BARBIERI, Giovanni Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Modena nel 1519 da famiglia di piccola borghesia notarile: il padre ser Bartolommeo Barbieri di Castelnuovo era amministratore di alcuni feudi del [...] . Ne dava notizia il Castelvetro al Varchi in una lettera del 15 dic. 15 51, inviandogli la sestina di ArnaldoDaniello con una traduzione letterale di "quel. nostro giovane" che già gli aveva segnalato come "non meno modesto che... intendente ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] fur già primi, e quivi eran da sezzo», Sennuccio del Bene e Francesco degli Albizi, dall’altro, «fra tutti il primo ArnaldoDaniello», con Peire Vidal e Peire Rogier, Arnaut de Maruelh, Raimbaut d’Aurenga e Raimbaut de Vaqueiras, Peire d’Alvernhe e ...
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Santillana, Iñigo Lòpez de Mendoza, marchese di
Marco Boni
Poeta (Carrión de los Condes, Palencia 1398 - Guadalajara 1458) tra i più insigni rappresentanti del primo umanesimo spagnolo. Fu uno dei poeti [...] raffigurazione delle virtù come " sette fanciulle " proviene da D. (Pg XXIX 121 ss.); e probabilmente suggerito dall'episodio di ArnaldoDaniello (XXVI 139 ss.) è il far parlare il Boccaccio in italiano. Dalla Commedia viene certo l'idea di dividere ...
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Campanella, Tommaso
Renzo Negri
La viva adesione del celebre filosofo (1568-1639) a D. fu eccezionale in quei tempi, e si espresse con giudizi complessivi e particolari e citazioni sparse per quasi [...] If V 100-106 vuoi sminuire il peccato crescendo la potenza d'amore (Poëtica XI 3); egli fa parlare coerentemente ArnaldoDaniello in provenzale e Nembrod in una lingua ignota, maneggiando mirabilmente tutti i dialetti italici; usa a proposito le rime ...
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Letteratura
Forma particolare della canzone a stanze indivisibili, costituita da 6 stanze di 6 endecasillabi ciascuna, e da un commiato di 3 endecasillabi. Le 6 stanze sono legate tra loro dalla ripetizione, [...] - BDFECA. Nel commiato di 3 endecasillabi si ripetono tutte le parole-rima, con un ordine vario. Inventore del metro fu ArnaldoDaniello, che adoperò una strofa di un settenario e 5 decasillabi. Nella poesia italiana la s. fu introdotta da Dante, che ...
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Trovatore provenzale (m. 1173), conte d'Orange e signore di Courthezon (Valchiusa). Può considerarsi, con Marcabruno e ArnaldoDaniello, uno dei maggiori esponenti del trobar clus, con forti cadenze di [...] trobar ric per la continua ricerca di virtuosismi formali e complicate sottigliezze stilistiche. Restano di lui circa quaranta liriche, un sirventese e una tenzone con Giraldo di Borneil, l'esempio più ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] varia dalla passione all’umorismo. Peire d’Alvernha si pone già su questa via, in cui procedono Raimbaut d’Aurenga e ArnaldoDaniello, che per le sue rare doti conquistò una fama consacrata da Dante e Petrarca, i quali lo considerarono come il più ...
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Letterato (Guia, Treviso, 1848 - Padova 1883); prof. all'univ. di Padova dal 1876, studioso di linguistica romanza e di storia letteraria (Saggi di critica letteraria, 1877; Storia della letteratura italiana [...] nel sec. XVI, 1880); noto soprattutto per i saggi: Gli allotropi italiani (in Arch. glott. ital., III, 1879) e La vita e le opere del trovatore ArnaldoDaniello (1883). ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] fatto grafico (v. Migliorini, Saggi linguistici e Petrocchi, Introduzione); e le r. dei versi provenzali in bocca di ArnaldoDaniello.
2.3. Altrettanto eccezionale è nel D. lirico la r. sdrucciola, che ricorre soltanto nella giovanile canzone Poscia ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] melodiche. Il primo caso, quello cioè delle stanze indivisibili, è piuttosto raro ed è esemplificato da D. con le c. di ArnaldoDaniello e con la sua sestina Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra (v. SESTINA).
Nel caso più frequente, quando cioè ...
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fabbro
(letter. fabro) s. m. [lat. faber -bri, di etimo incerto]. – 1. Artigiano che lavora il ferro, i ferramenti: fare il f.; l’officina, gli arnesi del f.; farsi fare dal f. un cancello in ferro battuto. 2. letter. a. Artigiano in genere,...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...