CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] ; e non proseguì su una strada, quella del recupero e dell'edizione di testi classici ignoti, sulla quale Acc. naz. dei Lincei (31.A.12), la Bibl. dell'Ist. di archeol. e storia dell'arte in Roma. Il catalogo della sua biblioteca (ms. in Vat. lat. ...
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NICCOLO III, papa
Franca Allegrezza
NICCOLÒ III, papa. – Giovanni Gaetano Orsini nacque a Roma tra il 1212 e il 1216, da Matteo Rosso di Giovanni Gaetano e da Perna Caetani. Secondogenito, fu probabilmente [...] di tre papi, la conseguente rapida decimazione del Sacro Collegio – né Innocenzo V, né Adriano V, né Giovanni XXI avevano infatti creato cardinali – finalmente aprirono la strada nell’atto di offrire a Cristo, secondo un topos dell’arte medievale, il ...
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VIVARINI, Alvise
Gianmarco Russo
VIVARINI, Alvise. – Sebbene non si conoscano con esattezza le date di nascita e morte di questo pittore, terzo e ultimo componente di spicco della famiglia Vivarini, [...] al grandioso cantiere di palazzo ducale, dove intanto si facevano strada Giovanni e Gentile Bellini V. (1976), ibid., pp. 175 s.; C. Volpe, Per gli inizi di Giovanni Bellini, in Arte veneta, XXXII (1978), pp. 56-60; P. Humfrey, Cima da Conegliano, ...
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SAVOLDO, Giovanni Girolamo
Francesco Frangi
– Non è nota la data di nascita del pittore, che in un atto del 1508 (citato più avanti) si dichiara figlio di un Jacopo, a sua volta figlio di un Piero «de [...] La propensione di Savoldo a intraprendere una strada autonoma rispetto al magistero coloristico di Tiziano 11; E. Martini, Un altro ‘Riposo nella fuga in Egitto’ di Giovanni Gerolamo Savoldo, in Paragone. Arte, XL (1989), 473, pp. 78-83; M. Pardo, ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] avanguardia postweberniana, il C. sceglie la stradadi un discreto isolamento; nel 1951 scrive un . M. Gatti, "Bacco in Toscana" di M. C.T., in La Revue musicale, XII (1931), pp. 69 ss.; G. Piccioli, L'arte pianistica in Italia, Bologna 1931, pp. ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] ..., p. 48). Ma già il D'Ovidio non credeva di accogliere tale classificazione, convinto della natura non professionistica del poetare di Cielo. D'altra parte, facendosi strada gradualmente la convinzione che la condizione dei personaggi potesse non ...
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BALDUCCI, Ernesto
Maria Paiano
Nacque a Santa Fiora (Grosseto) il 4 agosto 1922 da Luigi, minatore, e Domenica Pasqualini. Alla sua nascita fece seguito quella delle sorelle Agnese, Maria e Beppina. [...] tema dell’umanesimo cristiano e nella filosofia di Agostino la strada per comporre in modo armonico natura e celebrazione eucaristica specificamente dedicata ai cultori diarte. L'iniziativa era nata sul modello di quella avviata a Roma nel marzo ...
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MALPIGHI, Marcello
Cesare Preti
Figlio di Marcantonio e di Maria Cremonini, nacque a Crevalcore, presso Bologna, dove fu battezzato il 10 marzo 1628.
I Malpighi erano piccoli possidenti terrieri non [...] per la competenza nell'arte, fornendo suggerimenti con consulti, che gli venivano richiesti da medici di tutta l'isola, alla verifica di ipotesi in grado di permettere al sapere di procedere sulla sua interminabile stradadi perfettibilità. Inoltre ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] le Methodi vitandorumerrorum qui in arte medica contigunt (Venetiis 1602) e commentari al Canone di Avicenna (Venezia '25) poteva non essere incline ad imboccare la strada pericolosa dell'apoftegma di fronte a grandiose costruzioni teoriche, oppure a ...
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DELLA SCALA, Cansignorio (Canisdominus, Cane; il vero nome era Canfrancesco)
Gian Maria Varanini
Secondo figlio di Mastino (II), dominus di Verona e Vicenza, e di Taddea da Carrara, nacque il 5 marzo [...] classe dirigente cittadina (si fanno strada per la prima volta, nella fattoria di Cansignorio, i capostipiti dei Pompei XXXVIII(1911), p. 213; B. Zanazzo, L'arte della lana in Vicenza (secc. XIII-X VIII), in Misc. di st. veneta, s.3, VI (1914), pp ...
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cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
friluftsliv s. m. inv. Stile di vita improntato a un contatto stretto con la natura e con la ricerca di momenti di vita all’aria aperta, all’insegna del benessere fisico e mentale. ◆ Il friluftsliv norvegese offre un’alternativa, piena di ispirazioni,...