MINERVA (Minerva)
F. Coarelli
Divinità italica, assimilata all'Atena greca. In origine, con tutta probabilità, non faceva parte del pantheon delle divinità indigeti. Il suo nome, infatti, non appare [...] avvicinano probabilmente al vero quelle, assai simili tra loro, di Festo (De verb. sign., 123: Minerva dicta quod bene moneat) e di Arnobio (iii, 31) e S. Agostino (De civit. Dei, vii, 3, da memoria). All'origine sarebbe una radice menes (che dà in ...
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SICCA Veneria (Sicca Veneria)
Pietro Romanelli
Città dell'Africa proconsolare, nel sito dell'odierna el Kef in Tunisia.
Centro indigeno, posto sul pendio ripido di un colle, in mezzo ad ampie pianure [...] fu centro prospero per economia e per cultura: il suo territorio era sparso di numerosi castella, e dalle sue scuole uscirono Arnobio e lo scrittore di medicina Celio Aureliano. A mezzo il sec. III era sede episcopale. Giustiniano la recinse di nuove ...
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LUCREZIO (T. Lucretius Carus)
Ettore Bignone
Poeta romano del sec. I a. C. Nulla sappiamo della sua vita, se non due date incerte della nascita e della morte, e una tragica notizia di suicidio per un [...] furor. Gli scrittori cristiani lo combattono aspramente, per la dottrina, ma segretamente ne ammirano poi l'arte e l'imitano. Arnobio lo riecheggia continuamente. Lattanzio (Inst., III, 14, 2), quando deve levare il suo inno di riconoscenza al Cristo ...
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AMPLITUDO
G. Becatti
Corrisponde al greco μέγεϑος e, come il sinonimo magnitudo, esprime un concetto di grandezza, anzitutto materiale, che, specialmente i Romani, consideravano come una delle qualità [...] , a una pittura e infine anche a uomini e ad animali, quando è unita al decor (Epist., i, 20, 4-5). Anche Arnobio (Adv. nat., vi, 18) ricorda gli artisti che creano immensi simulacri di una ammirabile ampiezza. Pausania prende la μέγεϑος come un ...
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. Sono i seguaci di Audio (o Udo), nato in Mesopotamia, morto nel 372. Costui, rigido nel suo ascetismo e nel deplorare vivacemente qualunque traccia di rilassatezza del costume ecclesiastico, finì con [...] antropomorfiti gli altri eresiologi, fino a Teodoreto (Hist. eccl., IV, 9; Haer. Fab. Comp., IV, 10) in Oriente, e ad Arnobio il giovine (Praedest., I, 50) in Occidente.
Non mancarono antropomorfiti fra gli asceti d'Egitto, alla fine el sec. IV: ne ...
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irsuto (yrsutus)
Pier Vincenzo Mengaldo
L'aggettivo compare una prima volta in VE I XIV 4: il dialetto di coloro che dicono magara è giudicato da D. talmente yrsutum et yspidum di vocaboli e accenti [...] ; VOCABOLI, TEORIA dei).
L'aggettivo ‛ hirsutus ', in accezione traslata simile a quella dantesca, si trova già ad es. in Arnobio (Adv. Nat. I 59 " Quid enim officit, o quaeso, aut quam praestat intellectui tarditatem, utrumne quid glabre, an hirsuta ...
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BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] o travi per il sostegno di tetti è ricordata da Sidonio Apollinare (Ep., VIII, 8; a cura di A. Loyen, Paris 1970), da Arnobio (Adv. nat., VI, 21; a cura di C. Marchesi, Torino 1953), da Prudenzio (Peristephanon liber, Himnus XII, 49; a cura di M ...
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SOTERO, santo
Francesco Scorza Barcellona
Secondo Eusebio di Cesarea, S. succedette ad Aniceto nel 168 e tenne l'episcopato fino al 177 (Historia ecclesiastica IV, 19; 22, 3; 30, 3; V, prologo, 1; Chronicon, [...] , 207; Le Liber pontificalis, a cura di L. Duchesne, I, Paris 1886, pp. 58-9, 35; Catalogo Liberiano, ibid., pp. 4-5; Arnobio il Giovane [?], Praedestinatus I, 26, 86, in P.L., LIII, coll. 596, 616-17; J. Dubois-G. Renaud, Le Martyrologe d'Adon. Ses ...
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BERNARDO da Venezia (al secolo Bernardo Baffo)
Giuseppe Pignatelli
Nacque il 22 apr. 1712 da nobile famiglia veneziana. Nel 1729 indossò l'abito dei padri riformati di stretta osservanza dell'Ordine [...] Medardo, di cui irride la superstizione. I suoi autori preferiti, fra gli apologisti cristiani, accanto agli antichi Arnobio, Lattanzio e Minucio Felice, sono Bergier, A. Valsecchi, ed anche Gauchat, Gerdil, Grozio, Leibniz (Confessio naturae contra ...
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Divinità frigia, strettamente collegata nel mito e nel culto con la Gran madre degli dei Cibele, e divenuta, come questa, centro di un mistero di carattere e contenuto soteriologico.
La Grande madre era [...] versione, che ai critici moderni sembra molto più completa ed originale, è raccontata dallo stesso Pausania (ibidem) e da Arnobio di Sicca (Adversus Nationes, V, 5-7) che accenna, come fonte, a Timoteo "non ignobilem theologorum unum" (secondo varî ...
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