MUSIL, Robert
P. Ch.
Scrittore austriaco, nato a Klagenfurt il 6 novembre 1880, morto a Ginevra il 15 aprile 1942. Figlio d'un alto funzionario austriaco, cresciuto in un ambiente di densa e raffinata [...] e complesse dello spirito moderno, dalla psicologia alla scienza all'arte (Freud, Proust, Joyce), sono il "medium" nel quale la sua opera di trasformazione del romanzo borghese, della sua classica struttura, va molto più in là: si adegua alla realtà ...
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VRCHLICKÝ, Jaroslav (pseud. di Emil Frida)
Giovanni Maver
Poeta cèco, nato il 17 febbraio 1853 a Louny, morto a Domažlice il 9 settembre 1912. Ebbe un'infanzia serena - a Ovčáry presso Kolín, da uno [...] del cielo italiano e delle bellezze della sua arte", ma non meno per uscire dalle ristrettezze finanziarie nuovo interessi storici (alcuni argomenti sono tolti dall'antichità classica, altri ritraggono figure del Rinascimento).
Ma forse il merito ...
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VILLENA, Enrique de
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato nel 1384, morto nel 1434; fu della stirpe reale d'Aragona per parte di padre e di quella di Castiglia per parte di madre. Avrebbe potuto [...] burlarsi; leggenda che si rispecchia nella letteratura dell'età classica e della moderna, come nel Libro di chistes (sec Tractado de la divinanza et sus especies queson las especies de la arte mágica, e per l'altro Tractado del dormir y despertar y ...
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Scrittore russo, nato a Mosca il 12 maggio 1909, morto ivi il 29 maggio 1978. Figlio di un avvocato, frequentò dal 1926 al 1932 i corsi dell'Istituto di Letteratura a Mosca. La sua attività letteraria [...] anni del terrore con la misura di una prosa psicologica classica, in un linguaggio chiaro e terso. Basato sulla sua "), in cui si affronta il problema dell'irrazionale nell'arte.
Raramente ricordato in enciclopedie e storie della letteratura, D ...
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VEGIO, Maffeo
Angiolo Gambaro
Umanista, nato a Lodi nel 1407, morto a Roma nel 1458.
Compiuti gli studî di lettere a Milano, passò all'università di Pavia per attendere alla dialettica e alla giurisprudenza [...] zelo religioso, che da tempo aveva preso il posto della primitiva frivolezza, non gli fece rinnegare l'ideale classico della sua arte, che egli consertò con l'ideale cristiano, come appare timidamente nei suoi tre dialoghi lucianeschi e decisamente ...
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(App. II, I, p. 226)
Scrittore francese, morto a Parigi il 24 dicembre 1982.
Dalla fine del ciclo Le monde réel (Les cloches de Bâle, 1934; Les beaux quartiers, 1936; Les voyageurs de l'Impériale, 1939, [...] punti fondamentali, A. approda a una poesia classica, dal metro tradizionale (i suoi modelli sono dimetterà clamorosamente l'anno dopo. Dobbiamo citare infine i suoi saggi sull'arte, Ecrits sur l'art moderne (1981), e un'autobiografia in prosa ...
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VANDALBERTO di Prüm
Fausto Ghisalberti
Monaco benedettino e scrittore, nato nell'813 non sappiamo dove, ma probabilmente nella regione gallica renana. Nell'839 era monaco a Prüm sotto l'abate Marcvardo, [...] di Lupo di Ferrières. Qui e in altre scuole, forse franche, si addestrò nell'arte dello scrivere latino e nelle forme più difficili della metrica classica, dedicandosi quindi interamente alla poesia profana. Trovandosi nell'847 a Colonia presso il ...
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TANIZAKI, Jun'ichirŏ
Giuliana Stramigioli
Scrittore giapponese, nato a Tokyo il 24 luglio 1886, morto a Yugawara il 30 luglio 1965; insieme con Kawabata Yasunari il massimo scrittore contemporaneo giapponese. [...] Fedele al principio dell'arte per l'arte e indifferente ai problemi sociali e morali, il suo solo interesse è per la it. Neve sottile, Milano 1962), narrando con toni da romanzo classico la lenta fine di un'epoca sotto l'incalzare dei tempi. ...
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Critico americano, nato a Dayton, Ohio, il 2 agosto 1865, morto a Cambridge, Mass., il 15 luglio 1933. Laureatosi a Harvard nel 1893, vi divenne professore di letteratura francese dal 1894; editore in [...] e la disgregazione. Da questa reazione deriva il suo classicismo, che tuttavia rimane in lui allo stato soggettivo d' non sa essere imparziale di fronte ai risultati migliori dell'arte moderna. Il B. ha avuto profonda influenza sulla critica ...
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WILSON, Thomas
Salvatore Rosati
Scrittore inglese, nato circa nel 1525 da una famiglia del Lincolnshire, morto a Londra il 16 giugno 1581. Master of Arts a Cambridge nel 1549, vi subì l'influsso della [...] ediz.: 1552, 1553, 1567, 1580); ma la più notevole è The Arte of Rhetorique (1551 o 1553; sulla 3ª, 1584, è condotta la ristampa che guidarono gli scrittori nell'età d'oro della letteratura classica e le applica all'inglese, riuscendo egli stesso a ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...