Musicista del sec. 14º, attivo alla corte dei Carrara, considerato, con le sue musiche a 2 e 3 voci (manoscritti a Parigi, Londra, Firenze), tra i migliori esponenti dell'Arsnova. ...
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Musicista (Liegi 1370 circa - Padova 1411). Canonico a Padova nel 1400 circa. Lasciò musica specialmente profana, di stile intermedio tra quello dell'Arsnova e il primo fiammingo (di cui si conservano [...] pagine a Roma, Bologna, Oxford), un trattato De proportionibus (in un codice ferrarese del sec. 15º) e una Nova musica (a Bologna). ...
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Musicologo italiano (Barga 1887 - Firenze 1971). Critico musicale e storico della musica, ha pubblicato volumi su Alfredo Catalani, sulle musiche di G. Puccini, sull'Arsnova, e ha collaborato alle principali [...] pubblicazioni musicologiche d'Europa, oltre che all'Enciclopedia Italiana ...
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Poeta e musicista francese (Champagne 1285 circa - Parigi 1361); vescovo di Meaux: quale teorico dell'Arsnova aprì nuovi sviluppi alla ritmica e alla notazione musicale. ...
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Musicista (sec. 14º). Compose madrigali, cacce, ballate che si distinguono per la fresca ispirazione melodica. È uno degli esponenti dell'Arsnova. ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] analogo argomento della Fiammetta); in certe ballate e madrigali per musica, che ci riportano ai modi leggeri e preziosi dell'arsnova fiorentina, e furono di fatto intonati dai più celebri maestri di quella scuola, da Lorenzo di Firenze a Niccolò da ...
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CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] 1917). Per fiancheggiare le iniziative della Società, nel luglio di quello stesso anno cominciò ad uscire la rivista musicale Arsnova, alla quale collaborarono anche pittori e scrittori italiani e stranieri (tra gli altri, G. Papini, C. Carrà, G. De ...
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Clemente VI
Bernard Guillemain
Pierre Roger nacque verso il 1290-1291 da una famiglia della piccola aristocrazia del basso Limosino nel castello di Maumont, nella parrocchia di Rosiers d'Égletons (circondario [...] e dei Paesi Bassi, introdusse una quindicina di chierici di Parigi, Reims, Noyon, Arras, Amiens e Tournai che conoscevano l'Arsnova, la polifonia che aveva allarmato Giovanni XXII e che ormai aveva vinto la partita.
C. s'intromise poco in questioni ...
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GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] , II, Roma 1975, pp. 8 s., 24-36; Id., Sul "divorzio tra musica e poesia" nel Duecento italiano, in L'Arsnova italiana del Trecento. Atti del III Convegno internazionale…, Certaldo 1978, pp. 376, 382; R. Antonelli, Politica e volgare: Guglielmo IX ...
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CARA, Marco (Marcus, Marchetto)
Cesare Casellato
In assenza di documenti la sua data di nascita si fa cadere generalmente nella seconda metà del sec. XV, ambito che le varie indicazioni di cui disponiamo [...] B. Disertori, Le frottole per canto e liuto intabulate da Franciscus Bossinensis, Milano 1964, pp. 29, 33, 42-44; Storia della musica. ArsNova e umanesimo(1300-1540), III, a cura di D. A. Hughes G. Abraham, Milano 1964, pp. 438, 445, 449-452, 495; F ...
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madrigale
s. m. [etimo incerto]. – 1. a. Componimento poetico di origine popolare, che compare in Italia almeno dal sec. 14°, consistente all’inizio in un breve quadretto di natura campagnola e pastorale, talvolta tendente all’epigramma, con...
musicista
muṡicista s. m. e f. [der. di musica] (pl. m. -i). – Chi professa l’arte della musica, soprattutto come compositore: i m. italiani; i m. dell’Ars nova; o anche come suonatore di uno strumento: fare il musicista. Con sign. più ampio,...