FREDIANI, Vincenzo
Guido Rebecchini
Figlio di Antonio, il F. è documentato a Lucca dal 1481 al 1505. Dopo esser stato a lungo conosciuto come l'anonimo "Maestro dell'Immacolata Concezione", secondo [...] a Pisa nel 1475). Il loro insegnamento - soprattutto quello del Lippi, sul quale si innestano suggestioni derivanti dall'artefiamminga - è evidente in due pale d'altare raffiguranti la Madonna con il Bambino e santi conservate nelle chiese di ...
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Pittore (Borgo S. Sepolcro 1406 o 1412 - ivi 1492); figlio di Benedetto dei Franceschi (cognome noto anche nella forma della Francesca, che poi si è imposta nella tradizione) e di Romana di Pierino da [...] gemme e medaglie si affiancava l'apprezzamento della pittura fiamminga, dove la familiarità con i Lendinara gli permise gli agostiniani di Borgo (smembrato: Lisbona, Museu nacional de arte antiga; Londra, National Gallery; New York, Frick Collection; ...
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Pittore (Messina 1430 circa - ivi 1479). Influenzata all'inizio dalla pittura borgognona e fiamminga, di cui risentono le prime opere, l'arte di A. in seguito matura in una resa di forme grandiosamente [...] avvenuta, fra il 1450 e il 1460, probabilmente a Napoli, su esemplari borgognoni e fiamminghi, in un ambiente di cultura complesso, ove l'arte di Colantonio rappresentava tipicamente il convergere di varie esperienze, cui potevano aver contribuito un ...
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Musicista (n. forse Firenze, dopo il 1500 - m. Roma 1571); forse allievo del fratello Paolo, fu dal 1550 a Roma, dove nel 1555 successe al Palestrina quale maestro della cappella Giulia in S. Pietro. Più [...] pubblicate in 2 libri a Roma nel 1563 e nel 1570. L'arte dell'A. è considerata come una delle prime manifestazioni della tendenza chiara e trasparente di quel che non fosse la franco-fiamminga, e meglio atta, quindi, a lasciare intendere le parole ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] e opere
Discendeva da famiglia di musicisti d'origine fiamminga. L'avo Ludwig venne a Bonn nel 1732, il problema fondamentale che ha sospinto B. a passi di gigante sulla via dell'arte non ha esaurito i suoi aspetti. Che è dei rapporti tra l'uomo e ...
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Musicista (Palestrina 1525 - Roma 1594). Massimo musicista italiano del Cinquecento ed esponente di punta della scuola polifonica romana rinascimentale, P. visse per tutta la vita a Roma, alla corte dei [...] mostra la sua profonda perizia nel contrappunto di scuola fiamminga, collocarono P., non ancora trentenne, tra i primissimi dell'importante cappella monacense. Per gran ventura dell'arte musicale, l'ufficio di compositore della cappella pontificia ...
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Pittore (Siviglia 1599 - Madrid 1660). Nato da famiglia della nobiltà sivigliana, entrò presto (1609) nella bottega di F. de Herrera il Vecchio, che l'anno seguente abbandonò per entrare nello studio di [...] ordine del re, solo nel 1651. Il pittore doveva acquistare opere d'arte per incarico del sovrano; fu a Genova, Milano, Venezia, Bologna, Modena lezione di Tiziano e l'apporto della pittura fiamminga e rubensiana si collegano a una vitalità e a ...
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Nome con cui è noto il pittore Piero di Lorenzo di Chimenti (n. Firenze 1462 circa - m. 1521). Allievo di Cosimo Rosselli, lo aiutò negli affreschi della Sistina. Impressionato tecnicamente dal Pollaiolo, [...] e rielaborò in modi del tutto personali suggestioni dall'arte di Filippino Lippi, dal Ghirlandaio, da Leonardo e infine resi realisticamente si avverte anche l'ascendente della pittura fiamminga. Una fantasia irrequieta, che si spiega di volta ...
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Pittore (Anversa 1610 - Bruxelles 1690). Allievo del padre David il Vecchio, fu tra i più importanti pittori fiamminghi del sec. 17º. Nella sua lunga carriera realizzò innumerevoli quadri, raffiguranti [...] Vita
T. è il più famoso rappresentante di una famiglia di artisti fiamminghi. Nel 1637 sposò la figlia di J. Bruegel "dei Velluti"; 1647) pittore di corte e conservatore delle collezioni d'arte dell'arciduca Leopoldo Guglielmo; nel 1651 si stabilì a ...
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Pittore fiammingo (Wijckbij-Durstede, Utrecht, 1472 circa, secondo altri probabilmente Maubeuge 1478 - Middelburg tra il 1533 e il 1536). Dopo le prime opere di chiara tradizione olandese, la sua arte [...] J. de Barbari, continuò a essere per G. un filtro particolare dell'arte classica. Con il già citato trittico Malvagna, dove reminiscenze italiane si intrecciano ancora a motivi gotici e fiamminghi, e ancor più con S. Luca che dipinge la Vergine (1515 ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...