PEPE DIAZ, Luigi
Federica De Rosa
PEPE DIAZ, Luigi. – Nacque a Napoli il 25 settembre 1909 da Augusto Pepe e Flora Diaz. La madre, di origine spagnola e maestra elementare come il padre, era cugina [...] ) uscì un suo scritto dal titolo Germania senza futurismo. Il parere dei giovani, in cui discusse il problema dell’artedegenerata e la posizione assunta da Marinetti. Invero, pur tra alterne vicende politiche, il legame con Marinetti e Bragaglia era ...
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Elena Volpato
Simone Verde
Kassel: la rivoluzione può attendere
Nel difficile compito di rappresentare l’arte contemporanea, dOCUMENTA tenta sempre strade nuove. L’ultima edizione promette un radicale [...] specifica, attraverso un’attitudine che dall’iniziale impostazione didattica – pensata a risarcimento di quanto la bandita ‘artedegenerata’ era andata facendo sino alla fine del secondo conflitto mondiale – si è fatta vieppiù pensosa e teorica ...
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Pittore (Zwickau, Sassonia, 1881 - Berlino 1955), studiò a Dresda con O. Gussmann e nel 1906 fu tra i maggiori esponenti, con E. L. Kirchner e H. Heckel, del gruppo espressionista Die Brücke: in questo [...] ). Eletto nel 1923 membro dell'Accademia di belle arti di Berlino, nel 1933 ne veniva radiato e la sua arte considerata "degenerata". Dopo il 1945 fino alla sua morte insegnò alla Scuola superiore di belle arti di Berlino. P. dipinse di preferenza ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] a cura di D.B. Wilmeth e T.L. Miller, Cambridge 1993.
Arte. - Dalla metà degli anni Settanta ai primi anni Novanta nel campo delle fu oggetto di un acceso dibattito: o l'avanguardia era degenerata in un'arena ben accorta al mercato per assumere pose ...
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Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] ai gruppi cercle et carré e abstraction création. Esule dalla Germania come esponente dell'entartete Kunst (l'arte moderna è qualificata ‛degenerata' da Hitler), si stabilisce prima in Norvegia, poi in Inghilterra dove muore nel 1948.
L'operazione di ...
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Nome d'arte del pittore Gino Bonichi (Macerata 1904 - Arco 1933). Fu protagonista della cosiddetta scuola romana (o scuola di via Cavour) con M. Mafai, che conobbe nel 1924 e al quale fu unito da profonda [...] , 1930-31, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). La prestanza fisica, che lo aveva portato da giovanissimo a promettenti risultati nell'atletica, fu minata nel 1920 da una polmonite, degenerata poi nella tubercolosi che stroncò prematuramente la ...
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Pittore (Niendorf, Oldenburgo, 1849 - Hagen 1938). Studiò prima a Berlino, poi all'accademia di Weimar dove poté continuare a dipingere grazie all'interessamento dell'arciduca. Le sue prime opere mostrano [...] Soest, 1905-06, Colonia, Wallraf-Richartz Museum) a quelle espressioniste legate ai contatti con la Novembergruppe (Chiesa a Soest, 1918, Mannheim, Kunsthalle). Nella seconda metà degli anni Trenta il regime nazista dichiarò degenerata la sua arte. ...
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Scultore tedesco (Berlino 1889 - Burgbrohl, Renania-Palatinato, 1981). Allievo di R. Scheibe e di S. Kolbe, fin dalle prime opere si volse alla ricerca di una interna strutturalità della forma plastica, [...] e dedicandosi anche, con particolare efficacia, alla xilografia; fu poi direttore della scuola d'arte di Halle fino al 1933. Considerata dai nazisti la sua arte come degenerata, M. poté riprendere a pieno l'attività dopo il 1945, dirigendo la scuola ...
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Pittore e incisore (Döbeln, Sassonia, 1883 - Radolfzell 1970); studiò dapprima architettura e lavorò nello studio dell'architetto W. Kreis; ebbe rapporti anche con K. Schmidt-Rottluff (1901), con E. L. [...] (1904) e fu tra i fondatori di Die Brücke (1905); dal 1912 fu influenzato dal cubismo ed entrò in relazione con il Blaue Reiter. Dal 1920 il suo stile risentì della Neue Sachlichkeit e di M. Beckmann. Nel 1937 la sua arte fu definita degenerata. ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] hathorici; un recente capitello di Utica sembra una forma degenerata del capitello lotiforme. Ma a partire dal V sec. sacerdote di Tanit da Olbia, la cui testa ricorda certi ritratti della tarda arte etrusca del II-I sec. a. C.
15. Ceramica. - Al ...
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degenerare
v. intr. [dal lat. degenerare, der. di genus -nĕris «stirpe»] (io degènero, ecc.; aus. avere). – 1. Allontanarsi dalle qualità, soprattutto morali, della propria stirpe, perdere i caratteri originarî mutandosi in peggio; tralignare,...
degenerato
agg. [part. pass. di degenerare]. – Di persona, pervertito, psichicamente e moralmente: giovani d.; spesso sostantivato: è un degenerato. Riferito a specie animali o vegetali, a tessuti, organi, ecc., che ha subìto un processo di...