Uomo politico (Milano 1815 - Solcio 1888). Entrò nel 1837 nella carriera amministrativa, collaborando nello stesso tempo agli Annali universali di statistica e alla Rivista europea. Rivelatosi vigoroso [...] delle Cinque Giornate, fu sempre fautore instancabile dell'idea italiana. Dopo l'armistizioSalasco, militò nelle file dell'opposizione democratica finché l'impresa di Crimea non lo vide partigiano del Cavour. Parallelamente svolgeva la sua attività ...
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Patriota e uomo politico italiano (Rivarolo, Mantova, 1815 - Mantova 1886). Iscritto alla Giovine Italia, nel 1844 andò a Londra per conoscere Mazzini. Nel 1848, rifiutando di accettare l'armistizioSalasco, [...] carcere, fu amnistiato nel 1856. Nel corso della guerra del 1859 fu commissario per la provincia di Mantova; aiutò poi Garibaldi nell'acquisto dei fucili per l'impresa dei Mille. Deputato dal 1860, si orientò sempre più verso la destra e nel 1884 si ...
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Patriota (Genova 1800 - ivi 1878), figlio del marchese Ambrogio. Educato a La Flèche in Francia, marito (1823) di Teresa Durazzo, fu coinvolto nella congiura mazziniana del 1833 e subì una breve prigionia. [...] accorrere a Milano all'inizio delle Cinque giornate. Nominato senatore, il 3 apr. 1848 dopo l'armistizioSalasco fu, nella sua veste di membro del Comitato di difesa pubblica e di commissario regio, inascoltato consigliere di moderazione ai Genovesi. ...
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Patriota (Milano 1806 - Pisa 1883). Abbandonato il seminario, si diede all'insegnamento; pubblicò (1835) il libro per le scuole Adolescenza e il romanzo storico Caterina Medici di Broni (1840). Nel 1848 [...] le Cinque giornate e redasse il manifesto alle nazioni europee del 12 aprile. Esule in Piemonte dopo l'armistizioSalasco, fu deputato di Arona. Ritiratosi dalla politica nel 1849, vi tornò nel 1871 quando fu creato senatore del Regno, assumendo in ...
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Brofferio, Angelo
Uomo politico e scrittore (Castelnuovo Calcea, Asti, 1802 - Locarno, Svizzera, 1866). Studente di giurisprudenza a Torino, tentò il teatro con successo: la sua tragedia Eudossia fu [...] 1853 e nel 1860. Abilissimo oratore, esponente di spicco della sinistra costituzionale piemontese, dopo l’armistizioSalasco sostenne la necessità di riprendere la guerra conto l’Austria. Avversario di Cavour, ne contrastò la politica economica e le ...
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Pareto, Lorenzo
Geologo e uomo politico (Genova 1800 - ivi 1865). Esponente di spicco del movimento liberale genovese, partecipò ai moti del 1821 e nel 1832 aderì alla Giovine Italia. Nel 1848, poco [...] divenne ministro degli Esteri nel primo governo costituzionale di Carlo Alberto, presieduto da Cesare Balbo. Conservò la carica nel gabinetto Casati (luglio 1848), ma si dimise dopo l’armistizioSalasco nell’agosto dello stesso anno. Tornato a Genova ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] - che lo portarono a un atteggiamento misoneistico.
Dopo l'armistizioSalasco (5 agosto) recò un contributo prezioso, sul piano finanziario, all'opera del ministero Alfieri di Sostegno, che cercava di uscire dalla stretta, coi decreti del 7 settembre ...
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BRIGNOLE SALE, Antonio
Giuseppe Locorotondo
Nato a Genova il 22 maggio 1786 da Giulio e dalla senese Anna Pieri, nel 1798 fu mandato a proseguire gli studi nel collegio Tolomei di Siena, insieme al [...] lo storico Mignet che aveva dichiarato pubblicamente il suo favore all'ingrandimento dei territori di casa Savoia. Ma fu dopo Custoza, e poi dopo l'armistizioSalasco, che fu messa allo scoperto la vera politica francese verso l'Italia. Benché il ...
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BIXIO, Nino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Genova il 2 ott. 1821 da Tommaso, impiegato all'Ufficio del marchio, e da Colomba Caffarelli, ultimo di otto figli, e fu battezzato con il nome di Girolamo. [...] vicende della guerra regia, ma anche da una difficoltà di inserimento nel disordinato ambiente dei volontari, contrario alla sua disciplinata mentalità di uomo di mare.
L'armistizioSalasco rinfocolò nel B., come negli altri democratici, amarezza e ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] aveva diritto di voto, il M. invitò i più fedeli repubblicani ad accettare la fusione e lasciò il governo a Castelli, in attesa dell'arrivo dei rappresentanti sabaudi.
Chiusasi rapidamente la parentesi fusionista con l'armistizioSalasco (9 agosto ...
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