...
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Importante città della Germania, settima per numero d'abitanti (tra Essen e Breslavia), capoluogo della Sassonia.
La città, posta a 110-120 m. s. m., è sorta nel luogo dove l'Elba, attraversando una fossa [...] regno di Federico Augusto I, prevalse il gusto francese sebbene della riorganizzazione alla francese fosse incaricato un celebre arlecchino veronese, Angelo Costantini (v.); ma quasi tutti gli artisti italiani vennero congedati. Fu questa un'epoca di ...
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Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] muta mai"; polemica che diede adito a una inutile schermaglia a cui il D. rispose con un foglio volante (cfr. L'Arlecchino, 25 apr. 1954, p. 192). Il magistero pirandelliano è servito infatti anche all'attore: gli ha indicato la strada per utilizzare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La civiltà spettacolare del XVIII secolo si presenta in tutta Europa ricca e [...] della Comédie Italienne con l’Opéra-Comique, avvenuta nel 1762, sta prefigurando anche a Parigi l’estinzione delle fortune di Arlecchino e dei suoi compagni in maschera.
Anche a Londra le cose dello spettacolo sono affare di Stato, da quando, nel ...
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CAFFÈ, Federico
Nicola Acocella
Nacque il 6 gennaio 1914 a Castellammare Adriatico (in seguito frazione del comune di Pescara) da Vincenzo, ferroviere, e da Erminia Montebello, secondo dei tre figli [...] a preparare ciò che egli chiamò – facendo uso di espressioni mutuate dal filosofo Guido Calogero – un «costume di Arlecchino» piuttosto che una «tuta da lavoro» (si v. Premessa: la crisi della scienza economica, in Economia senza profeti ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] Marilena e Fragoletta, delle tre comiche (lontane parenti di quelle goldoniane), di Angiolino (discendente di Coviello e di Arlecchino) o del Marchesino. Il personaggio centrale è Peppino Sarachino (interpretato dall'autore), non più maschera, con un ...
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SQUARZINA, Luigi
Paolo Puppa
– Nacque a Livorno il 18 febbraio 1922, figlio unico di Federico, originario di Lugo (dove il nonno paterno era stato provveditore agli studi), funzionario della Confindustria [...] a Linda Murri nel 1974 e a Dante Gabriele Rossetti nel 1975.
Squarzina ammirava Strehler, il cui Arlecchino mirabolante stimolò nel 1963 il suo trionfante I due gemelli veneziani con uno scatenato Alberto Lionello. Considerava inarrivabili ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] Stabili e l'intera struttura teatrale italiana abbiano percorso da pur alte riuscite goldoniane singole come il celeberrimo Arlecchino servitore di due padroni dell'uno o il trascinante Due gemelli veneziani dell'altro o i grandi quadri viscontiani ...
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FERDINANDO CARLO Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Unico figlio del duca di Mantova Carlo II e di Isabella Clara d'Asburgo, figlia dell'arciduca Leopoldo e nipote dell'imperatore [...] , Venezia..., Roma 1956, p. 418; A. Magnaguti, Ex nummis historia, VII, Roma 1957, pp. 181-188; F. Nicolini, Vita di Arlecchino, Milano-Napoli 1958, p. 90; Id., Scritti di archivistica..., a cura di B. Nicolini, Roma 1971, p. 137; F. Catalano, La ...
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Gentile dal Discorso agli italiani alla morte
Luciano Canfora
Il Discorso agli italiani
Quale punto di riferimento costituisse Giovanni Gentile per la cultura italiana ‒ in primo luogo per la cultura [...] partigiani e conclude che, dinanzi a tali notizie provenienti dall’Italia, «non si ha più il cuore a ridere dell’arlecchino filosofico drappeggiato di croci uncinate, che si chiama Giovanni Gentile». Dopo di che, Treves non accantona il tema Gentile ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.