Scrittrice, morta a Roma il 15 agosto 1936. Era nata a Nuoro il 27 settembre 1871.
Singolare fortuna ha avuto, negli ultimi anni, l'opera della D., non tanto per la pubblicazione postuma di un bel romanzo [...] loro ragion d'essere, e il loro valore espressivo, proprio in codesto oscillare o trapassare dal verismo al simbolismo.
Bibl.: A. Bocelli, in Nuova Antologia, 16 gennaio 1934, 1° settembre 1936, 1° agosto 1937; id., Fortuna della D., in Ulisse, n. 3 ...
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ZAVATTINI, Cesare
ArnaldoBocelli
Scrittore, nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 20 settembre 1902. Già redattore e direttore di numerosi periodici illustrati, lavora da tempo per il cinematografo con [...] 1938; E. Falqui, Ricerche di stile, Firenze 1939; S. F. Romano, in La Tribuna, 3 febbraio 1940; G. Bellonci, in Il Giornale d'Italia, 14 maggio 1942; A. Bocelli, in La N. Europa, 15 luglio 1945; P. Pancrazi, Scrittori d'oggi, II e IV, Bari 1946. ...
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LUZI, Mario
ArnaldoBocelli
Poeta, nato il 20 ottobre 1914 a Firenze, dove è professore di liceo.
Formatosi nel pieno dell'esperienza ermetica, le sue inclinazioni mistico-religiose lo hanno portato, [...] fin dalle prime raccolte di versi (La barca, Modena 1935; Avvento notturno, Firenze 1940), a dare particolare rilievo agli elementi del simbolismo in essa confluenti; facendogli proiettare in paesaggi ...
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Scrittore, nato a Signa il 16 agosto 1889. Industriale fino a 35 anni, viaggiò molto, specie in America e in Inghilterra; tornato in patria, attende ai proprî poderi. È collaboratore, fra l'altro, del Corriere della sera.
Un senso patriarcale della terra e della natura, un interesse vivo per le psicologie semplici, istintive, uniti a un gusto vivace e a volte sensuale per le avventure, per i contrasti ...
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Poeta, nato a Casamassella (Lecce) il 23 novembre 1890; da giovane dimorò a lungo a Parigi; a Roma, dal 1928 al '40 curò le edizioni di poesia "Al tempo della fortuna"; nel 1949 ha fondato a Lucugnano [...] aprile 1931; R. Prati, in Circoli, genn.-febbr. 1934, e prefaz. a Poesia, 1939; C. Betocchi, in Il frontespizio, maggio 1934; A. Bocelli, in N. Antologia, i° ottobre 1934; in Il Mondo, 10 agosto 1954, e prefaz. a Sonetti e poesie; P. P. Pasolini, in ...
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SAVINIO, Alberto
ArnaldoBocelli
Pseudonimo di Andrea De Chirico, (fratello di Giorgio: vol. XII, p. 459), scrittore, pittore e musicista, nato ad Atene il 25 agosto 1891.
Le sue prime affermazioni [...] di scrittore risalgono al tempo della Ronda, ma per il suo gusto, tendente al metafisico, al surrealista, al magico, egli si avvicina piuttosto al Bontempelli delle esperienze "novecentiste". I racconti, ...
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SINISGALLI, Leonardo
ArnaldoBocelli
Poeta, nato a Montemurro (Potenza) il 9 marzo 1908. Laureato in matematica e ingegneria, si affemiò giovanissimo nell'ambito letterario.
La sua poesia, che si riconnette [...] del Novecento, Firenze 1940; G. Contini, Un anno di letteratura, ivi 1942; id., prefaz. a Vidi le muse, cit.; C. Bo, Nuovi studi, Firenze 1946; A. Bocelli, in La Nuova Europa, 30 settembre 1945, e in Risorgimento liberale, 14 settembre 1947. ...
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Scrittore. Avverso al regime fascista, lasciò nel 1931 l'Italia per gli Stati Uniti, di cui prese in seguito la cittadinanza e dove, dal 1936, insegna letteratura italiana nella università di Chicago.
La [...] , 1932, pp. 460-66; L. Russo, La critica letteraria contemp., II, Bari 1942, pp. 212-16, 225-29, 254-68, 272-94; A. Bocelli, in Il Tempo, Roma, 10 ottobre 1946; B. Croce, Rancori letterari, ecc., in La Rass. d'It., gennaio 1947 (cfr. la replica del B ...
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QUASIMODO, Salvatore
ArnaldoBocelli
Poeta, nato a Modica il 20 agosto 1901. Avviato agli studî tecnici, apprese poi da sé le lingue classiche. Insegna letteratura italiana nel Conservatorio "Giuseppe [...] Verdi" di Milano.
Formatosi nel gusto della poesia ermetica (v. ermetismo, in questa App.) fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica dell'espressione, per l'altezza ...
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Scrittore, nato a Colle Val d'Elsa (Siena) il 9 dicembre 1909. Esordì giovanissimo sul Selvaggio, la rivista "strapaesana" di Mino Maccari, e su altri fogli letterarî fiorentini (Il Bargello, L'Universale, ecc.); redattore della Nazione e ora del Nuovo Corriere di Firenze.
Dallo strapaesanismo iniziale, e dalla connessa retorica politico-letteraria (Vita di Pisto, Torino 1931; Cronaca dell'Italia meschina ...
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