OLANDA
P. Grierson
(olandese Holland)
Regione storica dei Paesi Bassi con il cui nome si indica oggi comunemente, ma impropriamente, l'intero regno dei Paesi Bassi (v. Belgio e Paesi Bassi). È attualmente [...] è da ritenere il più importante maestro della scuola olandese nella storia dell'arte dei Paesi Bassi nel Quattrocento, in grado di portare la pittura olandese al livello di quella fiamminga. Come suo capolavoro si può indicare la pala per la perduta ...
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PIERO di Lorenzo Ubaldini
Serena Padovani
PIERO di Lorenzo Ubaldini (Piero di Cosimo). – Nacque a Firenze il 2 gennaio 1462 (stile moderno). Il nome Piero di Cosimo, con cui è conosciuto, deriva dal [...] Madonna col Bambino (Parigi, Louvre) e la Maddalena (Roma, Galleria nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini), accomunate dal riflesso della pittura fiamminga e dalla vicinanza ai modelli di Leonardo; il bellissimo tondo con l’Adorazione del ...
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MADERNO, Stefano
Harula Economopoulos
Nacque, forse a Roma o a Palestrina, da Antonio e Francesca Frasca, intorno al 1570, piuttosto che nel 1576 come finora ritenuto.
La critica si era in passato basata [...] alunnato di cinque anni presso lo scultore di origine fiamminga Niccolò d'Arras, uno dei più accreditati dell' du Quesnoy et le programme sculpté de Ste Marie de Lorette à Rome, in Storia dell'arte, 1999, n. 96, pp. 123 s., 127, 129 s., 135 s.; O. ...
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DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme il Vecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] Leipzig 1914, pp. 188-193; A. Muñoz, La scultura barocca e l'antico, in L'Arte, XIX (1916), pp. 134-140; E. Tietze Conrat, Zum Werke des Fiammingo, in Zeitschrift fuer bildende Kunst, XXXI (1920), pp. 152-156; A. E. Brinckmann, Barockskulptur, Berlin ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] te Gius. Ebreo venduto dai Fratelli opera di scuola fiamminga e parte della Boscareccia dipinta da Andrea Lucatelli" ( , A. Locatelli, pittore romano, Roma 2001; Id., Nuovi dati sull'arte e sulla vita del pittore romano A. L., in Lazio ieri e ...
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GANDOLFI, Gaetano
Donatella Biagi Maino
Nacque a San Matteo della Decima (San Giovanni in Persiceto, presso Bologna) il 30 ag. 1734 da Giuseppe Antonio e Francesca Maria Baldoni; adolescente, poté raggiungere [...] che sembrano cercare il confronto con la pittura fiamminga da lui conosciuta anche attraverso la raccolta di nn. 5-6, pp. 388 s.; C. Volpe, I Gandolfi, in L'arte del Settecento emiliano. La pittura. L'Accademia Clementina (catal.), Bologna 1979, pp. ...
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MANZUOLI, Tommaso (detto Maso da San Friano)
Sabina Brevaglieri
Nacque a Firenze il 4 nov. 1531, nella zona di porta S. Frediano da cui derivò il soprannome. Nella bottega di P.F. Foschi ricevette la [...] il michelangiolismo delle forme e l'acribia fiamminga nella descrizione dei dettagli di sfondo si , p. 156; L. Berti, Nota a Maso da S. Friano, in Scritti di storia dell'arte in onore di Mario Salmi, III, a cura di F.M. Aliberti, Roma 1963, pp. 77 ...
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GIOVANNI di Piermatteo, detto Giovanni Boccati
Cecilia Prete
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, figlio di Piermatteo, vissuto nel XV secolo e originario di Camerino, nelle Marche.
Il [...] . si accosta ai modi della pittura fiamminga, nella descrizione lenticolare dei paesaggi che fanno pittura del Quattrocento nelle Marche, Milano 1932, pp. 44 s.; L. Serra, L'arte nelle Marche, Roma 1934, pp. 287-295; R. Van Marle, The Italian schools ...
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INDUNO, Domenico
Luca Bortolotti
Nacque a Milano il 14 maggio 1815, quintogenito di Marco, cuoco e credenziere presso le cucine di corte, e Giulia Somaschi. Appena ragazzo, l'I. fu mandato a bottega [...] radice dell'arte dell'I.: quella connessa alla rappresentazione di genere olandese e fiamminga del Seicento Una ragazza che fa il conto della spesa (Genova, Galleria d'arte moderna), pure questa presente quell'anno all'esposizione braidense. L'anno ...
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FOPPA, Vincenzo
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Figlio di Giovanni da Bagnolo, nacque a Brescia, città dove il padre svolgeva il mestiere di sarto, tra il 1427 e il 1430. Non si hanno notizie certe sul suo apprendistato artistico, [...] rimandare più a una interpretazione francese che fiamminga (in particolare è stata notata un'aderenza 1950]; C.L. Ragghianti, IlF. e le vetrate del duomo di Milano, in Critica d'arte, s. 4, I (1954), pp. 520-543; Id., Postilla foppesca, ibid., II ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...